Messa in sicurezza degli edifici: ci vorranno 30 anni e 100 miliardi di euro
Sarà necessario un orizzonte temporale di 30 anni e un investimento di circa 30 miliardi di euro per mettere in sicurezza il patrimonio edilizio italiano. Un...
Sarà necessario un orizzonte temporale di 30 anni e un investimento di circa 30 miliardi di euro per mettere in sicurezza il patrimonio edilizio italiano. Un patrimonio immenso formato da città, paesini e borghi il cui valore storico e culturale non può essere trascurato.
Nella giornata odierna la Rete delle Professioni Tecniche (RPT) ha illustrato al Governo le prime proposte per la definizione di un Piano di prevenzione del rischio sismico che si basa su alcuni capisaldi:
- la previsione di azioni concrete e costi presumibili che consentano la messa in sicurezza del territorio e del patrimonio edilizio, urbano e rurale, nel rispetto dell’identità dei luoghi e dei paesaggi, tenendo conto, al tempo stesso, dei diversi aspetti della sicurezza del rischio sismico;
- la definizione di programmi di sensibilizzazione sul rischio sismico nelle scuole e corsi di aggiornamento dei professionisti tecnici per l'attuazione del piano di prevenzione.
In tal senso, il documento della RPT si propone di definire alcuni indirizzi operativi e metodologici per la definizione del Piano. Si tratta di un primo schema di intervento che risponde alla necessità di agire celermente e in maniera efficace, non essendo la prevenzione ulteriormente procrastinabile se si considera la drammatica regolarità con la quale si verificano gli eventi sismici nel nostro Paese.
La RPT, inoltre, ritiene che l’azione di prevenzione del rischio e la messa in sicurezza degli edifici debbano essere, gradualmente nel tempo, uniformate ad un principio di obbligatorietà stabilito per legge. Anche perché i professionisti tecnici stimano in circa 30 anni l’orizzonte temporale della messa in sicurezza degli edifici e in circa 100 miliardi di euro il costo stimato.
A cura di Redazione LavoriPubblici.it
IL NOTIZIOMETRO