Minimi tariffari ed Equo compenso: professionisti in marcia su Roma il 13 maggio 2017
Architetti, Ingegneri e Avvocati hanno rotto gli indugi e, a distanza di 11 anni dal primo decreto che ha eliminato i minimi tariffari, hanno organizzato una...
Architetti, Ingegneri e Avvocati hanno rotto gli indugi e, a distanza di 11 anni dal primo decreto che ha eliminato i minimi tariffari, hanno organizzato una manifestazione che si svolgerà a Roma il 13 maggio 2017.
Dopo gli ultimi "balletti" all'interno del Jobs Act dei Lavoratori Autonomi e le ultime dichiarazioni del Ministro della Giustizia Andrea Orlando che ha aperto uno spiraglio verso l'equo compenso, gli Ordini degli Architetti, Avvocati, Ingegneri di Roma e provincia, l'Ordine degli Avvocati di Napoli, con l’adesione della Consulta delle Professioni presso la Camera di Commercio di Roma, hanno istituito il Comitato Promotore per l'organizzazione della manifestazione che si svolgerà nella Capitale il prossimo 13 maggio.
Il Comitato Promotore ha l'obiettivo "di unire le voci dei professionisti per chiedere al Governo l'introduzione di una normativa sul giusto compenso per la qualità delle prestazioni e su altri temi importanti, quali l'equità fiscale e il diritto/dovere a una formazione qualificata di alto livello".
In particolare, l'unione dei professionisti degli ordini più grandi d'Italia nasce dopo la pronuncia della sentenza dell'8/12/2016 n° c-532/15 della Corte di Giustizia UE, che ha affermato la legittimità in ambito europeo dei minimi tariffari inderogabili.
Il Comitato afferma che "l'abolizione dei minimi tariffari in Italia ha portato alla creazione di un mercato professionale falsato e non basato su una reale tutela della concorrenza, dove si gioca al minimo ribasso dei compensi. Si dovrebbe, pertanto, ripristinare un sistema virtuoso che garantisca sia i cittadini, che devono poter usufruire sempre di servizi di prima qualità, sia i professionisti, che in gran parte hanno un reddito inferiore ai 15 mila euro lordi annui".
"I professionisti italiani, che rappresentano il 13% del PIL del Paese - conclude una nota del Comitato - scenderanno in piazza il 13 maggio, per sostenere le proprie istanze, in un corteo che attraverserà il centro della città. Nei prossimi giorni saranno invitati a partecipare all'iniziativa tutti gli Ordini e Collegi Italiani che vorranno aderire alla manifestazione".
A questo punto la domanda è: i professionisti del Paese saranno in grado di lasciare le tastiere dei loro pc e i loro smartphone per lamentarsi personalmente da quello che hanno sempre definito il problema principale della loro professione?
A cura di Redazione LavoriPubblici.it
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