NUOVO ED ULTERIORE CAMBIO DI GUARDIA
Continua l’altalenante cambio della guardia, lasciando il vertice maggiore degli ingegneri sempre più nel caos. Riprendiamo le fila di questa situazione che...
Continua l’altalenante cambio della guardia, lasciando il vertice
maggiore degli ingegneri sempre più nel caos.
Riprendiamo le fila di questa situazione che dal 15.09.2005 segna gli ingegneri d’Italia.
15.09.2005. Elezioni dell’Ordine degli Ingegneri di Roma. Il precedente consiglio si era insediato il 1° febbraio 2004 e sarebbe dovuto rimanere in carica fino al 31 gennaio 2006. Conseguentemente le elezioni del settembre 2005 non avrebbero dovuto avere luogo.
Primo ricorso alle elezioni del 15.09.2005. Viene avanzata la richiesta di annullamento delle elezioni da parte di alcuni candidati non eletti al Consiglio.
Secondo ricorso alle elezioni del 15.09.2005. Alcuni candidati non eletti al consiglio nazionale chiedono al Tar l’annullamento del voto di Roma. Nelle more il ministero della giustizia procedeva all’analisi dei voti comprendendo anche le preferenze del consiglio di Roma.
Aprile 2005. Il ministero della giustizia, analizzando i voti espressi, proclama con riserva il nuovo consiglio, con a capo Ferdinando Luminoso in sostituzione di Sergio Polese. La riserva era riferita ai ricorsi che erano ancora in stato di pendenza.
Agosto 2005. Il Tar del Lazio dichiara che prima del 1° febbraio 2006, per effetto delle precedenti elezioni, non poteva insediarsi alcun nuovo direttivo a Roma. Il consiglio nazionale degli ingegneri, per effetto di tale voto, risulta così illegittimo.
Nell’attesa, un’altalenante cambio della guardia ha contrapposto per mesi Ferdinando Luminoso a Sergio Polese.
Veniamo, dunque ai nostri giorni: il Consiglio di Stato, accogliendo la richiesta di sospensiva della decisione del giudice di primo grado di annullare il voto di Roma, effettua un nuovo cambio della guardia affermando alla presidenza Ferdinando Luminoso.
Nel dettaglio, con provvedimento firmato dal direttore generale Alfonso Papa, inviato l’8 febbraio scorso al Consiglio Nazionale Ingegneri, si dichiara “valida ed efficace la proclamazione degli eletti a componente il Consiglio Nazionale dell’ordine degli ingegneri, avvenuta con decreto il 6 aprile 2006”, facendo “salvo ogni successivo provvedimento della componente autorità giurisdizionale”.
Riprendiamo le fila di questa situazione che dal 15.09.2005 segna gli ingegneri d’Italia.
15.09.2005. Elezioni dell’Ordine degli Ingegneri di Roma. Il precedente consiglio si era insediato il 1° febbraio 2004 e sarebbe dovuto rimanere in carica fino al 31 gennaio 2006. Conseguentemente le elezioni del settembre 2005 non avrebbero dovuto avere luogo.
Primo ricorso alle elezioni del 15.09.2005. Viene avanzata la richiesta di annullamento delle elezioni da parte di alcuni candidati non eletti al Consiglio.
Secondo ricorso alle elezioni del 15.09.2005. Alcuni candidati non eletti al consiglio nazionale chiedono al Tar l’annullamento del voto di Roma. Nelle more il ministero della giustizia procedeva all’analisi dei voti comprendendo anche le preferenze del consiglio di Roma.
Aprile 2005. Il ministero della giustizia, analizzando i voti espressi, proclama con riserva il nuovo consiglio, con a capo Ferdinando Luminoso in sostituzione di Sergio Polese. La riserva era riferita ai ricorsi che erano ancora in stato di pendenza.
Agosto 2005. Il Tar del Lazio dichiara che prima del 1° febbraio 2006, per effetto delle precedenti elezioni, non poteva insediarsi alcun nuovo direttivo a Roma. Il consiglio nazionale degli ingegneri, per effetto di tale voto, risulta così illegittimo.
Nell’attesa, un’altalenante cambio della guardia ha contrapposto per mesi Ferdinando Luminoso a Sergio Polese.
Veniamo, dunque ai nostri giorni: il Consiglio di Stato, accogliendo la richiesta di sospensiva della decisione del giudice di primo grado di annullare il voto di Roma, effettua un nuovo cambio della guardia affermando alla presidenza Ferdinando Luminoso.
Nel dettaglio, con provvedimento firmato dal direttore generale Alfonso Papa, inviato l’8 febbraio scorso al Consiglio Nazionale Ingegneri, si dichiara “valida ed efficace la proclamazione degli eletti a componente il Consiglio Nazionale dell’ordine degli ingegneri, avvenuta con decreto il 6 aprile 2006”, facendo “salvo ogni successivo provvedimento della componente autorità giurisdizionale”.
A cura di Paola
Bivona
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