Notariato: Tassazione dei trasferimenti immobiliari a titolo oneroso dal 1° gennaio 2014
Dal 1° gennaio scatterà la nuova tassazione dei trasferimenti immobiliari a titolo oneroso. Il Centro studi del Notariato ha, recentemente, predisposto un do...
Dal 1° gennaio scatterà la nuova tassazione dei trasferimenti
immobiliari a titolo oneroso. Il Centro studi del Notariato ha,
recentemente, predisposto un documento che aiuta a capire meglio la
riforma della tassazione che, con la riduzione dell’imposizione
proporzionale a tre aliquote, ha modificato in modo sostanziale
l’impianto normativo.
Si tratta dello studio n. 1011-2013/T dal titolo “La tassazione dei trasferimenti immobiliari a titolo oneroso dal 1° gennaio 2014” ed allegato alla presente notizia. Nello studio vengono trattate le modifiche introdotte con l’art. 10 d.lgs. n. 23 del 14 marzo 2011, modificato dall’art. 26, comma 1, d.l. n. 104 del 12 settembre 2013, convertito dalla l. 8 novembre 2013, n. 128.
Nel dettaglio, vengono analizzate:
Ricordiamo che al 1° gennaio 2014, le aliquote dell’imposta di registro relative ai trasferimenti di prima casa passeranno dal 3 al 2%. Per gli immobili “di lusso” ci sarà invece un aumento, con il passaggio dall’attuale aliquota del 7% al 9%.
In particolare segnaliamo le seguenti novità.
Imposta di registro sale a 200 euro - A partire dal 1° gennaio 2014, l’importo dell’imposta di registro da versare in misura fissa passerà dagli attuali 168 euro a 200 euro; tale aumento si applicherà anche alle imposte ipotecarie e catastali che non sono inerenti i trasferimenti immobiliari a titolo oneroso. L’aumento a 200 euro dell’imposta di registro in misura fissa interesserà anche i conferimenti di beni ai soci, tutti i contratti soggetti ad Iva, i contratti di comodato di immobili e le operazioni di ristrutturazione aziendale come fusioni e scissioni.
Prima casa, aliquota dal 3% al 2% - Per trasferimenti di prima casa a titolo oneroso, le aliquote dell’imposta di registro passeranno dal 3% al 2% dal 1° gennaio del prossimo anno. Per quanto riguarda gli immobili di lusso, essi andranno a coincidere con quelli classificati tali ai fini dell’Imu, e pertanto accatastati nelle categorie A/1, A/8 e A/9. Per questi immobili l’imposta dall’attuale 7% aumenterà al 9%.
Piccola proprietà contadina - Registro e imposta ipotecaria in misura fissa e imposta catastale dell’1% per gli atti di trasferimento, a titolo oneroso, di terreni e relative pertinenze, qualificati agricoli in base agli strumenti urbanistici in vigore, posti in essere a favore di coltivatori diretti e imprenditori agricoli professionali (piccola proprietà contadina).
La legge n. 147/2013 ("Stabilità 2014") mantiene dunque in vita il trattamento agevolato che, a partire dal prossimo 1 gennaio, sarebbe dovuto scomparire, come decretato dal Dlgs 23/2011 sul federalismo fiscale municipale.
Tornano le imposte ipocatastali per volture e iscrizioni catastali - Per volture e iscrizioni catastali ritorna l’imposta ipotecaria e catastale nella misura fissa – e non più proporzionale – di 50 euro per ciascuna. Tale tassa era stata eliminata dal Dlgs n. 23/2011 sul federalismo municipale con effetto dal 1° gennaio 2014.
Si tratta dello studio n. 1011-2013/T dal titolo “La tassazione dei trasferimenti immobiliari a titolo oneroso dal 1° gennaio 2014” ed allegato alla presente notizia. Nello studio vengono trattate le modifiche introdotte con l’art. 10 d.lgs. n. 23 del 14 marzo 2011, modificato dall’art. 26, comma 1, d.l. n. 104 del 12 settembre 2013, convertito dalla l. 8 novembre 2013, n. 128.
Nel dettaglio, vengono analizzate:
- le modifiche al testo unico dell’imposta di registro; i riflessi sulla tassazione delle cessioni soggette ad Iva;la tassazione degli acquisti della prima casa;
- i trasferimenti a titolo oneroso dei terreni agricoli;
- la tassazione degli atti societari;
- l’imposta “minima” per gli atti di trasferimento di immobili a titolo oneroso;
- l’imposta “minima” per alcune fattispecie particolari;
- la natura dell’ammontare minimo e lo scomputo;
- l’assorbimento degli altri tributi; la soppressione di esenzioni e agevolazioni;
- l’entrata in vigore della disciplina dell’art. 10;
- l’aumento delle imposte fisse nella misura di 200 euro.
Ricordiamo che al 1° gennaio 2014, le aliquote dell’imposta di registro relative ai trasferimenti di prima casa passeranno dal 3 al 2%. Per gli immobili “di lusso” ci sarà invece un aumento, con il passaggio dall’attuale aliquota del 7% al 9%.
In particolare segnaliamo le seguenti novità.
Imposta di registro sale a 200 euro - A partire dal 1° gennaio 2014, l’importo dell’imposta di registro da versare in misura fissa passerà dagli attuali 168 euro a 200 euro; tale aumento si applicherà anche alle imposte ipotecarie e catastali che non sono inerenti i trasferimenti immobiliari a titolo oneroso. L’aumento a 200 euro dell’imposta di registro in misura fissa interesserà anche i conferimenti di beni ai soci, tutti i contratti soggetti ad Iva, i contratti di comodato di immobili e le operazioni di ristrutturazione aziendale come fusioni e scissioni.
Prima casa, aliquota dal 3% al 2% - Per trasferimenti di prima casa a titolo oneroso, le aliquote dell’imposta di registro passeranno dal 3% al 2% dal 1° gennaio del prossimo anno. Per quanto riguarda gli immobili di lusso, essi andranno a coincidere con quelli classificati tali ai fini dell’Imu, e pertanto accatastati nelle categorie A/1, A/8 e A/9. Per questi immobili l’imposta dall’attuale 7% aumenterà al 9%.
Piccola proprietà contadina - Registro e imposta ipotecaria in misura fissa e imposta catastale dell’1% per gli atti di trasferimento, a titolo oneroso, di terreni e relative pertinenze, qualificati agricoli in base agli strumenti urbanistici in vigore, posti in essere a favore di coltivatori diretti e imprenditori agricoli professionali (piccola proprietà contadina).
La legge n. 147/2013 ("Stabilità 2014") mantiene dunque in vita il trattamento agevolato che, a partire dal prossimo 1 gennaio, sarebbe dovuto scomparire, come decretato dal Dlgs 23/2011 sul federalismo fiscale municipale.
Tornano le imposte ipocatastali per volture e iscrizioni catastali - Per volture e iscrizioni catastali ritorna l’imposta ipotecaria e catastale nella misura fissa – e non più proporzionale – di 50 euro per ciascuna. Tale tassa era stata eliminata dal Dlgs n. 23/2011 sul federalismo municipale con effetto dal 1° gennaio 2014.
A cura di Ilenia
Cicirello
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