Nuovo codice dei contratti: Inizia l’esame delle Commissioni di Camera e Senato
Inizia questa settima (dal 15 al 17 marzo) l’esame da parte delle Commissioni di Camera e Senato dello schema di decreto legislativo predisposto dal Governo ...
Inizia questa settima (dal 15 al 17 marzo) l’esame da parte delle Commissioni di Camera e Senato dello schema di decreto legislativo predisposto dal Governo in riferimento alla legge delega n. 11/2016 relativa al recepimento delle direttive UE su appalti e concessioni ed al riordino della normativa sugli appalti con l’abrogazione dell’attuale Codice dei contratti e del regolamento di attuazione. Prima di domani gli uffici di Camera e Senato dovrebbero rendere disponibile la documentazione di analisi dei 219 articoli con la predisposizione dei dossier di documentazione per i componenti delle Commissioni parlamentari.
La prima seduta dell’VIII Commissione sia della Camera che del Senato è stata fissata per martedì 15 pomeriggio, mentre giovedì alle ore 15:30 si svolgerà in seduta congiunta nella sala Mappamondo di Montecitorio l’audizione del Presidente dell’ANAC Raffaele Cantone.
Come relatori del provvedimento sono stati confermati i relatori della legge delega e precisamente Raffaella Mariani alla Camera e Stefano Esposito al Senato e per quanto concerne le audizioni è stato deciso che ci saranno soltanto quelle del ministro delle Infrastrutture, Graziano Delrio e del presidente dell’Anac, Raffaele Cantone. Non sono, invece, previste consultazioni delle principali categorie di soggetti pubblici e privati destinatari della nuova normativa che dovranno accontentarsi di semplici lettere di osservazioni.
I pareri della Camera saranno predisposti da tre commissioni e precisamente:
- la Commissione Ambiente e Lavori pubblici (8a) che dovrà verificare se il Governo ha rispettato i principi della legge delega (legge n. 11/2016) e che dovrà esitare il parere definitivo entro il 6 aprile;
- la Commissione Bilancio (5a) che si occuperà delle questioni relative alla sostenibilità finanziaria del provvedimento;
- la Commissione Politiche dell'Unione Europea (14a) che controllerà la compatibilità del provvedimento con le tre direttive europee 201/23/UE, 2014/24/UE e 2014/25/UE.
I pareri del Senato saranno predisposti da quattro commissioni e precisamente:
- la Commissione Lavori pubblici e Comunicazione (8a) che dovrà verificare se il Governo ha rispettato i principi della legge delega (legge n. 11/2016) e che dovrà esitare il parere definitivo entro il 6 aprile;
- la Commissione Bilancio (5a) che si occuperà delle questioni relative alla sostenibilità finanziaria del provvedimento;
- la Commissione Affari costituzionali (1a) che dovrà esitare il parere definitivo entro il 27 marzo;
- la Commissioni Politiche dell'Unione Europea (14a) che controllerà la compatibilità del provvedimento con le tre direttive europee 201/23/UE, 2014/24/UE e 2014/25/UE che dovrà esitare il parere definitivo entro il 27 marzo.
Sembrerebbe che la scadenza del 6 aprile dovrebbe essere rispettata e che i due pareri di Camera e Senato saranno del tutto sovrapponibili.
A cura di Arch. Paolo Oreto
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