Omi: Ancora in calo le comprevendite immobiliari
Sono disponibili le note territoriali dell’Osservatorio mercato immobiliare (OMI) dell’Agenzia delle Entrate che analizzano il mercato immobiliare locale nel...
Sono disponibili le note territoriali dell’Osservatorio mercato
immobiliare (OMI) dell’Agenzia delle Entrate che analizzano il
mercato immobiliare locale nel primo semestre 2013.
Le Note, redatte dagli uffici provinciali - Territorio dell’Agenzia, in collaborazione con l’ufficio Statistiche e Studi dell’Osservatorio del mercato immobiliare, sono uno studio dettagliato sul mercato residenziale di 19 province italiane (Roma, Milano, Napoli, Torino, Bologna, Genova, Catania, Firenze, Salerno, Perugia, Bari, Venezia, Padova, Modena, Crotone, Udine, Pavia, Catanzaro e Mantova) inquadrate all’interno del contesto regionale.
Grandi città - Anche le grandi città continuano a evidenziare segni negativi in un mercato immobiliare residenziale che, in tutta Italia, nel primo semestre del 2013, ha visto 203.122 transazioni con un calo dell’11,6% rispetto allo stesso periodo del 2012.
A Roma, da gennaio a giugno del 2013, ci sono state 12.124 transazioni con un calo dell’8,8% rispetto allo stesso periodo del 2012. Un segno negativo che non risparmia nessuna zona. La diminuzione delle transazioni ha portato anche a un nuovo calo delle quotazioni con percentuali che vanno dal -0,3%, al -6,1%.
Calo meno accentuato a Milano dove, nel primo semestre del 2013, sono state registrate 7.675 transazioni che hanno prodotto un -3,3% rispetto allo stesso periodo del 2012. Leggermente in calo (-0,7%) anche le quotazioni registrate nel Centro storico della città, da sempre la zona più cara dove comprare una casa.
L’unica metropoli a presentare un segno positivo è stata Napoli (3.227 transazioni e +7,9%). Ma, anche nel primo semestre 2013, i dati delle compravendite registrate nel capoluogo campano sono “alterati” dal piano di dismissione dell’edilizia popolare.
Leggendo i dati delle zone non interessate dal piano di dismissione, si torna su valori simili a quelli registrati nelle altre metropoli.
Città medie - Anche nelle città medie continua il calo delle transazioni nel mercato residenziale, con l’unica eccezione di Bari dove, rispetto al 2012, c’è stata una leggera flessione solo nei costi per l’acquisto di un’abitazione e non nelle operazioni registrate nel primo semestre del 2013.
Calo contenuto a Venezia (995 transazioni e -2%). Quotazioni in calo ovunque, anche nella zona più cara della città, quella del Centro,
Calo consistente a Firenze (1.696 transazioni e -8%). Sostanziale stabilità delle quotazioni da cui si discosta in qualche modo l’area più economica della città, quella di Peretola.
Analogo il risultato di Torino dove le 4.560 transazioni registrate fanno segnare un -7,3% rispetto al 2012.
Meno accentuato il calo delle quotazioni medie che, nell’intera città, si ferma a -3,35% con 2.622 €/mq.
Diminuiscono le transazioni anche a Salerno (396 e -6%). Consistente riduzione delle quotazioni medie (2.296 €/mq e -13,9%).
Meno accentuato il calo a Bologna. Le 1.832 transazioni registrate fanno registrare un -3,2% rispetto allo scorso anno.Tutti negativi i confronti con il 2012 per le quotazioni medie.
Segnali di ripresa del mercato a Bari dove ci sono state 1.211 transazioni con un aumento del 6,6%. In calo, anche, i costi medi per l’acquisto di un’abitazione (2.003 €/mq e -2,2% nell’intera città.
Piccoli capoluoghi - Anche nei piccoli capoluoghi la crisi del mercato immobiliare si fa sentire. A confermarlo i dati relativi al I semestre del 2013.
Mantova conferma il trend negativo con una riduzione del 6,6% delle transazioni registrate. Un calo delle transazioni a cui corrisponde anche un calo delle quotazioni (-1,9%).
Frena il mercato anche a Perugia (577 transazioni e -6,4%) anche se i prezzi tengono visto che le quotazioni medie (1.433 €/mq) rimangono sostanzialmente stabili (-1%).
Leggera flessione anche nel mercato residenziale di Padova (-3%). Per quanto riguarda le quotazioni medie nell’intera città, registrano un leggero calo (-1,5% e 1.806 €/mq).
Dati simili a Udine con una riduzione del 2,8%. Sostanzialmente stabili le quotazioni medie (1.288 €/mq e -0,1%).
Ben più evidente il calo registrato a Catania (-14,9%) che mantiene, però, inalterate le quotazioni medie (1.407 €/mq e -0,8%). Per quanto riguarda le quotazioni medie, la zona più costosa rimane quella di Corso Italia (2.350 €/mq e - 1,1%), mentre quella più a buon mercato è quella della Piana di Catania (460 €/mq).
Decisa anche la riduzione degli scambi registrata a Crotone (-13,8%). Nessuna variazione, invece, delle quotazioni medie (1.292 €/mq nelle zone centrali e 1.152 €/mq se si guarda al dato dell’intera città).
Ancor più marcata la flessione registrata a Modena dove le 571 transazioni registrate fanno segnare un -17,5% rispetto al 2012. I cali delle transazioni non hanno portato, però, a una riduzione decisa delle quotazioni medie (1.718 €/mq e -1,4%).
Tra i piccoli capoluoghi, la riduzione meno accentuata è quella di Pavia dove le quotazioni diminuiscono del 2,7% (2.048 €/mq).
Allegate alla notizia le note territoriali di Bari, Bologna, Catania, Catanzaro, Crotone, Firenze, Genova, Mantova, Milano, Modena, Napoli, Padova, Pavia, Perugia, Roma, Salerno, Torino, Udine e Venezia.
Le Note, redatte dagli uffici provinciali - Territorio dell’Agenzia, in collaborazione con l’ufficio Statistiche e Studi dell’Osservatorio del mercato immobiliare, sono uno studio dettagliato sul mercato residenziale di 19 province italiane (Roma, Milano, Napoli, Torino, Bologna, Genova, Catania, Firenze, Salerno, Perugia, Bari, Venezia, Padova, Modena, Crotone, Udine, Pavia, Catanzaro e Mantova) inquadrate all’interno del contesto regionale.
Grandi città - Anche le grandi città continuano a evidenziare segni negativi in un mercato immobiliare residenziale che, in tutta Italia, nel primo semestre del 2013, ha visto 203.122 transazioni con un calo dell’11,6% rispetto allo stesso periodo del 2012.
A Roma, da gennaio a giugno del 2013, ci sono state 12.124 transazioni con un calo dell’8,8% rispetto allo stesso periodo del 2012. Un segno negativo che non risparmia nessuna zona. La diminuzione delle transazioni ha portato anche a un nuovo calo delle quotazioni con percentuali che vanno dal -0,3%, al -6,1%.
Calo meno accentuato a Milano dove, nel primo semestre del 2013, sono state registrate 7.675 transazioni che hanno prodotto un -3,3% rispetto allo stesso periodo del 2012. Leggermente in calo (-0,7%) anche le quotazioni registrate nel Centro storico della città, da sempre la zona più cara dove comprare una casa.
L’unica metropoli a presentare un segno positivo è stata Napoli (3.227 transazioni e +7,9%). Ma, anche nel primo semestre 2013, i dati delle compravendite registrate nel capoluogo campano sono “alterati” dal piano di dismissione dell’edilizia popolare.
Leggendo i dati delle zone non interessate dal piano di dismissione, si torna su valori simili a quelli registrati nelle altre metropoli.
Città medie - Anche nelle città medie continua il calo delle transazioni nel mercato residenziale, con l’unica eccezione di Bari dove, rispetto al 2012, c’è stata una leggera flessione solo nei costi per l’acquisto di un’abitazione e non nelle operazioni registrate nel primo semestre del 2013.
Calo contenuto a Venezia (995 transazioni e -2%). Quotazioni in calo ovunque, anche nella zona più cara della città, quella del Centro,
Calo consistente a Firenze (1.696 transazioni e -8%). Sostanziale stabilità delle quotazioni da cui si discosta in qualche modo l’area più economica della città, quella di Peretola.
Analogo il risultato di Torino dove le 4.560 transazioni registrate fanno segnare un -7,3% rispetto al 2012.
Meno accentuato il calo delle quotazioni medie che, nell’intera città, si ferma a -3,35% con 2.622 €/mq.
Diminuiscono le transazioni anche a Salerno (396 e -6%). Consistente riduzione delle quotazioni medie (2.296 €/mq e -13,9%).
Meno accentuato il calo a Bologna. Le 1.832 transazioni registrate fanno registrare un -3,2% rispetto allo scorso anno.Tutti negativi i confronti con il 2012 per le quotazioni medie.
Segnali di ripresa del mercato a Bari dove ci sono state 1.211 transazioni con un aumento del 6,6%. In calo, anche, i costi medi per l’acquisto di un’abitazione (2.003 €/mq e -2,2% nell’intera città.
Piccoli capoluoghi - Anche nei piccoli capoluoghi la crisi del mercato immobiliare si fa sentire. A confermarlo i dati relativi al I semestre del 2013.
Mantova conferma il trend negativo con una riduzione del 6,6% delle transazioni registrate. Un calo delle transazioni a cui corrisponde anche un calo delle quotazioni (-1,9%).
Frena il mercato anche a Perugia (577 transazioni e -6,4%) anche se i prezzi tengono visto che le quotazioni medie (1.433 €/mq) rimangono sostanzialmente stabili (-1%).
Leggera flessione anche nel mercato residenziale di Padova (-3%). Per quanto riguarda le quotazioni medie nell’intera città, registrano un leggero calo (-1,5% e 1.806 €/mq).
Dati simili a Udine con una riduzione del 2,8%. Sostanzialmente stabili le quotazioni medie (1.288 €/mq e -0,1%).
Ben più evidente il calo registrato a Catania (-14,9%) che mantiene, però, inalterate le quotazioni medie (1.407 €/mq e -0,8%). Per quanto riguarda le quotazioni medie, la zona più costosa rimane quella di Corso Italia (2.350 €/mq e - 1,1%), mentre quella più a buon mercato è quella della Piana di Catania (460 €/mq).
Decisa anche la riduzione degli scambi registrata a Crotone (-13,8%). Nessuna variazione, invece, delle quotazioni medie (1.292 €/mq nelle zone centrali e 1.152 €/mq se si guarda al dato dell’intera città).
Ancor più marcata la flessione registrata a Modena dove le 571 transazioni registrate fanno segnare un -17,5% rispetto al 2012. I cali delle transazioni non hanno portato, però, a una riduzione decisa delle quotazioni medie (1.718 €/mq e -1,4%).
Tra i piccoli capoluoghi, la riduzione meno accentuata è quella di Pavia dove le quotazioni diminuiscono del 2,7% (2.048 €/mq).
Allegate alla notizia le note territoriali di Bari, Bologna, Catania, Catanzaro, Crotone, Firenze, Genova, Mantova, Milano, Modena, Napoli, Padova, Pavia, Perugia, Roma, Salerno, Torino, Udine e Venezia.
A cura di Gabriele
Bivona
© Riproduzione riservata
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