Operazione anticrisi, dal Comune di Manziana (Roma) un bando per un incarico GRATUITO

In un momento di crisi si sa tutti cercano di risparmiare qua e la, tagliando costi inutili e contrattando il più possibile spese e contratti in essere. È pr...

29/11/2011
In un momento di crisi si sa tutti cercano di risparmiare qua e la, tagliando costi inutili e contrattando il più possibile spese e contratti in essere. È proprio in questi momenti che l'estro e la fantasia di noi italiani ci spinge verso confini mai esplorati. Anche le pubbliche amministrazioni, allineandosi a questo principio, negli ultimi anni si sono adoperate per tagliare il più possibile i costi ed, in tal senso, una dimostrazione è fornita dal Comune di Manziana (Roma) che ha recentemente bandito una gara per affidare l'incarico gratuito di verifica della progettazione esecutiva dei lavori di consolidamento statico plesso scolastico di via Pisa.

Per chi non avesse prestato sufficiente attenzione, l'incarico oggetto del bando è a titolo GRATUITO. Dopo gare al ribasso, basi d'asta determinate su costi aleatori e rimozione dei riferimenti alle tariffe professionali, il liberi professionisti, per risollevare le sorti del loro studio, possono, dunque, partecipare alla gara del Comune di Manziana, offrendo gratis la professionalità e gli strumenti del proprio studio.

Ironia a parte, la mossa del Comune è stata subito oggetto di diffida da parte dell'Ordine degli Architetti P.P.C. di Roma e poi del Consiglio Nazionale degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori che ne ha appoggiato la richiesta di ritiro immediato del bando. Come evidenziato dal CNAPPC, l'iniziativa del Comune richiede che liberi professionisti, società ed associazioni tra professionisti concorrano all'affidamento dell'incarico professionale che sarà attribuito ad una terna di professionisti per la verifica di un progetto senza corrispondere alcun tipo di compenso per le prestazioni svolte. Questa paradossale richiesta determina inoltre che gli eventuali aggiudicatari dell'incarico svolgeranno la prestazione in perdita poiché, per effettuare il lavoro, dovranno, oltre ad impiegare il proprio tempo e le proprie competenze, sostenere i costi relativi all'assicurazione civile indispensabile per lo svolgimento della prestazione e per garantirsi da eventuali errori non individuati in fase di validazione del progetto stesso.

Il Consiglio Nazionale ha sottolineato come l'iniziativa del Comune di Manziana abbia paradossalmente il merito di evidenziare in quali condizioni si trovano oggi ad operare i 150mila architetti italiani che si confrontano con un mercato che, al di là di ogni demagogica dichiarazione di principio sulle liberalizzazioni come strumento per assicurare possibilità di lavoro ai più giovani, è ormai assolutamente impraticabile ed insostenibile.

Duro il commento degli Architetti italiani che con il loro presidente, Leopoldo Freyrie hanno evidenziato come questa situazione "non riguarda soltanto la necessità di remunerare adeguatamente ogni prestazione professionale, così come sancito dalla Costituzione e dal Codice Civile, ma, più in generale pone una questione di equità e di dignità del lavoro. Per questo motivo gli architetti italiani chiedono al nuovo Governo di aprire un tavolo di confronto che riveda tutte le storture presenti nella normativa del settore, con particolare riferimento ai contenuti del Codice Appalti, per garantire la qualità della progettazione e la dignità professionale, rilanciando il comparto delle costruzioni per dare reali possibilità di lavoro agli studi professionali".

"Negli ultimi anni - ha affermato la nota del CNAPPC - i professionisti italiani, a seguito dell'eliminazione dell'obbligatorietà dei minimi tariffari, sancita dal Decreto Bersani, hanno infatti registrato un crollo dei propri fatturati a causa di una indiscriminata e generalizzata politica di adozione delle gare al massimo ribasso che nulla ha a che vedere con la necessità di aumentare la competitività o di aprire il mercato alle nuove professionalità. Gli Enti Appaltanti - complice un mercato delle professioni sempre più asfittico nel quale i professionisti si sono trovati costretti a lavorare "sottocosto", e senza riservare alcuna attenzione alla qualità dei progetti - hanno bandito gare per l'assegnazione degli incarichi con sconti sempre più elevati che hanno molto spesso superato il 50% per toccare punte dell'80-90%".

Il CNAPPC ha, infine, ironizzato sul fatto che il prossimo bando potrà chiedere ai professionisti di partecipare "offrendo di tasca propria una cifra, questa volta al massimo rialzo, per avere il privilegio di esercitare la professione di architetto".

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