Osservatorio Oice-Informatel: Sprofonda il mercato dei bandi di soli servizi
Prosegue nel primo bimestre 2012 l'arretramento del mercato pubblico dei servizi di ingegneria e architettura: dopo il crollo di gennaio, il valore messo in ...
Prosegue nel primo bimestre 2012 l'arretramento del mercato
pubblico dei servizi di ingegneria e architettura: dopo il crollo
di gennaio, il valore messo in gara nel mese di febbraio non è
sufficiente a recuperare quanto perso rispetto al primo bimestre
2011.
Infatti, secondo l'ultimo aggiornamento dell'Osservatorio Oice-Informatel, le gare di servizi di ingegneria e architettura bandite nel mese di febbraio sono state 334 (di cui 29 sopra soglia) per un importo complessivo di soli 30,4 milioni di euro (17,7 sopra soglia). Rispetto a febbraio 2011 il numero delle gare scende del 5,1% (-25,6% sopra soglia e -2,6% sotto soglia) mentre rimane stabile il loro valore complessivo (-6,6% sopra soglia e +11,0% sotto soglia).
Negativo, come detto, il confronto tra il primo bimestre del 2011 e del 2012: nel periodo gennaio-febbraio sono state bandite 640 gare per un importo complessivo di 51,6 milioni di euro che, rispetto al primo bimestre del 2011, mostrano decrementi del 3,0% nel numero (-26,8% sopra soglia e stesso numero sotto soglia) e del 16,3% nel valore (-31,7% sopra soglia e +12,0% sotto soglia). Sono sempre eccessivi i ribassi con cui le gare vengono aggiudicate: in base ai dati raccolti a gennaio il ribasso medio sul prezzo a base d'asta, per le gare indette nel 2010, è al 41,8%. Le informazioni sulle principali gare indette nel 2011 e già aggiudicate ci danno un ribasso medio del 40,8%.
"La continua contrazione del mercato pubblico - ha dichiarato il presidente dell'OICE Gabriele Giacobazzi - conferma la tendenza fortemente involutiva della domanda pubblica diretta di ingegneria e architettura, e la crescita degli appalti "misti" di progettazione ed esecuzione non è sufficiente a diminuire la preoccupazione. L'assenza drammatica di risorse per il mercato dei servizi di ingegneria e architettura rischia di bloccare l'intera filiera degli appalti. E' un rischio che vogliamo denunciare con forza perché il nostro Paese non può permettersi di bloccare la sua progettualità sul territorio. E' chiaro che stiamo vivendo una fase non semplice ma occorre trovare lo slancio per investire sul progetto e sugli interventi, anche piccoli e medi, sul territorio. Ma non è solo questo - ha continuato il presidente dell'OICE -, vediamo con preoccupazione che, non soltanto non si riescono a mettere in campo risorse per la progettazione, né soluzioni per il gravissimo problema dei ritardi nei pagamenti, ma si continua ad intervenire sul quadro normativo a volte senza rendersi ben conto delle conseguenze. E' il caso, ad esempio, della soppressione delle tariffe disposta da decreto liberalizzazioni che creerà problemi non di poco conto alle stazioni appaltanti nel calcolo della base d'asta e nella definizione dei requisiti di partecipazione alle gare. Anche l'intervento in materia di società tra professionisti, previsto nello stesso decreto, per rispondere ad esigenze che nulla hanno a che fare con il settore delle professioni tecniche, non fa altro che creare confusione e problemi rispetto a regole consolidate che hanno consentito all'ingegneria e all'architettura organizzata di svilupparsi secondo modelli efficienti e moderni. Il settore della progettazione ha invece bisogno, oltre che di risorse economiche, di stabilità del quadro normativo . Eventuali interventi - ha concluso Gabriele Giacobazzi - dovrebbero avere lo scopo di garantire maggiormente la posizione dei progettisti all'interno degli appalti misti, di rimuovere strumenti di palese inefficienza della spesa pubblica, come l'incentivo del due per cento ai progettisti pubblici, e di favorire una maggiore aggregazione delle strutture progettuali anche al fine di una maggiore propensione all'internalizzazione. "
Tornando ai dati e analizzando la posizione dell’Italia rispetto agli altri paesi europei, si rileva che il numero delle gare italiane pubblicate sulla gazzetta comunitaria, è passato dalle 70 del gennaio-febbraio 2011 alle 50 del gennaio-febbraio 2012: -28,6%. Nell'insieme dei paesi dell'Unione Europea la domanda di servizi di ingegneria e architettura presenta nello stesso periodo un andamento opposto a quello italiano: +11,2%. Sempre molto modesta, al 2,1%, la quota del nostro Paese sul numero totale delle gare pubblicate, risultando di gran lunga inferiore rispetto a quella di paesi di paragonabile rilevanza economica: Francia 44,6%, Germania 11,9%, Polonia 6,5%, Gran Bretagna 4,0%, Spagna 3,1%.
In fortissimo recupero l'andamento delle gare miste, cioè per progettazione e costruzione insieme. Nel primo bimestre 2012, rispetto allo stesso periodo del 2011, il valore messo in gara sale del 373,3%. Questo risultato è in gran parte dovuto alla pubblicazione da parte della Regione Veneto del bando per l'affidamento della concessione per l'autostrada regionale Medio Padana Veneta per la tratta Nogara (vr) - mare Adriatico, con un importo di 1.901 milioni di euro.
Infatti, secondo l'ultimo aggiornamento dell'Osservatorio Oice-Informatel, le gare di servizi di ingegneria e architettura bandite nel mese di febbraio sono state 334 (di cui 29 sopra soglia) per un importo complessivo di soli 30,4 milioni di euro (17,7 sopra soglia). Rispetto a febbraio 2011 il numero delle gare scende del 5,1% (-25,6% sopra soglia e -2,6% sotto soglia) mentre rimane stabile il loro valore complessivo (-6,6% sopra soglia e +11,0% sotto soglia).
Negativo, come detto, il confronto tra il primo bimestre del 2011 e del 2012: nel periodo gennaio-febbraio sono state bandite 640 gare per un importo complessivo di 51,6 milioni di euro che, rispetto al primo bimestre del 2011, mostrano decrementi del 3,0% nel numero (-26,8% sopra soglia e stesso numero sotto soglia) e del 16,3% nel valore (-31,7% sopra soglia e +12,0% sotto soglia). Sono sempre eccessivi i ribassi con cui le gare vengono aggiudicate: in base ai dati raccolti a gennaio il ribasso medio sul prezzo a base d'asta, per le gare indette nel 2010, è al 41,8%. Le informazioni sulle principali gare indette nel 2011 e già aggiudicate ci danno un ribasso medio del 40,8%.
"La continua contrazione del mercato pubblico - ha dichiarato il presidente dell'OICE Gabriele Giacobazzi - conferma la tendenza fortemente involutiva della domanda pubblica diretta di ingegneria e architettura, e la crescita degli appalti "misti" di progettazione ed esecuzione non è sufficiente a diminuire la preoccupazione. L'assenza drammatica di risorse per il mercato dei servizi di ingegneria e architettura rischia di bloccare l'intera filiera degli appalti. E' un rischio che vogliamo denunciare con forza perché il nostro Paese non può permettersi di bloccare la sua progettualità sul territorio. E' chiaro che stiamo vivendo una fase non semplice ma occorre trovare lo slancio per investire sul progetto e sugli interventi, anche piccoli e medi, sul territorio. Ma non è solo questo - ha continuato il presidente dell'OICE -, vediamo con preoccupazione che, non soltanto non si riescono a mettere in campo risorse per la progettazione, né soluzioni per il gravissimo problema dei ritardi nei pagamenti, ma si continua ad intervenire sul quadro normativo a volte senza rendersi ben conto delle conseguenze. E' il caso, ad esempio, della soppressione delle tariffe disposta da decreto liberalizzazioni che creerà problemi non di poco conto alle stazioni appaltanti nel calcolo della base d'asta e nella definizione dei requisiti di partecipazione alle gare. Anche l'intervento in materia di società tra professionisti, previsto nello stesso decreto, per rispondere ad esigenze che nulla hanno a che fare con il settore delle professioni tecniche, non fa altro che creare confusione e problemi rispetto a regole consolidate che hanno consentito all'ingegneria e all'architettura organizzata di svilupparsi secondo modelli efficienti e moderni. Il settore della progettazione ha invece bisogno, oltre che di risorse economiche, di stabilità del quadro normativo . Eventuali interventi - ha concluso Gabriele Giacobazzi - dovrebbero avere lo scopo di garantire maggiormente la posizione dei progettisti all'interno degli appalti misti, di rimuovere strumenti di palese inefficienza della spesa pubblica, come l'incentivo del due per cento ai progettisti pubblici, e di favorire una maggiore aggregazione delle strutture progettuali anche al fine di una maggiore propensione all'internalizzazione. "
Tornando ai dati e analizzando la posizione dell’Italia rispetto agli altri paesi europei, si rileva che il numero delle gare italiane pubblicate sulla gazzetta comunitaria, è passato dalle 70 del gennaio-febbraio 2011 alle 50 del gennaio-febbraio 2012: -28,6%. Nell'insieme dei paesi dell'Unione Europea la domanda di servizi di ingegneria e architettura presenta nello stesso periodo un andamento opposto a quello italiano: +11,2%. Sempre molto modesta, al 2,1%, la quota del nostro Paese sul numero totale delle gare pubblicate, risultando di gran lunga inferiore rispetto a quella di paesi di paragonabile rilevanza economica: Francia 44,6%, Germania 11,9%, Polonia 6,5%, Gran Bretagna 4,0%, Spagna 3,1%.
In fortissimo recupero l'andamento delle gare miste, cioè per progettazione e costruzione insieme. Nel primo bimestre 2012, rispetto allo stesso periodo del 2011, il valore messo in gara sale del 373,3%. Questo risultato è in gran parte dovuto alla pubblicazione da parte della Regione Veneto del bando per l'affidamento della concessione per l'autostrada regionale Medio Padana Veneta per la tratta Nogara (vr) - mare Adriatico, con un importo di 1.901 milioni di euro.
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