PER GLI ORDINI RIFORMA NECESSARIA
Anche per ciò che riguarda il regolamento delle professioni è possibile che ci sia il ritiro del provvedimento. Di fronte a questo ennesimo rallentamento gli...
Anche per ciò che riguarda il regolamento delle professioni è
possibile che ci sia il ritiro del provvedimento. Di fronte a
questo ennesimo rallentamento gli ordini esprimono il loro
disappunto, esprimendo l'opinione che la riforma è necessaria e che
si apra al più presto un tavolo tecnico.
Le polemiche di cui nei mesi scorsi è stato oggetto lo schema di regolamento per la riforma dell'accesso alle professioni non sono terminate.
Si parla ancora di un possibile ritiro formale del provvedimento, ma non ci sono fonti ufficiali che diano certezza in merito. Per quanto si è potuto apprendere finora dal Ministero dell'Istruzione è confermato invece che ci sarà una pausa di riflessione.
Tutto questo mentre gli Ordini sollecitano l'approvazione della riforma reputata necessaria, e per mettere a punto alcuni dettagli da discutere appunto dietro l'istituzione di un tavolo tecnico quanto prima.
Il provvedimento - messo a punto dall'ex sottosegretario all’Istruzione Maria Grazia Siquilini - si inserisce nell’iter di riforma del Dpr 328/2001, che dovrà disciplinare i requisiti per l'ammissione all'esame di Stato e le prove per l’esercizio professionale, nonché la disciplina dei relativi ordinamenti professionali.
Non è da trascurare il caso di tanti corsi universitari che aprono a nuove carriere, ma che tuttavia non hanno alcun ordine professionale di riferimento.
Tra le novità, lo schema di regolamento introduce l’obbligo del tirocinio, anche in casi laddove fino a ieri non era previsto, ritenuto adesso indispensabile per chi volesse entrare a far parte del mondo delle professioni libere. Sono altresì introdotte una serie di nuove regole per le procedure di svolgimento degli esami di stato.
Approvato in via definitiva dal Consiglio dei Ministri nella seduta del 29 marzo scorso e firmato dal Presidente della Repubblica l'11 aprile 2006, lo schema di regolamento è stato successivamente inviato alla Corte dei Conti per il controllo definitivo dell'iter legislativo, prima che questo venga pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale.
È in questa fase che l'iter di approvazione si trova nuovamente bloccato. L'ipotesi di una sospensione del provvedimento non è ancora caduta, mentre sembra ancora più probabile una sua eventuale revisione. La pausa di riflessione, se fatta, potrebbe servire proprio come ripensamento rispetto ad alcune questioni.
D'altronde - fanno sapere dal Miur - ogni cambiamento è possibile fino a quando non viene tutto pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale.
Le polemiche di cui nei mesi scorsi è stato oggetto lo schema di regolamento per la riforma dell'accesso alle professioni non sono terminate.
Si parla ancora di un possibile ritiro formale del provvedimento, ma non ci sono fonti ufficiali che diano certezza in merito. Per quanto si è potuto apprendere finora dal Ministero dell'Istruzione è confermato invece che ci sarà una pausa di riflessione.
Tutto questo mentre gli Ordini sollecitano l'approvazione della riforma reputata necessaria, e per mettere a punto alcuni dettagli da discutere appunto dietro l'istituzione di un tavolo tecnico quanto prima.
Il provvedimento - messo a punto dall'ex sottosegretario all’Istruzione Maria Grazia Siquilini - si inserisce nell’iter di riforma del Dpr 328/2001, che dovrà disciplinare i requisiti per l'ammissione all'esame di Stato e le prove per l’esercizio professionale, nonché la disciplina dei relativi ordinamenti professionali.
Non è da trascurare il caso di tanti corsi universitari che aprono a nuove carriere, ma che tuttavia non hanno alcun ordine professionale di riferimento.
Tra le novità, lo schema di regolamento introduce l’obbligo del tirocinio, anche in casi laddove fino a ieri non era previsto, ritenuto adesso indispensabile per chi volesse entrare a far parte del mondo delle professioni libere. Sono altresì introdotte una serie di nuove regole per le procedure di svolgimento degli esami di stato.
Approvato in via definitiva dal Consiglio dei Ministri nella seduta del 29 marzo scorso e firmato dal Presidente della Repubblica l'11 aprile 2006, lo schema di regolamento è stato successivamente inviato alla Corte dei Conti per il controllo definitivo dell'iter legislativo, prima che questo venga pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale.
È in questa fase che l'iter di approvazione si trova nuovamente bloccato. L'ipotesi di una sospensione del provvedimento non è ancora caduta, mentre sembra ancora più probabile una sua eventuale revisione. La pausa di riflessione, se fatta, potrebbe servire proprio come ripensamento rispetto ad alcune questioni.
D'altronde - fanno sapere dal Miur - ogni cambiamento è possibile fino a quando non viene tutto pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale.
a cura di Salvo Sbacchis
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