PIANO CASA E LIBERALIZZAZIONE DELLE NORME SULL'EDILIZIA
Arrivano le prime indiscrezioni sul decreto legge e sul disegno di legge che il Governo si appresta ad approvare al prossimo Consiglio dei Ministri che dovre...
Arrivano le prime indiscrezioni sul decreto legge e sul disegno di
legge che il Governo si appresta ad approvare al prossimo
Consiglio dei Ministri che dovrebbe essere convocato per
giovedì 9 aprile prossimo, successivamente alla riunione
tecnica Governo-Regioni di stamattina ed al preconsiglio di
domani.
La riunione di stamattina con le Regioni è di fondamentale importanza perché nel protocollo sottoscritto l’1 aprile scorso è precisato che “il Governo emanerà un decreto legge i cui contenuti saranno concordati con le Regioni e il sistema delle autonomie con l’obiettivo precipuo di semplificare alcune procedure di competenza esclusiva dello Stato”.
Nel decreto legge sul “Piano Casa” dovrebbe trovare posto la liberalizzazione totale e senza bisogno di nessuna autorizzazione (licenza edilizia, concessione edilizia, denuncia di inizio attività) per i seguenti interventi edilizi:
Ricordiamo che l’intesa siglata lo scorso 1 aprile tra il Governo e le Regioni prevede:
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La riunione di stamattina con le Regioni è di fondamentale importanza perché nel protocollo sottoscritto l’1 aprile scorso è precisato che “il Governo emanerà un decreto legge i cui contenuti saranno concordati con le Regioni e il sistema delle autonomie con l’obiettivo precipuo di semplificare alcune procedure di competenza esclusiva dello Stato”.
Nel decreto legge sul “Piano Casa” dovrebbe trovare posto la liberalizzazione totale e senza bisogno di nessuna autorizzazione (licenza edilizia, concessione edilizia, denuncia di inizio attività) per i seguenti interventi edilizi:
- manutenzione straordinaria;
- mutamenti di destinazione d’uso senza esecuzione di opere edilizie;
- installazione di pannelli solari senza serbatoi di accumulo;
- elementi di arredo urbano e aree ludiche senza fini di lucro;
- movimenti di terra pertinenti all’esercizio dell’attività agricola e pratiche agro-silvo-pastorali;
- deposito di merci e materiali a cielo aperto (ad esclusione dei rifiuti);
- opere caratterizzate da precarietà strutturale e funzionale;
- serre mobili stagionali sprovviste di strutture in muratura;
- installazione di serbatoi di gpl della capacità sino a 13 metri cubi.
- la regolamentazione degli interventi di aumento della cubaturs sino al limite del 20% ed un massimo di 200 metri cubi della volumetria esistente di edifici residenziali uni-bi familiari o comunque di volumetria non superiore ai 1000 metri cubi;
- la disciplina degli interventi straordinari di demolizione e ricostruzione con ampliamento per edifici a destinazione residenziale entro il limite del 35% della volumetria esistente, con finalità di miglioramento della qualità architettonica, dell'efficienza energetica ed utilizzo di fonti energetiche rinnovabili e secondo criteri di sostenibilità ambientale;
- l’introduzione di forme semplificate e celeri per l'attuazione degli interventi edilizi di cui ai punti precedenti in coerenza con i principi della legislazione urbanistica ed edilizia e della pianificazione comunale.
Ricordiamo che l’intesa siglata lo scorso 1 aprile tra il Governo e le Regioni prevede:
- 1. per gli edifici residenziali uni-bifamiliari o comunque di cubatura non superiore a 1000 metri possibilità di ampliamento entro il limite del venti per cento della volumetria esistente;
- 2. demolizione e ricostruzione possibilità di ampliamento per edifici a destinazione residenziale entro il limite del trentacinque per cento della volumetria esistente, al fine di migliorarne qualità architettonica ed efficienza energetica, nonché di utilizzare fonti di energie rinnovabili;
- 3. semplificazione delle procedure per velocizzare la concreta applicazione di quanto previsto.
- 4. esclusione degli interventi edilizi di ampliamento su edifici abusivi o nei centri storici o in aree di inedificabilità assoluta.
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A cura di Paolo
Oreto
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