POS e carte di debito, assolutamente contrario il CNAPPC
Non si è fatta attendere la reazione del Consiglio Nazionale degli Architetti P.P.C. alla pubblicazione sulla Gazzetta ufficiale del Decreto del Ministero de...
Non si è fatta attendere la reazione del Consiglio Nazionale
degli Architetti P.P.C. alla pubblicazione sulla Gazzetta
ufficiale del Decreto del Ministero dello Sviluppo economico 24
gennaio 2014 recante "Definizioni e ambito di applicazione
dei pagamenti mediante carte di debito". Senza mezze misure,
il CNAPPC ha chiuso la porta all'ennesima vessazione nei confronti
della libera professione, affermando addirittura che sarà fatto
ricorso al TAR e all'Autorità Garante per la Concorrenza contro il
Decreto che rende obbligatorio l'utilizzo del POS per i
professionisti.
"E' evidente a tutti - recita la nota degli Architetti - che questa imposizione stupidamente vessatoria, favorisce il sistema bancario e non porta alcun vantaggio alla comunità dei cittadini. Tanto più che nel Decreto pubblicato in Gazzetta, lo stesso Ministero dello Sviluppo Economico si riserva, tra l'altro, di modificare gli importi minimi e le soglie che lo rendono obbligatorio ponendo, di fatto, le premesse per ri-applicarlo a tutti".
"Nel frattempo attendiamo fiduciosi che la Banca d'Italia, parte attiva nella stesura del Decreto, scopra l'esistenza del bonifico bancario e intuisca, oltre che l'ingiustizia, la scelleratezza di continuare a far pagare a professionisti e imprese il costo di una crisi che ha avuto origine proprio dal sistema bancario".
Il commento del Presidente del CNAPPC Leopoldo Freyrie
"Siamo pronti ad andare fino alla Corte Costituzionale - sottolinea Leopoldo Freyrie, Presidente degli architetti italiani - per una evidente limitazione della libertà del cittadino. Da parte mia segnalo fin da ora alle Autorità che non intendo installare e non installerò il POS nel mio studio professionale".
"E' evidente a tutti - recita la nota degli Architetti - che questa imposizione stupidamente vessatoria, favorisce il sistema bancario e non porta alcun vantaggio alla comunità dei cittadini. Tanto più che nel Decreto pubblicato in Gazzetta, lo stesso Ministero dello Sviluppo Economico si riserva, tra l'altro, di modificare gli importi minimi e le soglie che lo rendono obbligatorio ponendo, di fatto, le premesse per ri-applicarlo a tutti".
"Nel frattempo attendiamo fiduciosi che la Banca d'Italia, parte attiva nella stesura del Decreto, scopra l'esistenza del bonifico bancario e intuisca, oltre che l'ingiustizia, la scelleratezza di continuare a far pagare a professionisti e imprese il costo di una crisi che ha avuto origine proprio dal sistema bancario".
Il commento del Presidente del CNAPPC Leopoldo Freyrie
"Siamo pronti ad andare fino alla Corte Costituzionale - sottolinea Leopoldo Freyrie, Presidente degli architetti italiani - per una evidente limitazione della libertà del cittadino. Da parte mia segnalo fin da ora alle Autorità che non intendo installare e non installerò il POS nel mio studio professionale".
A cura di Ilenia
Cicirello
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