POSTICIPATO DI DUE MESI IL BURDEN SHARING REGIONALE IN MATERIA DI RINNOVABILI
Il Ministero dello Sviluppo Economico e il Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Mare e del Territorio hanno ulteriormente posticipato di due mesi la ta...
Il Ministero dello Sviluppo Economico e il Ministero dell'Ambiente
e della Tutela del Mare e del Territorio hanno ulteriormente
posticipato di due mesi la tanto attesa ed auspicata definizione
del burden sharing regionale in materia di rinnovabili per la
quale in origine erano previsti novanta giorni di tempo a partire
dall'entrata in vigore (2 marzo u.s.) del disegno di legge di
conversione del decreto - legge 30 dicembre 2008, n. 208.
Sulla base del citato decreto, i Ministeri - insieme alla Conferenza permanente per i rapporti tra Stato, Regioni e Province autonome di Trento e Bolzano - avrebbero quindi già dovuto individuare i potenziali di produzione e la ripartizione delle competenze a livello regionale per raggiungere l'obiettivo del 17% del consumo interno di energia prodotta da fonti rinnovabili entro il 2020.
"Ci auguriamo - commenta Marco Pigni, Direttore APER - che questo ulteriore periodo sia utile a definire nel merito e una volta per tutte la questione con il coinvolgimento attivo e concreto degli operatori del settore e delle Istituzioni interessate".
"Oltre che auspicabile e necessaria - continua Marco Pigni - una tempestiva attuazione del provvedimento è essenziale perché, integrandosi con l'attesa definizione delle Linee guida nazionali per l'autorizzazione unica degli impianti, rappresenta per l'Italia un'occasione da non mancare per colmare il grave ritardo già accumulato su tale materia, mettendoci al passo con gli altri Paesi europei nel raggiungimento degli obiettivi previsti dalla nuova Direttiva rinnovabili 2009/28/CE appena pubblicata in G.U.C.E. lo scorso 5 giugno".
Fondata nel 1987, APER è l'associazione che riunisce a rappresenta i produttori di energia elettrica da fonti rinnovabili, tutelandone gli interessi a livello nazionale e internazionale. Un'attività che si traduce da una parte con l'assistenza e il supporto tecnico e normativo necessario alla realizzazione e gestione degli impianti e alla commercializzazione dell'energia elettrica prodotta, e dall'altra in azioni di promozione mirate a favorire la formazione e la diffusione di una cultura della sostenibilità ambientale e delle Fonti Rinnovabili, attraverso l'organizzazione di un fitto calendario di corsi, convegni e fiere. APER conta più di 450 associati, oltre 640 impianti per un totale di più di 3.500 MW di potenza elettrica installata.
Per ulteriori informazioni:
Claudia Abelli
Responsabile Comunicazione APER
Piazza Luigi di Savoia 24, 20124 Milano
Tel. (+39) 02 / 7631 9199 Fax (+39) 02 / 7639 7608
Mobile +39 349 1815 891 Sito: http://www.aper.it/
e-mail: claudia.abelli@aper.it
Sulla base del citato decreto, i Ministeri - insieme alla Conferenza permanente per i rapporti tra Stato, Regioni e Province autonome di Trento e Bolzano - avrebbero quindi già dovuto individuare i potenziali di produzione e la ripartizione delle competenze a livello regionale per raggiungere l'obiettivo del 17% del consumo interno di energia prodotta da fonti rinnovabili entro il 2020.
"Ci auguriamo - commenta Marco Pigni, Direttore APER - che questo ulteriore periodo sia utile a definire nel merito e una volta per tutte la questione con il coinvolgimento attivo e concreto degli operatori del settore e delle Istituzioni interessate".
"Oltre che auspicabile e necessaria - continua Marco Pigni - una tempestiva attuazione del provvedimento è essenziale perché, integrandosi con l'attesa definizione delle Linee guida nazionali per l'autorizzazione unica degli impianti, rappresenta per l'Italia un'occasione da non mancare per colmare il grave ritardo già accumulato su tale materia, mettendoci al passo con gli altri Paesi europei nel raggiungimento degli obiettivi previsti dalla nuova Direttiva rinnovabili 2009/28/CE appena pubblicata in G.U.C.E. lo scorso 5 giugno".
Fondata nel 1987, APER è l'associazione che riunisce a rappresenta i produttori di energia elettrica da fonti rinnovabili, tutelandone gli interessi a livello nazionale e internazionale. Un'attività che si traduce da una parte con l'assistenza e il supporto tecnico e normativo necessario alla realizzazione e gestione degli impianti e alla commercializzazione dell'energia elettrica prodotta, e dall'altra in azioni di promozione mirate a favorire la formazione e la diffusione di una cultura della sostenibilità ambientale e delle Fonti Rinnovabili, attraverso l'organizzazione di un fitto calendario di corsi, convegni e fiere. APER conta più di 450 associati, oltre 640 impianti per un totale di più di 3.500 MW di potenza elettrica installata.
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