PRESENTATA LA LEGGE REGIONALE SULLE COSTRUZIONI IN ZONA SISMICA
"Procedure per la denuncia, il deposito e l’autorizzazione di interventi di carattere strutturale e per la pianificazione territoriale in prospettiva sismica...
"Procedure per la denuncia, il deposito e l’autorizzazione di
interventi di carattere strutturale e per la pianificazione
territoriale in prospettiva sismica". È l’oggetto della legge
regionale sulle costruzioni in zona sismica, la numero 35 del 19
ottobre 2009, la prima in Italia, illustrata oggi ai giornalisti,
nella sede di Palazzo Alemanni, dal presidente della Regione Agazio
Loiero, dall’assessore ai Lavori Pubblici Luigi Incarnato, dal
segretario generale della Fondazione Global Earthquake Model (Gem)
Rui Pinho, dal direttore operativo del Centro europeo di formazione
e ricerca in ingegneria sismica (Eucentre) Fabio Germagnoli, dalla
coordinatrice del sistema rischio sismico Eucentre Barbara Borzi e
dal dirigente di settore del dipartimento regionale Lavori Pubblici
Luigi Zinno.
La Regione Calabria ha condotto una serie di iniziative per definire lo stato dell’arte e per definire il riordino normativo attraverso un gruppo di lavoro costituito all’interno del dipartimento Lavori Pubblici. Con Eucentre (Fondazione di ricerca costituita dal dalla Protezione Civile della Presidenza del Consiglio dei Ministri, dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, dall’Università degli studi di Pavia e dall’Istituto Universitario di Studi Superiori di Pavia) è stato stipulato un protocollo d’intesa per promuovere, sostenere e curare la formazione e la ricerca nel campo dell’ingegneria sismica.
"Sono molto soddisfatto. Abbiamo fatto una normativa che credo molto attesa in Calabria". Ha esordito così il presidente Loiero affermando anche con orgoglio che "la normativa ha riscosso l’interesse dell’amministrazione Emiliana dopo che è stata presentata alla Fiera di Bologna". "Sono molto contento – ha proseguito il presidente della Regione - che questa volta siamo la prima Regione ad essersi dotata di una legge in materia sismica. Il nostro territorio – ha proseguito è altamente sismico. La Calabria risulta la regione italiana con la più elevata pericolosità sismica. Se scavo nei miei ricordi rivado a quando nel 1988, da deputato, spinsi molto in Parlamento per avere un gruppo elicotteristico in Calabria. Un percorso che seguì con molta paranoia avendo ben presente le sciagure che avevano colpito la nostra regione. Perciò, per me, aver ottenuto il gruppo elicotteristico è stato un traguardo importante. Così come ora un traguardo importante è questa legge che ci consentirà diminuire il livello di rischio sismico per le nostre genti".
Per l’assessore Incarnato si "è trattato di una sfida complessa in un settore delicatissimo sul si è investito, non solo finanziariamente, ma anche culturalmente". "La Giunta - ha continuato Incarnato – ha già approvato ieri il regolamento della legge licenziata dal Consiglio regionale nel mese scorso. È purtroppo noto che il territorio calabrese convive da sempre con i terremoti. Le normative tecniche che negli anni, anche meno recenti, si sono succedute ne hanno ribadito ogni volta la elevata sismicità. La più recente riclassificazione sismica del territorio nazionale, effettuata ai sensi dell’ordinanza del Presidente del Consiglio dei Ministri nel 2003 ha classificato l’intero territorio nazionale in quattro zone indicate con i numeri da 1: maggior rischio a 4: minor rischio. La Calabria è l’unica regione ad essere interamente classificata nelle zone 1 e 2. Dei 409 comuni calabresi, 261 ricadono in zona 1 e 148 in zona 2, quindi con circa il 50% dei comuni ricadenti in categoria 1, cioè a più alto rischio sismico. Pertanto, abbiamo messo in campo 140 milioni di euro. Abbiamo predisposto un Piano tariffario, per l’istruttoria e il rilascio delle autorizzazioni previste dalla normativa. Abbiamo avviato i corsi di formazione per funzionari regionali e professionisti del settore ed effettuato circa 600 interventi nelle scuole pubbliche. Con questa legge – ha detto infine l’assessore Incarnato - mettiamo in campo un sistema innovativo: siamo riusciti a realizzare un grande compromesso di equilibrio che da un lato aumenta le responsabilità dei progettisti, dall’altro il controllo pubblico. La creazione di una sistema della sicurezza sismica con controlli scadenzati sulle strutture sarà l’obiettivo da perseguire per il futuro".
Rui Pinho, dopo aver illustrato il contesto internazionale in materia, si è complimentato con la Regione Calabria per "aver iniziato un progetto che non ha eguali: un sistema innovativo che fa della Calabria una regione leader nel campo del rischio sismico".
Il direttore operativo di Eucentre Fabio Germagnoli ha parlato delle attività della Fondazione che lavora in sinergia con la Regione Calabria dal 2007 "per anticipare gli eventi prima che avvengano. È questo è un vanto per questa regione".
Barbara Borzi è entrata nel merito degli accordi sottoscritti tra la Fondazione Eucentre e la Regione Calabria per la stesura e il riordino della normativa sismica regionale, per la pianificazione delle attività di formazione, per l’attività di monitoraggio delle opere infrastrutturali. Borzi ha poi illustrato le procedure in supporto alle attività di denunzia e trasmissione dei progetti da parte dei progettisti, nonché le procedure di controllo da parte dei funzionari regionali. Attraverso la predisposzione sistema informatico "SI-ERC". Il sistema informativo "SI-TERC" è stato, invece, programmato per la denuncia e trasmissione degli studi di micro zonazione sismica ai fini della pianificazione territoriale
Sugli adempimenti in materia normativa si è soffermato Luigi Zinno. "In applicazione e attuazione della normativa sismica nazionale – ha spiegato il dirigente del dipartimento Lavori Pubblici - la Regione Calabria, analogamente ad altre regioni, in attuazione dell’art. 20, 2° comma della Legge 741/1981, ha fino ad oggi adottato una propria normativa (L.R. n. 7 del 27/04/1998 e s.m.i.) che prevede la modalità del 'Deposito' dei progetti e successivo controllo a campione, in sostituzione dell’autorizzazione preventiva, rimasta obbligatoria solo per alcune realizzazioni (opere pubbliche). Gli adempimenti in materia di normativa sismica vengono svolti dalla Regione Calabria attraverso gli uffici periferici provinciali, ex uffici del Genio Civile, coordinati dal Settore n. 2 del Dipartimento Lavori Pubblici. Il passaggio dal regime autorizzativo a quello del controllo a campione ha di fatto svuotato e fortemente ridimensionato nelle competenze e, quindi, negli organici gli uffici. La sentenza n. 182 del 20 Aprile 2006 della corte Costituzionale - ha messo in evidenza Zinno - bocciando la normativa della Regione Toscana, ha radicalmente modificato i principi dell’art. 20 della Legge 741/81, sancendo la necessità del regime autorizzativo a salvaguardia della pubblica e privata incolumità e dei principi fondamentali in materia di 'governo del territorio e protezione civile', eliminando, quindi, il sistema del controllo a campione introdotto dalle varie leggi regionali e dalla legislazione della Calabria. Pertanto, gli effetti della sentenza costringono tutte le amministrazioni regionali a ripensare sostanzialmente il ridisegno del sistema connesso al procedimento di realizzazione di opere in zona sismica. La Regione Calabria – ha detto infine Zinno - ha scelto una via più difficile, fortemente innovativa, ma utile al raggiungimento dell’obbiettivo principale: diminuire il livello di rischio sismico raggiungendo un equilibrato compromesso tra la chiara ed inequivoca assunzione di responsabilità del progettista delle strutture e il controllo pubblico a salvaguardia dell’interesse generale".
La Regione Calabria ha condotto una serie di iniziative per definire lo stato dell’arte e per definire il riordino normativo attraverso un gruppo di lavoro costituito all’interno del dipartimento Lavori Pubblici. Con Eucentre (Fondazione di ricerca costituita dal dalla Protezione Civile della Presidenza del Consiglio dei Ministri, dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, dall’Università degli studi di Pavia e dall’Istituto Universitario di Studi Superiori di Pavia) è stato stipulato un protocollo d’intesa per promuovere, sostenere e curare la formazione e la ricerca nel campo dell’ingegneria sismica.
"Sono molto soddisfatto. Abbiamo fatto una normativa che credo molto attesa in Calabria". Ha esordito così il presidente Loiero affermando anche con orgoglio che "la normativa ha riscosso l’interesse dell’amministrazione Emiliana dopo che è stata presentata alla Fiera di Bologna". "Sono molto contento – ha proseguito il presidente della Regione - che questa volta siamo la prima Regione ad essersi dotata di una legge in materia sismica. Il nostro territorio – ha proseguito è altamente sismico. La Calabria risulta la regione italiana con la più elevata pericolosità sismica. Se scavo nei miei ricordi rivado a quando nel 1988, da deputato, spinsi molto in Parlamento per avere un gruppo elicotteristico in Calabria. Un percorso che seguì con molta paranoia avendo ben presente le sciagure che avevano colpito la nostra regione. Perciò, per me, aver ottenuto il gruppo elicotteristico è stato un traguardo importante. Così come ora un traguardo importante è questa legge che ci consentirà diminuire il livello di rischio sismico per le nostre genti".
Per l’assessore Incarnato si "è trattato di una sfida complessa in un settore delicatissimo sul si è investito, non solo finanziariamente, ma anche culturalmente". "La Giunta - ha continuato Incarnato – ha già approvato ieri il regolamento della legge licenziata dal Consiglio regionale nel mese scorso. È purtroppo noto che il territorio calabrese convive da sempre con i terremoti. Le normative tecniche che negli anni, anche meno recenti, si sono succedute ne hanno ribadito ogni volta la elevata sismicità. La più recente riclassificazione sismica del territorio nazionale, effettuata ai sensi dell’ordinanza del Presidente del Consiglio dei Ministri nel 2003 ha classificato l’intero territorio nazionale in quattro zone indicate con i numeri da 1: maggior rischio a 4: minor rischio. La Calabria è l’unica regione ad essere interamente classificata nelle zone 1 e 2. Dei 409 comuni calabresi, 261 ricadono in zona 1 e 148 in zona 2, quindi con circa il 50% dei comuni ricadenti in categoria 1, cioè a più alto rischio sismico. Pertanto, abbiamo messo in campo 140 milioni di euro. Abbiamo predisposto un Piano tariffario, per l’istruttoria e il rilascio delle autorizzazioni previste dalla normativa. Abbiamo avviato i corsi di formazione per funzionari regionali e professionisti del settore ed effettuato circa 600 interventi nelle scuole pubbliche. Con questa legge – ha detto infine l’assessore Incarnato - mettiamo in campo un sistema innovativo: siamo riusciti a realizzare un grande compromesso di equilibrio che da un lato aumenta le responsabilità dei progettisti, dall’altro il controllo pubblico. La creazione di una sistema della sicurezza sismica con controlli scadenzati sulle strutture sarà l’obiettivo da perseguire per il futuro".
Rui Pinho, dopo aver illustrato il contesto internazionale in materia, si è complimentato con la Regione Calabria per "aver iniziato un progetto che non ha eguali: un sistema innovativo che fa della Calabria una regione leader nel campo del rischio sismico".
Il direttore operativo di Eucentre Fabio Germagnoli ha parlato delle attività della Fondazione che lavora in sinergia con la Regione Calabria dal 2007 "per anticipare gli eventi prima che avvengano. È questo è un vanto per questa regione".
Barbara Borzi è entrata nel merito degli accordi sottoscritti tra la Fondazione Eucentre e la Regione Calabria per la stesura e il riordino della normativa sismica regionale, per la pianificazione delle attività di formazione, per l’attività di monitoraggio delle opere infrastrutturali. Borzi ha poi illustrato le procedure in supporto alle attività di denunzia e trasmissione dei progetti da parte dei progettisti, nonché le procedure di controllo da parte dei funzionari regionali. Attraverso la predisposzione sistema informatico "SI-ERC". Il sistema informativo "SI-TERC" è stato, invece, programmato per la denuncia e trasmissione degli studi di micro zonazione sismica ai fini della pianificazione territoriale
Sugli adempimenti in materia normativa si è soffermato Luigi Zinno. "In applicazione e attuazione della normativa sismica nazionale – ha spiegato il dirigente del dipartimento Lavori Pubblici - la Regione Calabria, analogamente ad altre regioni, in attuazione dell’art. 20, 2° comma della Legge 741/1981, ha fino ad oggi adottato una propria normativa (L.R. n. 7 del 27/04/1998 e s.m.i.) che prevede la modalità del 'Deposito' dei progetti e successivo controllo a campione, in sostituzione dell’autorizzazione preventiva, rimasta obbligatoria solo per alcune realizzazioni (opere pubbliche). Gli adempimenti in materia di normativa sismica vengono svolti dalla Regione Calabria attraverso gli uffici periferici provinciali, ex uffici del Genio Civile, coordinati dal Settore n. 2 del Dipartimento Lavori Pubblici. Il passaggio dal regime autorizzativo a quello del controllo a campione ha di fatto svuotato e fortemente ridimensionato nelle competenze e, quindi, negli organici gli uffici. La sentenza n. 182 del 20 Aprile 2006 della corte Costituzionale - ha messo in evidenza Zinno - bocciando la normativa della Regione Toscana, ha radicalmente modificato i principi dell’art. 20 della Legge 741/81, sancendo la necessità del regime autorizzativo a salvaguardia della pubblica e privata incolumità e dei principi fondamentali in materia di 'governo del territorio e protezione civile', eliminando, quindi, il sistema del controllo a campione introdotto dalle varie leggi regionali e dalla legislazione della Calabria. Pertanto, gli effetti della sentenza costringono tutte le amministrazioni regionali a ripensare sostanzialmente il ridisegno del sistema connesso al procedimento di realizzazione di opere in zona sismica. La Regione Calabria – ha detto infine Zinno - ha scelto una via più difficile, fortemente innovativa, ma utile al raggiungimento dell’obbiettivo principale: diminuire il livello di rischio sismico raggiungendo un equilibrato compromesso tra la chiara ed inequivoca assunzione di responsabilità del progettista delle strutture e il controllo pubblico a salvaguardia dell’interesse generale".
a cura di Regione Calabria
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