Parapetti provvisori: Il nuovo quaderno per immagini
L’Inail ha, recentemente pubblicato otto opuscoli che compongono la collana 'Quaderni per immagini'. I quaderni sono stati realizzati dalla sinergia dal Dipa...
L’Inail ha, recentemente pubblicato otto opuscoli che compongono la collana 'Quaderni per immagini'. I quaderni sono stati realizzati dalla sinergia dal Dipartimento per le Innovazioni Tecnologiche e dalla Direzione centrale pianificazione e comunicazione dell’Inail e riguardano i dispositivi di protezione, le opere provvisionali e le attrezzature utilizzate dai lavoratori nei cantieri edili.
Nell’opuscolo viene precisato che Quaderni per immagini nasce dall’esigenza di sperimentare una tipologia di comunicazione che si possa esprimere esclusivamente attraverso le immagini. Gli opuscoli sono tratti dai “Quaderni Tecnici per i cantieri temporanei o mobili”, collana già edita dall’Inail, riguardante i dispositivi di protezione, le opere provvisionali e le attrezzature utilizzate dai lavoratori. I testi sono stati eliminati e alle immagini originali ne sono state aggiunte delle altre disegnate approfondendo al massimo il dettaglio di ogni particolare così da fornire il maggior numero possibile di indicazioni per il corretto utilizzo di dispositivi di protezione, opere provvisionali e attrezzature di lavoro.
Uno degli otto quaderni è dedicato ai Parapetti provvisori. L’adozione dei parapetti provvisori permette di ridurre gli effetti di una possibile caduta dall’alto e ben esprime il concetto di protezione collettiva. La classificazione introdotta dalla norma tecnica di prodotto UNI EN 13374: 2013 contribuisce in maniera incisiva alla valutazione del rischio poiché mette in relazione i requisiti (prestazionali e geometrici) che i parapetti devono avere con le caratteristiche della superficie di lavoro (pendenza ed altezza di caduta).
Nel quaderno le seguenti 10 figure:
- Figura 1 – Elementi costituenti il parapetto provvisorio
- Figura 2 – Requisiti geometrici di un parapetto provvisorio di classe B secondo la UNI EN 13374 (misure in mm)
- Figura 3 – Parapetti provvisori divisi per classi di utilizzo
- Figura 4 – Parapetto provvisorio montato su soletta di calcestruzzo armato
- Figura 5 – Parapetto provvisorio con gancio Sottocoppo
- Figura 6 – Parapetto provvisorio ad angolo
- Figura 7 – Parapetto provvisorio su legno, montaggio/smontaggio
- Figura 8 – Parapetto provvisorio, montaggio/Smontaggio
- Figura 9 – Parapetto provvisorio, montaggio/Smontaggio
- Figura 10 – Parapetto provvisorio, montaggio/Smontaggio
Oltre al quaderno in argomento l’Inail ha, anche, realizzato nel 2014 un'interessante pubblicazione dal titolo "Parapetti provvisori". Ricordiamo che i parapetti provvisori sono dispositivi di protezione collettiva (DPC) destinati alla protezione di persone e/o cose contro le cadute dall’alto. Sono costituiti da almeno due montanti sui quali vengono fissati il corrente principale, il corrente intermedio e la tavola fermapiede realizzabili con diversi materiali (ad es. legno, acciaio ecc). I parapetti provvisori devono essere utilizzati nelle lavorazioni in cui c’è il rischio di caduta dall’alto e cioè nei lavori in quota (attività lavorative che espongono il lavoratore al rischio di caduta da una quota posta ad altezza superiore a 2 m rispetto ad un piano stabile) e nei lavori di scavo (attività lavorative che espongono il lavoratore al rischio di seppellimento e/o di caduta all’interno dello scavo ad una quota posta ad una profondità superiore a 2 m rispetto al piano di campagna).
A cura di Redazione LavoriPubblici.it
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