Peggiora il settore delle Costruzioni, dall'ANCE le proposte per rilanciare la crescita

La crisi nera per il settore delle costruzioni continua forte e non dà tregua. Dopo la flessione registrata nel 2011 (-5,3%), secondo le stime dell'Associazi...

05/12/2012
La crisi nera per il settore delle costruzioni continua forte e non dà tregua. Dopo la flessione registrata nel 2011 (-5,3%), secondo le stime dell'Associazione Nazionale Costruttori Edili (ANCE) il 2012 annota un decremento degli investimenti pari al 7,6%, peggiorativo rispetto alla stima dello scorso giugno (-6%). Come evidenzia l'ANCE, il dato più significativo è che l'entità della caduta degli investimenti è simile a quella registrata nel 2009, ossia all'inizio della crisi, all'indomani del crack Lehman Brothers.

Ma se il presente è nero, il futuro non prospetta ancora nulla di buono. Secondo le stime dell'ANCE, infatti, nel 2013 proseguirà la fase di caduta con una riduzione degli investimenti in costruzioni del 3,8% in termini reali rispetto al 2012. Tali risultati sono effetto dell'aggravarsi dello scenario economico e dell'allungamento dei tempi necessari per l'avvio di alcuni provvedimenti contenuti nel Dl sviluppo e dei programmi infrastrutturali approvati a livello nazionale e locale.

In riferimento ai provvedimenti di incentivazione del mercato delle costruzioni contenuti nel Decreto Sviluppo, l'ANCE ha evidenziato come gli stessi abbiamo dimostrato di avere bisogno di tempi più lunghi per l'avvio e di un quadro di risorse certo. L'entità delle proposte inviate dai Comuni nell'ambito del Piano Città (430 progetti per un valore complessivo di 18,5 miliardi) conferma la necessità e l'urgenza di avviare un tale Piano ma a fronte dei 224 milioni di euro stanziati dal Dl Sviluppo si stanno cercando adeguate risorse tra pubbliche e private per poter dare cantierabilità ad un maggiore numero di iniziative.

Anche le misure contenute nel Ddl Stabilità, nonostante abbia stanziato nuove risorse per le infrastrutture (+19,6% in termini reali rispetto al 2012, pari a 2,4 miliardi di euro aggiuntivi), imprime l'ennesimo irrigidimento del Patto di stabilità interno per un importo pari a 2,2 miliardi di euro, portando il valore complessivo della stretta a 7,8 miliardi di euro nel 2013. Più in generale, negli ultimi anni, tutte le manovre correttive adottate hanno agito esclusivamente sulla componente in conto capitale della spesa, quella più facilmente comprimibile nel breve periodo per assicurare la correzione dei saldi di finanza pubblica.

Le proposte delle'ANCE
L'Ance ha formulato alcune proposte concrete per rilanciare la crescita del settore e dell'intera economia, assicurando allo stesso tempo il rigore nella finanza pubblica. Riportiamo di seguito l'elenco completo delle proposte:
  • mettere in sicurezza il territorio per salvaguardare i cittadini;
  • un piano "salva-casa" per i giovani e fasce deboli;
  • un Patto di stabilità meno stringente;
  • un Piano città più concreto;
  • un Fisco intelligente (servono correzioni sull'IMU);
  • escludere la responsabilità solidale fiscale negli appalti ed eliminare la burocrazia inutile;
  • meno tasse sulle compravendite e sull'acquisto di terreni;
  • recupero edilizio più esteso con l'applicazione del 36% (temporaneamente potenziato al 50%) anche all'acquisto di fabbricati ristrutturati da imprese;
  • portare al 100% la percentuale di lavori che i concessionari autostradali sono obbligati ad affidare tramite gara;
  • un pacchetto di modifiche normative che mira a garantire maggiore trasparenza nelle procedure di gara;
  • sospensione dei lavori da parte del soggetto esecutore in caso di mancato pagamento da parte della stazione appaltante di un importo inferiore a quello attualmente previsto (25% del corrispettivo contrattuale) portandolo al 10% dell'importo netto contrattuale;
  • estendere il periodo utile cui deve essere dimostrata la congruità del fatturato ai migliori cinque anni sugli ultimi dieci;
  • introdurre lo strumento del concordato preventivo anche a gruppi di imprese.

A cura di Gabriele Bivona
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