Piemonte: maggiore chiarezza e trasparenza delle norme in materia di appalti pubblici

In un periodo di restrizioni di bilancio e di difficoltà economiche negli Stati europei la politica degli appalti pubblici deve assicurare l’uso più efficien...

19/04/2011
In un periodo di restrizioni di bilancio e di difficoltà economiche negli Stati europei la politica degli appalti pubblici deve assicurare l’uso più efficiente del denaro pubblico per sostenere crescita e occupazione, con particolare attenzione all’ingresso nel mercato degli appalti delle piccole medie imprese e alla semplificazione normativa e burocratica: così si è espresso il Vice Presidente e Assessore alle Opere pubbliche della Regione, intervenendo, a Torino, al Centro Congressi di corso Stati Uniti 23, all’apertura del seminario dedicato alla trasparenza in materia di appalti pubblici.
Il convegno, organizzato in collaborazione con il Ministero delle infrastrutture e trasporti e l’Istituto interregionale ITACA, ha visto la partecipazione dei rappresentanti dell’Autorità per la Vigilanza sui contratti pubblici.
Con l’entrata in vigore del nuovo regolamento sull’esecuzione e attuazione dei contratti pubblici, prevista per il mese di giugno, il Ministero completa il quadro normativo sui contratti pubblici di lavori, servizi e forniture nel rispetto dei principi di efficienza, efficacia, economicità, trasparenza e buona amministrazione.
Il Codice dei contratti- con il nuovo Regolamento attuativo- creano oggi le condizioni per dare maggiore concorrenza ed efficienza al mercato interno degli appalti, anche attraverso una maggiore flessibilità e libertà d’azione dell’amministrazione aggiudicataria nel rivolgersi al mercato con i nuovi strumenti gestionali e contrattuali.
Si tratta di una vera e propria riforma epocale che investe l’intera spesa pubblica del nostro Paese e che regola un mercato, quello degli approvvigionamenti pubblici, che rappresenta un settore strategico per l’intera economia.
Dal seminario è emerso il ruolo che le Regioni possono e debbono svolgere, sulla base del principio costituzionale della sussidiarietà, per il sostegno e l’affiancamento delle stazioni appaltanti, in particolar modo alle meno strutturate, con strumenti e supporti atti a consentire una corretta gestione delle attività di approvvigionamento pubblico.
E’ in questa direzione che la Regione aderendo, fin dalla sua costituzione, a ITACA ha operato nell’attività di supporto agli enti locali in materia di “regolazione e di prezziario” delle opere pubbliche.
Le stazioni appaltanti piemontesi sono circa 1400, un numero elevato su cui si sta discutendo in vista di una loro concentrazione numerica.

a cura di www.regione.piemonte.it
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