Pietro Farabollini: per la ricostruzione servono programmazione e Legge di bilancio
“Io e Crimi condividiamo l’obiettivo: superare due anni di stallo nella ricostruzione per riportare le comunità a vivere, in sicurezza, nei loro luoghi del c...
“Io e Crimi condividiamo l’obiettivo: superare due anni di stallo nella ricostruzione per riportare le comunità a vivere, in sicurezza, nei loro luoghi del cuore”. Così Piero Farabollini commissario per la ricostruzione post sisma 2016 al termine dell’incontro con il sottosegretario con delega ai terremoti Vito Crimi.
“Ci siamo visti prima dell’incontro del sottosegretario con i presidenti di regione alla luce di due mesi di incontri e tavoli tecnici da me effettuati con istituzioni, reti professionali ed associazioni di categoria oltre che, per la prima volta in oltre due anni, con i comitati dei cittadini - racconta Farabollini - Sono convinto che, prima ancora delle case, sono le comunità a dover essere ricostruite e a questo lavora la struttura commissariale di concerto con il Governo. Ho rinnovato a Crimi l’invito già fatto al ministro Di Maio di considerare fondamentale per il graduale ritorno alla normalità anche l’impegno nell’attuale legge di bilancio".
Tra gli argomenti sul tavolo la proroga del personale impegnato negli uffici della ricostruzione. “Vista la situazione eccezionale e drammatica che i terremotati stanno affrontando ho nuovamente chiesto di andare in deroga al Decreto Dignità, di cui restano condivisibili le intenzioni, ma che ci porterebbe a perdere il prezioso apporto di decine di giovani che svolgono le attività istruttorie della ricostruzione presso gli USR - spiega Farabollini - Nonostante la formazione sul campo e il ruolo portante nel processo di ricostruzione privata e pubblica, il loro rapporto terminerà per il superamento dei 24 mesi di contratto a tempo determinato. Formare nuovo personale fino al punto di competenza di quello attualmente impiegato rallenterà sensibilmente l’attività degli USR il che andrà ad aggiungersi a 2 anni trascorsi inutilmente”.
In questa corsa alla rinascita delle comunità appenniniche Farabollini considera non secondario dunque il supporto della manovra finanziaria. “È necessario prorogare la rateizzazione della busta paga pesante aumentando le rate da 60 a 120 mesi. La gente dell’Appennino, le tante piccole imprese e gli artigiani che hanno resistito salvando tanti posti di lavoro hanno bisogno di ogni aiuto possibile, comprese le proroghe della Zona Franca Urbana per almeno due anni sostenendola con adeguate risorse finanziarie nonché dell’esenzione IRPEF dei fabbricati inagibili fino alla fine dello stato di emergenza".
Nello specifico della ricostruzione Farabollini e Crimi sono concordi che in due mesi non si potevano fare miracoli, ma che si è fatto ben più che nei due anni precedenti. “Un esempio su tutti l’accelerazione impressa alle scuole di diretta competenza commissariale. Ci siamo concentrati da subito a rimuovere ogni ostacolo sulla strada di strutture che sono il fulcro della rinascita per la loro funzione propedeutica al ripopolamento, impegnando ogni risorsa a tutto campo per sbloccare l’iter dei lavori”.
Farabollini ha ricevuto da Crimi assicurazioni che il Governo farà ogni sforzo per dare risposte concrete e tempestive attese con speranza e fiducia dai territori del cratere. “La mia nomina di tecnico dimostra che questo governo intende guardare ai fatti ed è di fatti che abbiamo parlato e, mi auguro, continueremo a parlare lasciando da parte le polemiche buone solo a collezionare likes perché non è con i likes che che riporteremo alla vita i nostri splendidi borghi”.
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