Prestazioni professionali Gratuite: il Comune di Catanzaro al contrattacco
Era il febbraio di quest'anno quando su queste pagine si riportava la notizia di una proposta di delibera di un Comune per la redazione del Piano Strutturale...
Era il febbraio di quest'anno quando su queste pagine si riportava la notizia di una proposta di delibera di un Comune per la redazione del Piano Strutturale Comunale (P.S.C.), ricorrendo ad apporti professionali esterni prestati a titolo gratuito a favore dell'Ente (leggi articolo 1 - articolo 2 - articolo 3).
La proposta, a firma del dirigente del Settore Pianificazione del Comune di Catanzaro, arch. Giuseppe Lonetti, portò la violenta reazione di Ordini professionali e Sindacati che ebbero come conseguenza quella di portare il dirigente del Comune a richiedere un parere alla Corte dei Conti sulla legittimità di collaborazioni a titolo gratuito da parte di professionisti di vario genere (architetti, ingegneri, geometri, avvocati) a soggetti esterni alla propria organizzazione. Parere arrivato puntuale e che certamente ha fatto parlare e discutere
La Corte dei Conti rilevò, infatti, l’indiretto vantaggio, anche economico, discendente dall’aver conseguito uno specifico incarico professionale, anche se gratuito, perché concorrente ad accrescere il prestigio professionale e la notorietà da parte del progettista.
Dopo qualche mese di silenzio, riceviamo la nota dell’arch. Lonetti, che pubblichiamo di seguito integralmente, e rileviamo la petizione lanciata dal Presidente di INARSVILUPPO, Arch. Antonino Renda, inviata al Sindaco del Comune di Catanzaro (clicca qui) con il preciso invito a fermare questo incarico la cui scelta "oltre che eticamente, moralmente e giuridicamente ingiusta per chi lavora, sarebbe contraria agli interessi della collettività e potrebbe portare in sé possibili degenerazioni in grado di condizionare per sempre lo sviluppo ordinato e sostenibile del capoluogo di Regione".
Il commento dell’Arch. Giuseppe Lonetti
Nell’ultimo convegno sulla deontologia professionale, organizzato dall’Ordine degli Architetti con l’autorevole relatrice Avv. Prof. Elena Morano Cinque (docente presso la facoltà di Giurisprudenza dell’Università Magna Grecia), alla presenza di buona parte degli iscritti all’Ordine, è stata data la giusta valutazione giuridica sulla spinosa problematica degli incarichi gratuiti con specifico riferimento al Comune di Catanzaro e al recente Parere della Corte dei Conti della Calabria.
Le conclusioni dell’autorevole giurista sono state un vero e proprio autogol per il presidente dell’Ordine degli Architetti tra l’altro nelle funzioni di coordinatore del predetto convegno. L’Avv. Prof. Elena Morano Cinque con adeguata chiarezza e riferimenti giuridici certi ha inequivocabilmente motivato la legittimità degli incarichi professionali gratuiti e soprattutto ha esaltato in termini giuridici l’autorevole parere della Corte dei Conti della Calabria, condiviso a livello nazionale non solo nel mondo giuridico.
E’ stata smentita quindi l’illogica e ombrosa insistenza con cui il Presidente dell'Ordine degli Architetti Giuseppe Macrì ha continuato la sua illegale battaglia contro il Comune di Catanzaro, non solo nei confronti della rappresentanza politica ma soprattutto nei confronti dei tecnici incaricati per il procedimento del Piano Strutturale Comunale ( P.S.C. ) che sono stati offesi e vessati dagli interventi usciti sui Mass Media. Dalle conclusioni giuridiche a valenza deontologica dell'esperta relatrice è conseguita di fatto la dimostrazione della scarsa competenza del Presidente Macrì nel ruolo che ricopre.
Il presidente Macrì, infatti, dimentica che l'Ordine degli Architetti non è un Sindacato di categoria, che comunque ha l'obbligo di agire nella legalità, ma, al contrario, è per legge un “ Ente pubblico non economico ” sottoposto al controllo del Ministero di Grazia e Giustizia. L'Ordine risponde pertanto a tutti gli obblighi normativi che caratterizzano l'espletamento di funzioni di interesse pubblico e quindi, insistendo ancora sull'illegittimità degli incarichi gratuiti, andrebbe incontro alle responsabilità conseguenti ad una consapevole violazione di legge, i cui effetti potrebbero arrecare un grave danno economico e d’immagine al Comune di Catanzaro.
La nota, a firma del presidente Macrì, mandata agli iscritti all'Ordine con prot. 239 del 14 Marzo 2016 e pervenuta agli iscritti in data 02.04.2016 oltre che continuare a infangare, con gravissima violazione deontologica e non solo, gli amministratori del Comune di Catanzaro e l'operato dei tecnici incaricati del procedimento laddove testualmente dice “ abbiamo voluto portarvi a conoscenza di questa aberrazione etica e sociale …..” , costituisce una sorta d'intimidazione nei confronti degli iscritti all'Ordine a non partecipare al Bando Pubblico per la selezione dei professionisti cui affidare l'incarico per la redazione del Piano Strutturale Comunale che a giorni sarà pubblicato.
Insistere ancora sull'illegittimità del procedimento per l'affidamento degli incarichi a titolo gratuito è un atto irresponsabile poiché è a tutti noto che non solo la Giurisprudenza ( Cassazione civile, Corte dei Conti della Puglia e della Calabria) ma addirittura anche il Ministero degli Interni e in aggiunta Consiglio di Stato e T.A.R ritengono legittimi gli incarichi gratuiti perché costituenti atti di liberalità che trovano sostanza nel cuore del nostro ordinamento costituzionale laddove la libertà individuale ne costituisce la matrice essenziale.
Il Ministero degli Interni ha indetto, qualche mese addietro, un bando pubblico per l'affidamento di incarichi gratuiti, la magistratura ordinaria e amministrativa nonché le altre amministrazioni pubbliche acquisiscono le prestazioni professionali gratuite dei tirocinanti, l'Ordine Forense ha regolamentato con specifica normativa la tipologia degli incarichi gratuiti, la Corte dei Conti della Calabria, su richiesta del Sindaco del Comune di Catanzaro - che ha per obbligo di trasparenza preventivamente comunicato la posizione contraria degli Ordini Professionali- ha espresso un parere totalmente favorevole confermando di fatto tutta la giurisprudenza pregressa ed aggiungendo, per come dal Comune di Catanzaro già proposto, l'obbligo di procedere, nel rispetto del principio di concorrenzialità, alla selezione con bando pubblico secondo le normative vigenti. Di recente lo stesso presidente nazionale dell’Ordine degli Architetti con un intervento pubblico ha contestato l’esistenza di una specifica norma ( art. 19 “ contratto di sponsorizzazioni” ) che consente alle amministrazioni di dare incarichi gratuiti a titolo di sponsorizzazione addirittura senza il riconoscimento delle spese vive e documentate, ponendosi così in contrasto col Governo Renzi e la nuova normativa sugli appalti di lavori e servizi.
L'autorevole quotidiano sugli Enti Locali del Sole 24 ore – così come tanti altri organi d'informazione a livello nazionale - ha riportato come una esaltante notizia il parere Corte dei Conti della Calabria,pubblicandolo interamente e dando per scontata la legittimità degli incarichi gratuiti.
Il comportamento del Presidente Macrì è pertanto ingiustificabile poiché essendo l’ Ordine un ente pubblico non economico non può agire contro legge ledendo il principio di ” leale collaborazione” che deve caratterizzare il rapporto istituzionale tra gli Enti Pubblici al fine di garantire il complessivo buon andamento dell'Amministrazione pubblica attraverso il rispetto della legalità. Il comportamento del presidente Macrì non è stato diretto al rispetto istituzionale e al buon andamento dell'amministrazione laddove in occasione di alcuni interventi pubblici è stato addirittura offensivo nei confronti della Corte dei Conti criticandone l'autorevole parere anche sotto il profilo della competenza in merito.
Il sottoscritto come dirigente del settore Urbanistica e l' arch. Giuseppe Fregola come responsabile del procedimento, aggrediti e offesi con interventi pubblici che costituiscono sicuramente grave violazione deontologia , abbiamo nel nostro ruolo tecnico solo sostenuto, in una iniziale riunione con gli Ordini professionali, la legittimità del procedimento mentre la scelta di procedere all'affidamento a titolo gratuito col riconoscimento delle sole spese documentate con disponibilità fino all'importo di 250.000.00 è stata, e non poteva che essere, sostenuta e adottata per competenza istituzionale dalla politica attiva in conseguenza di una valutazione di difficoltà finanziaria che ha coinvolto tutta l'amministrazione previo i dovuti passaggi formali consistiti nella condivisione della Giunta Comunale, Commissione Urbanistica e Capigruppo del Consiglio Comunale.
Ho cercato inoltre, privandomi del potere discrezionale rientrante nel mio ruolo istituzionale, di coinvolgere totalmente - come avevo sempre fatto in precedenza per esempio sugli indirizzi del Piano Strutturale Comunale - gli Ordini professionali proponendo che la selezione dei professionisti venisse fatta direttamente dagli Ordini però obbligandoli ad effettuare una procedura trasparente consistente in una sorta di manifestazione d'interesse estesa a tutti gli iscritti dotati di adeguato curriculum e successivamente attraverso una procedura di sorteggio attuata pubblicamente all'interno del Consiglio dell'Ordine. Evidentemente la metodologia del sorteggio, per quanto sia ormai un ineludibile riferimento normativo dell'Unione Europea e dell'ANAC in termini di anticorruzione e trasparenza, non è stata gradita e perciò gli iscritti all'ordine hanno perso la possibilità diretta di essere incaricati di una prestazione di grande immagine professionale e comunitaria.
Mi auguro che dopo l'ultimo convegno sulla deontologia e l'autorevole parere espresso dall'Avv. Prof. Elena Morano Cinque il presidente Macrì torni indietro riconoscendo il proprio errore manifestandolo a tutti gli iscritti all’Ordine e al Comune di Catanzaro ripristinando di conseguenza gli obbligatori comportamenti di leale collaborazione.
A cura di Redazione LavoriPubblici.it
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