Prima missione di tre veicoli senza pilota per controllare il territorio
Record europeo per il progetto di ricerca SMAT F1 (Sistema di monitoraggio avanzato del territorio per scopi civili, Fase 1): il 30 settembre, per la prima v...
Record europeo per il progetto di ricerca SMAT F1 (Sistema di
monitoraggio avanzato del territorio per scopi civili, Fase 1): il
30 settembre, per la prima volta nel nostro continente, tre
velivoli senza pilota (lo Sky-Y di Alenia Aeronautica e il Falco di
Selex Galileo, decollati e atterrati dall’aeroporto di Cuneo
Levaldigi, e il piccolo C-Fly della Nimbus, partito da un campo
volo presso Benevagienna, tutti dotati di sensori e controllati da
terra) hanno operato contemporaneamente in un’area di volo che non
è un poligono militare ma, proprio in considerazione delle finalità
dell’iniziativa, a partire da un aeroporto civile.
Le operazioni sono avvenute sotto il coordinamento di una stazione situata presso l’Altec di Torino, dove era presente un numeroso pubblico di autorità politiche e civili addetti ai lavori e potenziali, futuri utilizzatori dell’innovativo sistema. Fra i partecipanti il presidente della Regione, Roberto Cota, e l’assessore allo Sviluppo economico, Massimo Giordano.
Un risultato ottenuto grazie anche al coinvolgimento di Enac ed Enav per definire e svolgere le attività necessarie a dotare l’area individuata dei requisiti di sicurezza e per ottenere il permesso a volare all’interno della stessa.
Il progetto SMAT nel suo complesso - nato nell’ambito del Comitato Distretto Aerospaziale Piemonte e cofinanziato dalla Regione Piemonte attraverso il fondo europeo di sviluppo regionale (FESR) - è stato sviluppato da un gruppo di lavoro coordinato da Alenia Aeronautica, costituitosi in associazione temporanea di scopo e formato da grandi aziende (Alenia Aeronautica, Selex Galileo e Altec), istituti di ricerca (Politecnico di Torino, Università di Torino e Istituto Superiore Mario Boella) e ben undici piccole e medie imprese piemontesi (Auconel, Axis, Blue Engineering, Carcerano, DigiSky, Envisens, Nautilus, Nimbus, Sepa, Synarea, SPAIC). L’obiettivo è quello di sperimentare un sistema di sorveglianza - a supporto delle fasi di prevenzione e di controllo di una vasta gamma di eventi quali, ad esempio, alluvioni, incendi, frane, traffico, urbanistica, inquinamento e coltivazioni - che opererà in modo integrato con le autorità preposte alla gestione di tali eventi, a livello istituzionale o commerciale, e sarà in grado di fornire informazioni puntuali e aggiornate in tempo reale.
“Un evento - ha dichiarato il presidente Cota - che dimostra la competitività del sistema industriale, scientifico e tecnologico del settore aerospaziale radicato in Piemonte da oltre 100 anni. Si tratta di un patrimonio che la Regione, attraverso il proprio intervento diretto e l’utilizzo delle risorse europee per attivare gli investimenti dei gruppi industriali, intende tutelare e sviluppare per il futuro dell’economia e del lavoro del Piemonte”
Le operazioni sono avvenute sotto il coordinamento di una stazione situata presso l’Altec di Torino, dove era presente un numeroso pubblico di autorità politiche e civili addetti ai lavori e potenziali, futuri utilizzatori dell’innovativo sistema. Fra i partecipanti il presidente della Regione, Roberto Cota, e l’assessore allo Sviluppo economico, Massimo Giordano.
Un risultato ottenuto grazie anche al coinvolgimento di Enac ed Enav per definire e svolgere le attività necessarie a dotare l’area individuata dei requisiti di sicurezza e per ottenere il permesso a volare all’interno della stessa.
Il progetto SMAT nel suo complesso - nato nell’ambito del Comitato Distretto Aerospaziale Piemonte e cofinanziato dalla Regione Piemonte attraverso il fondo europeo di sviluppo regionale (FESR) - è stato sviluppato da un gruppo di lavoro coordinato da Alenia Aeronautica, costituitosi in associazione temporanea di scopo e formato da grandi aziende (Alenia Aeronautica, Selex Galileo e Altec), istituti di ricerca (Politecnico di Torino, Università di Torino e Istituto Superiore Mario Boella) e ben undici piccole e medie imprese piemontesi (Auconel, Axis, Blue Engineering, Carcerano, DigiSky, Envisens, Nautilus, Nimbus, Sepa, Synarea, SPAIC). L’obiettivo è quello di sperimentare un sistema di sorveglianza - a supporto delle fasi di prevenzione e di controllo di una vasta gamma di eventi quali, ad esempio, alluvioni, incendi, frane, traffico, urbanistica, inquinamento e coltivazioni - che opererà in modo integrato con le autorità preposte alla gestione di tali eventi, a livello istituzionale o commerciale, e sarà in grado di fornire informazioni puntuali e aggiornate in tempo reale.
“Un evento - ha dichiarato il presidente Cota - che dimostra la competitività del sistema industriale, scientifico e tecnologico del settore aerospaziale radicato in Piemonte da oltre 100 anni. Si tratta di un patrimonio che la Regione, attraverso il proprio intervento diretto e l’utilizzo delle risorse europee per attivare gli investimenti dei gruppi industriali, intende tutelare e sviluppare per il futuro dell’economia e del lavoro del Piemonte”
a cura di www.regione.piemonte.it
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