Professioni tecniche sempre più giù: dai Comuni bandi per lavorare gratis
Come se non bastasse la crisi, il patto di stabilità e la poca trasparenza lamentata nei criteri di aggiudicazione, ecco che arriva una nuova beffa per i pro...
Come se non bastasse la crisi, il patto di stabilità e la poca
trasparenza lamentata nei criteri di aggiudicazione, ecco che
arriva una nuova beffa per i professionisti dell'area tecnica: i
bandi per i quali si richiedono prestazioni d'opera a titolo
gratuito. Si, avete capito bene: a titolo gratuito.
A denunciarlo è stato Corrado Zunino, giornalista di La
Repubblica in un'inchiesta in cui ha denunciato il nuovo
malcostume delle pubbliche amministrazioni italiane che, non
avendo più risorse economiche da investire a causa del patto di
stabilità interno, hanno deciso di pubblicare bandi in cui si
richiedono prestazioni d'opera a titolo completamente gratuito,
dando in cambio solo una riga in più nel proprio curriculum
professionale.
L'inchiesta del giornalista Zunino è continuata con
un'intervista all'Ing. Salvo Garofalo presidente di InarSind
(Sindacato degli Ingegneri e Architetti Liberi Professionisti) che
è tornato, ancora una volta, a denunciare questa nuovo pratica.
"È un'inchiesta importante - ha dichiarato Salvo
Garofalo - che conferma quanto denunciato da tempo dal
sindacato: le pubbliche amministrazioni devono smetterla di
pretendere che i liberi professionisti prestino la loro opera
gratuitamente, magari con il miraggio di un consolidamento del
proprio curriculum, o chissà con quali altri fini. Come stabilisce
la Costituzione, ogni lavoratore ha diritto al suo compenso, in
relazione alla quantità e alla qualità del lavoro prestato. Si
tratta di un principio di equità fondamentale: il sindacato invita
i liberi professionisti a segnalare questo genere di prassi, e si
impegna a denunciare le pubbliche amministrazioni inadempienti
all'Autorità garante per la vigilanza sui contratti
pubblici".
Garofalo ha, poi, aggiunto che "Con la scusa che i Comuni, le
Amministrazioni in genere sono in crisi economica richiedono delle
prestazioni per progetti, consulenze, incarichi in generale
gratuiti.
Per esempio Pisa che, di recente, ha creato una situazione
innovativa perché addirittura anziché avere dei professionisti che
ricevono degli emolumenti riesce ad avere professionisti che, nella
fattispecie geometri, pagano attraverso un corso di formazione per
fare un progetto e quindi per lavorare.
L'Associazione sportiva del Pisa supportata dal Comune ha fatto una
convenzione ed attraverso questa convenzione credo 180 geometri
parteciperanno alla redazione di un progetto preliminare proprio
per lo stadio di Pisa.
Verranno pagati per questo?
No assolutamente ed anzi dovranno pagare circa 600,00 euro ciascuno
per fare un corso di formazione.".
Ricordiamo che recentemente InarSind ha costituito un
Osservatorio sulla regolarità dell'attribuzione degli incarichi
per progetti di opere pubbliche allo scopo di raccogliere le
segnalazioni di incarichi "anomali" e conseguentemente avviare le
procedure di contestazione alle Autorità competenti. L'Osservatorio
è accessibile alla pagina http://www.facebook.com/OsservatorioSugliIncarichiPubblici.
Tutti possono segnalare eventuali pratiche scorrette scrivendo
all'indirizzo di posta elettronica segreteria@inarsind.org
oppure direttamente dalla pagina Facebook.
Segnaliamo, infine, un ironico video pubblicato il 3 marzo 2013 su
YouTube e creato da Silvia Bencivelli e Natalino
Russo che da la dimensione esatta del dramma che stanno vivendo
oggi i professionisti italiani. Il video, dal titolo Pane &
Curriculum, riassume, in 2 minuti e 23 secondi tutti da vedere,
con pizzico di ironia il problema dei bandi di lavoro a titolo
gratuito, evidenziando come anche il lavoro intellettuale va pagato
in denaro. Di seguito il video tratto da YouTube.
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