Restauro e risanamento conservativo: DIA o Permesso di Costruire a seconda della tipologia dell'intervento
Con sentenza n. 4851 depositata in segreteria il 30 settembre scorso, il Consiglio di Stato, IV Sezione, ha avuto modo di chiarire aspetti legati alla possib...
Con sentenza n. 4851 depositata in segreteria il 30
settembre scorso, il Consiglio di Stato, IV Sezione, ha
avuto modo di chiarire aspetti legati alla possibilità o meno di
utilizzare la DIA nel caso di restauro e risanamento
conservativo di un complesso monumentale.
Occorre preliminarmente verificare la tipologia dell'intervento perché, ove lo stesso comporti un aumento della superficie utile, nonché del volume, non è ammissibile parlare di DIA poiché necessario un permesso di costruire.
Le motivazioni addotte recano che "affinché un intervento edilizio possa essere qualificato come restauro e risanamento conservativo occorre che siano rispettati gli elementi tipologici, formali e strutturali dell'edificio senza modifiche dell'identità, della struttura e della fisionomia dello stesso, né ampliamento dei volumi e delle superfici , essendo esso diretto alla mera conservazione, mediante consolidamento , ripristino o rinnovo degli elementi costitutivi, dell'organismo edilizio esistente, ed alla restituzione della sua funzionalità. L'aumento di superficie o di volumetria comporta, al contrario, una trasformazione dell'edificio che necessita di permesso di costruire (Cons. St. Sez. V, 2.2.2010, n. 431; Sez. IV, 21.5.2004, n. 3295)".
Occorre preliminarmente verificare la tipologia dell'intervento perché, ove lo stesso comporti un aumento della superficie utile, nonché del volume, non è ammissibile parlare di DIA poiché necessario un permesso di costruire.
Le motivazioni addotte recano che "affinché un intervento edilizio possa essere qualificato come restauro e risanamento conservativo occorre che siano rispettati gli elementi tipologici, formali e strutturali dell'edificio senza modifiche dell'identità, della struttura e della fisionomia dello stesso, né ampliamento dei volumi e delle superfici , essendo esso diretto alla mera conservazione, mediante consolidamento , ripristino o rinnovo degli elementi costitutivi, dell'organismo edilizio esistente, ed alla restituzione della sua funzionalità. L'aumento di superficie o di volumetria comporta, al contrario, una trasformazione dell'edificio che necessita di permesso di costruire (Cons. St. Sez. V, 2.2.2010, n. 431; Sez. IV, 21.5.2004, n. 3295)".
A cura di Gabriele
Bivona
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