Resto al Sud apre ai professionisti
L’intenso lavoro portato avanti nel 2018 dal Collegio Nazionale degli Agrotecnici e degli Agrotecnici laureati ha prodotto i suoi frutti: la legge di bilanci...
L’intenso lavoro portato avanti nel 2018 dal Collegio Nazionale degli Agrotecnici e degli Agrotecnici laureati ha prodotto i suoi frutti: la legge di bilancio 2019 contiene un articolo che apre anche ai liberi professionisti iscritti in Albi la possibilità di avviare l’autonoma attività utilizzando le provvidenze finanziarie del programma “RESTO AL SUD”, dal quale invece finora erano stati esclusi.
L’Albo degli Agrotecnici, unico fra gli Ordini professionali a farlo, nel corso del 2018 aveva posto questo problema con forza al Ministro per il Sud, Sen. Barbara Lezzi, avendo peraltro pieno titolo per farlo. Gli Agrotecnici infatti sono l’unico Albo professionale nazionale ad avere avviato una collaborazione con INVITALIA (l’Ente che gestisce i finanziamenti di “RESTO AL SUD”), quindi divenendo poi “ENTE ACCREDITATO” per la divulgazione della misura di intervento.
In questa veste il Collegio Nazionale degli Agrotecnici e degli Agrotecnici laureati ha organizzato una rete di referenti in tutte le Regioni dove opera “RESTO AL SUD” (Abruzzo, Molise, Sardegna, Basilicata, Puglia, Campania, Calabria e Sicilia) per divulgare le opportunità ai giovani che vogliono avviare una loro attività imprenditoriale.
Si tratta peraltro di opportunità interessanti visto che le agevolazioni di “RESTO AL SUD” possono essere richieste da giovani, singoli od associati (ed in questo ultimo caso costituiti in società o cooperative, in questo caso “di professionisti”), che diano vita a forme di imprese e che:
- non abbiano un lavoro a tempo indeterminato;
- non siano titolari di altre imprese attive;
- non abbiano ottenuto altre agevolazioni nazionali negli ultimi tre anni;
il finanziamento, pari a 50.000 euro per ogni richiedente, può arrivare ad un massimo di 200.000 euro nel caso di 4 richiedenti (già costituiti in società od in procinto di costituirsi).
Sebbene interessante il finanziamento di “RESTO AL SUD” fino ad oggi non operava per il settore libero-professionale, pur essendo quello dove i risultati sono potenzialmente maggiori (infatti l’attività libero-professionale richiede solitamente pochi beni strumentali e pertanto, essendo richiesti meno soldi per ogni singolo intervento, se ne possono fare molti di più, così moltiplicando le opportunità).
Il Collegio Nazionale degli Agrotecnici e degli Agrotecnici laureati, durante il 2018, ha organizzato diverse iniziative divulgative ed è stato nel corso di una queste (quella di Lecce del 21 settembre 2018) che il Ministro Lezzi ha annunciato che, con la legge di bilancio 2019, anche i giovani liberi professionisti avrebbero potuto accedere alle provvidenze di “RESTO AL SUD”.
“L’impegno assunto dal Ministro Lezzi è stato mantenuto -commenta Roberto Orlandi, Presidente nazionale degli Agrotecnici - ed a beneficiarne saranno tutti i giovani professionisti. Gli iscritti nell’Albo degli Agrotecnici e degli Agrotecnici laureati partono comunque in vantaggio su tutti, avendo una rete territoriale collaudata e perfettamente funzionante”.
L’età per richiedere il beneficio, inoltre, passa da 35 a 45 anni, ampliando ulteriormente il numero dei potenziali beneficiari.
A cura di Ufficio Stampa Collegio Nazionale degli Agrotecnici e degli Agrotecnici laureati
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