Riforma professioni, Confedertecnica: i Consigli Nazionali e la Rete delle Professioni Tecniche non rappresentano le professioni
Il 28 aprile 2015 si è tenuto un incontro presso la sala Basile del Ministero di Giustizia tra i Presidenti dei principali Consigli Nazionali dell'area tecni...
Il 28 aprile 2015 si è tenuto un incontro presso la sala Basile del
Ministero di Giustizia tra i Presidenti dei principali Consigli
Nazionali dell'area tecnica facenti capo alla Rete delle
Professioni Tecniche e il ministro Andrea Orlando per
parlare di riforma delle professioni.
All'interno di un articolo che vi invito a leggere (leggi articolo) ho chiesto come mai il Ministro della Giustizia avesse avviato un percorso di confronto con i Consigli Nazionali che in realtà sono privi di alcun potere di rappresentanza. La risposta alla mia domanda è arrivata direttamente tramite un comunicato stampa di Confedertecnica, ovvero la Confederazione Sindacale Italiana delle Libere Professioni Tecniche costituita dai Sindacati Nazionali che rappresentano i tecnici liberi professionisti volontariamente associati per la difesa dei diritti e dei comuni interessi professionali, economici, sociali e morali, nel rispetto dei principi di democrazia e libertà affermati dalla Costituzione Repubblicana e dalla Carta dei Diritti Fondamentali dell'Unione Europea.
Entrando a gamba tesa sullo stesso senso della Rete delle Professioni Tecniche il Presidente di Confedertecnica Calogero Lo Castro ha affermato "Si apprende da una nota del Ministero della Giustizia che il ministro avrebbe ricevuto i rappresentanti delle professioni tecniche. Smentiamo, come sigla sindacale che da decenni riunisce e rappresenta i liberi professionisti tecnici, di essere stati ricevuti dal Ministro Orlando, che non ci ha neppure convocati".
Ma non solo, il Presidente Lo Castro, rivendicando il potere di rappresentanza dei sindacati ha affermato "Il Ministro della Giustizia, Andrea Orlando, ha invece ricevuto, nell'ambito del tavolo per la riforma degli ordini professionali, esclusivamente le emanazioni del suo stesso ministero, quali i Consigli nazionali di Architetti, Geometri, Geologi, Periti ed altri".
La nota del principale sindacato delle libere professioni tecniche si è concluso con un'apertura nei confronti del Ministero di Giustizia. "Nel ribadire la nostra disponibilità ad essere convocati, sottolineiamo come sarebbe interessante per la politica, spesso accusata di rimanere lontana dalla realtà del lavoro, ascoltare la voce dei professionisti tecnici dalla fonte autentica della loro rappresentanza, piuttosto che identificare degli interlocutori di comodo".
Voi cosa ne pensate?
All'interno di un articolo che vi invito a leggere (leggi articolo) ho chiesto come mai il Ministro della Giustizia avesse avviato un percorso di confronto con i Consigli Nazionali che in realtà sono privi di alcun potere di rappresentanza. La risposta alla mia domanda è arrivata direttamente tramite un comunicato stampa di Confedertecnica, ovvero la Confederazione Sindacale Italiana delle Libere Professioni Tecniche costituita dai Sindacati Nazionali che rappresentano i tecnici liberi professionisti volontariamente associati per la difesa dei diritti e dei comuni interessi professionali, economici, sociali e morali, nel rispetto dei principi di democrazia e libertà affermati dalla Costituzione Repubblicana e dalla Carta dei Diritti Fondamentali dell'Unione Europea.
Entrando a gamba tesa sullo stesso senso della Rete delle Professioni Tecniche il Presidente di Confedertecnica Calogero Lo Castro ha affermato "Si apprende da una nota del Ministero della Giustizia che il ministro avrebbe ricevuto i rappresentanti delle professioni tecniche. Smentiamo, come sigla sindacale che da decenni riunisce e rappresenta i liberi professionisti tecnici, di essere stati ricevuti dal Ministro Orlando, che non ci ha neppure convocati".
Ma non solo, il Presidente Lo Castro, rivendicando il potere di rappresentanza dei sindacati ha affermato "Il Ministro della Giustizia, Andrea Orlando, ha invece ricevuto, nell'ambito del tavolo per la riforma degli ordini professionali, esclusivamente le emanazioni del suo stesso ministero, quali i Consigli nazionali di Architetti, Geometri, Geologi, Periti ed altri".
La nota del principale sindacato delle libere professioni tecniche si è concluso con un'apertura nei confronti del Ministero di Giustizia. "Nel ribadire la nostra disponibilità ad essere convocati, sottolineiamo come sarebbe interessante per la politica, spesso accusata di rimanere lontana dalla realtà del lavoro, ascoltare la voce dei professionisti tecnici dalla fonte autentica della loro rappresentanza, piuttosto che identificare degli interlocutori di comodo".
Voi cosa ne pensate?
A cura di Gianluca Oreto | - | Segui @lucaoreto | - |
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