Riforma professioni: la proposta degli Architetti
All'indomani dell'incontro tra il Ministro della Giustizia Paola Severino ed i rappresentanti dello stato maggiore delle professioni, il presidente del Consi...
All'indomani dell'incontro tra il Ministro della Giustizia Paola
Severino ed i rappresentanti dello stato maggiore delle
professioni, il presidente del Consiglio Nazionale degli Architetti
P.P.C. ha inviato una nota a tutti i Presidenti dei Consigli degli
Ordini provinciali per informarli delle decisioni prese.
In particolare, il presidente Leopoldo Freyrie ha evidenziato il quadro tracciato dal Governo che ha escluso interventi radicali e posizioni estremiste come quelle che erano circolate negli ultimi giorni circa l'abolizione del valore legale del titolo di studio, dell'esame di Stato o del sistema ordinistico. Il Ministro Severino ha, inoltre, smentito l'eliminazione dei riferimenti tariffari sia per i contenziosi davanti ai giudici sia per stabilire le soglie di affidamento degli incarichi pubblici.
Ciò premesso, il presidente degli Architetti ha sottolineato la volontà di procedere senza alcun preconcetto e fuori da ideologie o dogmi, riconoscendo la necessità sia del ruolo dell'Architetto che della grave situazione di crisi economica e del lavoro. In particolare, i punti di riferimento tracciati da Freyrie sono i seguenti:
Il comunicato del CNAPPC è terminato con la garanzia di un impegno totale affinché possano essere riscritte le regole e dopo si passi alla fase di investimento sulle capacità di idee e tecniche che degli architetti possono mettere a disposizione dell'Italia.
In particolare, il presidente Leopoldo Freyrie ha evidenziato il quadro tracciato dal Governo che ha escluso interventi radicali e posizioni estremiste come quelle che erano circolate negli ultimi giorni circa l'abolizione del valore legale del titolo di studio, dell'esame di Stato o del sistema ordinistico. Il Ministro Severino ha, inoltre, smentito l'eliminazione dei riferimenti tariffari sia per i contenziosi davanti ai giudici sia per stabilire le soglie di affidamento degli incarichi pubblici.
Ciò premesso, il presidente degli Architetti ha sottolineato la volontà di procedere senza alcun preconcetto e fuori da ideologie o dogmi, riconoscendo la necessità sia del ruolo dell'Architetto che della grave situazione di crisi economica e del lavoro. In particolare, i punti di riferimento tracciati da Freyrie sono i seguenti:
- la necessità di prezzi informativi per gli utenti che evitino i gravi fenomeni di dumping già in atto;
- la correzione delle norme sulle società professionali, in modo da garantire che la proprietà degli Studi non sia nelle mani di soci in condizioni di conflitto di interesse;
- l'attivazione delle reti di professionisti, sulla scorta delle norme europee sulle reti di impresa;
- un intervento, già previsto nel DL sulle liberalizzazioni, affinché i professionisti possano accedere ai Confidi, per migliorare l'accesso al credito.
Il comunicato del CNAPPC è terminato con la garanzia di un impegno totale affinché possano essere riscritte le regole e dopo si passi alla fase di investimento sulle capacità di idee e tecniche che degli architetti possono mettere a disposizione dell'Italia.
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A cura di Ilenia
Cicirello
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