Rinnovabili: il testo del Decreto con i nuovi incentivi per Termico ed Efficienza energetica
Atteso ormai da tempo, è stato varato dal ministro dello Sviluppo economico Corrado Passera di concerto col ministro dell'Ambiente Corrado Clini e delle Poli...
Atteso ormai da tempo, è stato varato dal ministro dello Sviluppo
economico Corrado Passera di concerto col ministro
dell'Ambiente Corrado Clini e delle Politiche agricole
Mario Catania lo schema di decreto ministeriale che
disciplinerà il nuovo sistema di incentivazione per gli interventi
di piccole dimensioni per l'incremento dell'efficienza energetica e
per la produzione di energia termica da fonti rinnovabili.
Come dichiarato dai Ministri Passera e Clini durante la Fiera internazionale del Recupero di Materia ed Energia e dello Sviluppo Sostenibile (Ecomondo), in corso a Rimini in questi giorni, il provvedimento, inviato all'esame della Conferenza Unificata, si propone il duplice obiettivo di dare impulso alla produzione di energia termica da fonti rinnovabili (riscaldamento a biomassa, pompe di calore, solare termico e solar cooling) e accelerare i progetti di riqualificazione energetica degli edifici pubblici al fine di raggiungere e superare gli obiettivi ambientali europei al 2020.
Il Ministro Clini ha precisato che il nuovo sistema di incentivazione promuoverà interventi di piccole dimensioni, tipicamente per usi domestici e per piccole aziende, comprese le serre, fino ad ora poco supportati da politiche di sostegno. In questo modo saranno evitati i problemi di speculazione incontrati ad esempio con il conto energia fotovoltaico. "La taglia degli impianti - ha spiegato il ministro Clini - è medio-piccola. Abbiamo escluso la taglia industriale e abbiamo pensato a taglie che incontrano subito una risposta. Si tratta di tecnologie con una potenza massima incentivata di 500 kW ed una superficie massima di 700 mq".
"Il conto termico - ha spiegato il ministro Passera - è un passo importante. Si tratta di un insieme di interventi indirizzati alle famiglie e alla Pubblica Amministrazione e anche su questo lo Stato si prende l'impegno di pagare una quota fino al 40% dell'investimento. Tocchiamo con mano quanto stia crescendo questo settore ed il conto termico oggi è un passo avanti definitivo".
Il nuovo sistema incentivante prevede una differenziazione a seconda se il soggetto richiedente sia una pubblica amministrazione (per la quale in prima battuta è previsto un tetto massimo incentivabile di 200 milioni di euro) o un privato (per il quale il limite incentivabile è di 700 milioni di euro).
Entrando nel dettaglio, per quanto riguarda le fonti rinnovabili termiche, il nuovo sistema incentivante promuoverà interventi di piccole dimensioni. Il cittadino e l'impresa potranno dunque più facilmente sostenere l'investimento per installare nuovi impianti rinnovabili ed efficienti (con un costo di alcune migliaia di euro) grazie a un incentivo che coprirà mediamente il 40% dell'investimento e che verrà erogato in 2 anni (5 anni per gli interventi più onerosi). In questo modo, inoltre, si rafforza la leadership tecnologica della filiera nazionale in comparti con un forte potenziale di crescita internazionale.
In riferimento agli incentivi all'efficienza energetica per la Pubblica Amministrazione, il provvedimento aiuta a superare le restrizioni fiscali e di bilancio che non hanno finora consentito alle amministrazioni di sfruttare pienamente le potenzialità offerte dal risparmio energetico. I nuovi strumenti daranno dunque un contributo essenziale anche al raggiungimento degli obiettivi europei in termini di riqualificazione energetica degli edifici pubblici, dando a questo settore un ruolo di esempio e guida per il resto dell'economia.
Tipologie di intervento incentivabili
Per quanto riguarda l'incremento dell'efficienza energetica in edifici esistenti, parti di edifici esistenti o unità immobiliari esistenti di qualsiasi categoria catastale, dotati di impianto di climatizzazione, sono incentivabili i seguenti interventi:
In riferimento alla produzione di energia termica da fonti rinnovabili, sono incentivabili i seguenti interventi di piccole dimensioni:
Spese ammissibili per il calcolo dell'incentivo (comprensivi di IVA)
Per gli interventi impiantistici concernenti la produzione di acqua calda, anche se destinata, con tecnologia solar cooling, alla climatizzazione estiva:
Per gli interventi impiantistici concernenti la climatizzazione invernale:
Per gli interventi finalizzati alla riduzione della trasmittanza termica degli elementi opachi costituenti l'involucro edilizio, comprensivi delle opere provvisionali ed accessorie:
Per gli interventi finalizzati alla riduzione della trasmittanza termica U di chiusure apribili o assimilabili, quali porte, finestre e vetrine, anche se non apribili, comprensive di infissi e di eventuali sistemi di schermatura e/o ombreggiamento integrati nell'infisso stesso:
Per gli interventi che comportino la riduzione dell'irraggiamento solare negli ambienti interni nel periodo estivo:
Per il calcolo dell'incentivo si prendono in considerazione anche le spese sostenute per le prestazioni professionali connesse alla realizzazione degli interventi e per la redazione di diagnosi energetiche e di attestati di certificazione energetica.
Esempi applicativi di incentivo per un appartamento monofamiliare di 90 mq in zona climatica D (Roma)
Pompe di calore
Impianto installato: PdC elettrica 24 kWt di potenza
Costo di investimento sostenuto: 6.500 €
Incentivo spettante: 2.772 € in 2 anni
Stufa a pellet
Impianto installato: Stufa a pellet 22 kWt di potenza
Costo di investimento sostenuto: 4.000 €
Incentivo spettante: 1.392 € in 2 anni
Solare termico
Impianto installato: Pannelli solari termici 4 mq
Costo di investimento sostenuto: 3.600 €
Incentivo spettante: 1.360 € in 2 anni
Come dichiarato dai Ministri Passera e Clini durante la Fiera internazionale del Recupero di Materia ed Energia e dello Sviluppo Sostenibile (Ecomondo), in corso a Rimini in questi giorni, il provvedimento, inviato all'esame della Conferenza Unificata, si propone il duplice obiettivo di dare impulso alla produzione di energia termica da fonti rinnovabili (riscaldamento a biomassa, pompe di calore, solare termico e solar cooling) e accelerare i progetti di riqualificazione energetica degli edifici pubblici al fine di raggiungere e superare gli obiettivi ambientali europei al 2020.
Il Ministro Clini ha precisato che il nuovo sistema di incentivazione promuoverà interventi di piccole dimensioni, tipicamente per usi domestici e per piccole aziende, comprese le serre, fino ad ora poco supportati da politiche di sostegno. In questo modo saranno evitati i problemi di speculazione incontrati ad esempio con il conto energia fotovoltaico. "La taglia degli impianti - ha spiegato il ministro Clini - è medio-piccola. Abbiamo escluso la taglia industriale e abbiamo pensato a taglie che incontrano subito una risposta. Si tratta di tecnologie con una potenza massima incentivata di 500 kW ed una superficie massima di 700 mq".
"Il conto termico - ha spiegato il ministro Passera - è un passo importante. Si tratta di un insieme di interventi indirizzati alle famiglie e alla Pubblica Amministrazione e anche su questo lo Stato si prende l'impegno di pagare una quota fino al 40% dell'investimento. Tocchiamo con mano quanto stia crescendo questo settore ed il conto termico oggi è un passo avanti definitivo".
Il nuovo sistema incentivante prevede una differenziazione a seconda se il soggetto richiedente sia una pubblica amministrazione (per la quale in prima battuta è previsto un tetto massimo incentivabile di 200 milioni di euro) o un privato (per il quale il limite incentivabile è di 700 milioni di euro).
Entrando nel dettaglio, per quanto riguarda le fonti rinnovabili termiche, il nuovo sistema incentivante promuoverà interventi di piccole dimensioni. Il cittadino e l'impresa potranno dunque più facilmente sostenere l'investimento per installare nuovi impianti rinnovabili ed efficienti (con un costo di alcune migliaia di euro) grazie a un incentivo che coprirà mediamente il 40% dell'investimento e che verrà erogato in 2 anni (5 anni per gli interventi più onerosi). In questo modo, inoltre, si rafforza la leadership tecnologica della filiera nazionale in comparti con un forte potenziale di crescita internazionale.
In riferimento agli incentivi all'efficienza energetica per la Pubblica Amministrazione, il provvedimento aiuta a superare le restrizioni fiscali e di bilancio che non hanno finora consentito alle amministrazioni di sfruttare pienamente le potenzialità offerte dal risparmio energetico. I nuovi strumenti daranno dunque un contributo essenziale anche al raggiungimento degli obiettivi europei in termini di riqualificazione energetica degli edifici pubblici, dando a questo settore un ruolo di esempio e guida per il resto dell'economia.
Tipologie di intervento incentivabili
Per quanto riguarda l'incremento dell'efficienza energetica in edifici esistenti, parti di edifici esistenti o unità immobiliari esistenti di qualsiasi categoria catastale, dotati di impianto di climatizzazione, sono incentivabili i seguenti interventi:
- isolamento termico di superfici opache delimitanti il volume climatizzato;
- sostituzione di chiusure trasparenti comprensive di infissi delimitanti il volume climatizzato;
- sostituzione di impianti di climatizzazione invernale esistenti con impianti di climatizzazione invernale utilizzanti generatori di calore a condensazione;
- installazione di sistemi di schermatura e/o ombreggiamento di chiusure trasparenti con esposizione da SSE a SSO, fissi o mobili, non trasportabili.
In riferimento alla produzione di energia termica da fonti rinnovabili, sono incentivabili i seguenti interventi di piccole dimensioni:
- sostituzione di impianti di climatizzazione invernale esistenti con impianti di climatizzazione invernale utilizzanti pompe di calore elettriche o a gas, anche geotermiche;
- sostituzione di impianti di climatizzazione invernale o di riscaldamento delle serre esistenti con impianti di climatizzazione invernale dotati di generatore di calore alimentato a biomassa;
- installazione di collettori solari termici, anche abbinati a sistemi di solar cooling;
- sostituzione di scaldacqua elettrici con scaldacqua a pompa di calore.
Spese ammissibili per il calcolo dell'incentivo (comprensivi di IVA)
Per gli interventi impiantistici concernenti la produzione di acqua calda, anche se destinata, con tecnologia solar cooling, alla climatizzazione estiva:
- smontaggio e dismissione dell'impianto esistente, parziale o totale;
- fornitura e posa in opera di tutte le apparecchiature termiche, meccaniche, elettriche ed elettroniche nonché delle opere idrauliche e murarie necessarie per la realizzazione a regola d'arte degli impianti organicamente collegati alle utenze.
Per gli interventi impiantistici concernenti la climatizzazione invernale:
- smontaggio e dismissione dell'impianto di climatizzazione invernale esistente, parziale o totale;
- fornitura e posa in opera di tutte le apparecchiature termiche, meccaniche, elettriche ed elettroniche nonché delle opere idrauliche e murarie necessarie per la sostituzione a regola d'arte degli impianti di climatizzazione invernale o di produzione di acqua calda sanitaria preesistenti nonché i sistemi di contabilizzazione individuale.
Per gli interventi finalizzati alla riduzione della trasmittanza termica degli elementi opachi costituenti l'involucro edilizio, comprensivi delle opere provvisionali ed accessorie:
- fornitura e messa in opera di materiale coibente per il miglioramento delle caratteristiche termiche delle strutture esistenti;
- fornitura e messa in opera di materiali ordinari, anche necessari alla realizzazione di ulteriori strutture murarie a ridosso di quelle preesistenti, per il miglioramento delle caratteristiche termiche delle strutture esistenti;
- demolizione e ricostruzione dell'elemento costruttivo, se in fedele riproduzione dell'esistente.
Per gli interventi finalizzati alla riduzione della trasmittanza termica U di chiusure apribili o assimilabili, quali porte, finestre e vetrine, anche se non apribili, comprensive di infissi e di eventuali sistemi di schermatura e/o ombreggiamento integrati nell'infisso stesso:
- fornitura e messa in opera di nuove chiusure apribili o assimilabili;
- miglioramento delle caratteristiche termiche dei componenti vetrati esistenti, con integrazioni e sostituzioni.
Per gli interventi che comportino la riduzione dell'irraggiamento solare negli ambienti interni nel periodo estivo:
- fornitura e messa in opera di tende tecniche, schermature solari esterne regolabili (mobili) o assimilabili.
Per il calcolo dell'incentivo si prendono in considerazione anche le spese sostenute per le prestazioni professionali connesse alla realizzazione degli interventi e per la redazione di diagnosi energetiche e di attestati di certificazione energetica.
Esempi applicativi di incentivo per un appartamento monofamiliare di 90 mq in zona climatica D (Roma)
Pompe di calore
Impianto installato: PdC elettrica 24 kWt di potenza
Costo di investimento sostenuto: 6.500 €
Incentivo spettante: 2.772 € in 2 anni
Stufa a pellet
Impianto installato: Stufa a pellet 22 kWt di potenza
Costo di investimento sostenuto: 4.000 €
Incentivo spettante: 1.392 € in 2 anni
Solare termico
Impianto installato: Pannelli solari termici 4 mq
Costo di investimento sostenuto: 3.600 €
Incentivo spettante: 1.360 € in 2 anni
A cura di Ilenia
Cicirello
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