Ritardati pagamenti della P.A.: sempre peggiori le condizioni di pagamento alle imprese

Al fine di monitorare il fenomeno dei ritardati pagamenti della Pubblica Amministrazione, il Centro studi Ance ha ripetuto a maggio 2011 l'indagine presso le...

28/07/2011
Al fine di monitorare il fenomeno dei ritardati pagamenti della Pubblica Amministrazione, il Centro studi Ance ha ripetuto a maggio 2011 l'indagine presso le imprese associate sulle condizioni di pagamento della P.A.
I risultati dell'indagine, presentati nell'Osservatorio Congiunturale sull'industria delle costruzioni (giugno 2011), sottolineano che continua la dinamica di forte aumento dei tempi di pagamento della P.A., in atto da più di 3 anni. In particolare, non vi è stato nessun miglioramento rispetto alle già difficili condizioni del 2010 ed il 77% delle imprese evidenzia, addirittura, un aumento nei ritardi nell'ultimo anno.
Questo deteriorarsi delle condizioni di pagamento alle imprese è determinato principalmente dall'irrigidimento del Patto di Stabilità Interno (il 71% delle imprese di costruzioni indica il Patto di Stabilità Interno come causa del ritardo mentre tale quota era pari al 52% un anno fa) ma rimangono significativi anche i ritardi dovuti alla perdurante inefficienza della Pubblica Amministrazione (circa la metà delle imprese lo segnala come causa che determina ritardo).

Il ritardo medio segnalato dalle imprese di costruzioni è di 114 giorni. Ciò significa che le imprese vengono pagate più di 6 mesi dopo aver realizzato i lavori, con evidenti ripercussioni sulla contabilità e sulla programmazione dell'attività. In questo contesto, molte imprese hanno utilizzato strumenti finanziari per sopperire alla mancanza di risorse (il 22% ha richiesto uno scoperto in banca, il 19% ha richiesto un finanziamento a breve termine ed il 16% ha richiesto la cessione pro soluto del credito).

In allegato è disponibile il Dossier sui ritardati pagamenti della Pubblica Amministrazione, estratto dall'Osservatorio congiunturale sull`industria delle costruzioni - Giugno 2011

Fonte: www.ance.it
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