SAIE 50: Apre oggi l’edizione dei 50 anni con una piattaforma per il nuovo Costruire Italiano
L’edizione dei 50 anni del SAIE si presenta con numeri da record: una piattaforma per il nuovo Costruire Italiano con più di 100.000 metri quadri di superfic...
L’edizione dei 50 anni del SAIE si presenta con numeri da
record: una piattaforma per il nuovo Costruire Italiano con più
di 100.000 metri quadri di superficie espositiva, 13
padiglioni e due aree esterne di macchinari, 1.400 aziende
espositrici di cui 208 estere (Il 40%in più
rispetto all’edizione 2013) e oltre 450 fra convegni, dibattiti,
e seminari. Inoltre 120 buyer esteri provenienti da 15
Paesi parteciperanno a oltre 700 incontri b to b, organizzati
con le aziende espositrici. E ancora, 21 tra Università e Centri
di Ricerca italiani coinvolti nei 2500mq dell’area innovativa
dedicata alla ricerca, 15 Università Europee con 25 Programmi a
Corsi di Laurea Internazionali. Più di 9.000 iscritti ai
corsi di aggiornamento professionale della Saie Academy.
Questo il nuovo SAIE che aprirà domani 22 ottobre alle ore 10.00 per il taglio del nastro alla presenza del Ministro dell’Ambiente e del Territorio Gianluca Galletti, del presidente di BolognaFiere Duccio Campagnoli e dei protagonisti del mondo delle costruzioni italiano. Un’edizione speciale per un cinquantenario da record che ha voluto raccogliere attorno a sé l’impegno e il partenariato di tutto il mondo dell’edilizia, l’ANCE e le Associazioni di impresa, i Consigli Nazionali delle professioni, le Università e i Centri di ricerca e il Governo.
“Il SAIE compie cinquant’anni. E per questa ricorrenza si trasforma, cambia pelle, si rinnova e lancia la sua sfida propositiva al Paese, alle istituzioni, al Governo, per cambiare marcia, per restituire alle costruzioni e all’Italia una nuova prospettiva, per costruire insieme il futuro.”
Così il presidente di BolognaFiere Duccio Campagnoli ha presentato l’edizione del Cinquantenario della principale fiera italiana delle costruzioni.
“Siamo nati nel 1965 - ha ricordato - quando l’Autostrada del Sole era diventata una realtà. Nasceva un’era nuova per il nostro Paese e l’edilizia voleva esserne protagonista. Per questo è stato creato SAIE, per dare visibilità a un settore economico importante che proprio con la realizzazione di una grande opera come l’Autosole dimostrava tutta la sua forza. Oggi, alla 50ma edizione siamo pronti a una nuova sfida, rimettendo le costruzioni italiane al centro dell’Agenda politica del Paese. Come? Attraverso quattro giorni di confronto serrato con la politica, chiamando a tavoli di riflessione e di discussione l’eccellenza del settore e i più autorevoli rappresentanti delle istituzioni. Domani inaugureremo la manifestazione con il Ministro dell’Ambiente Gianluca Galletti e nei giorni successivi 7 rappresentanti del Governo dialogheranno con la nostra filiera. Un Forum unico dove si affronteranno i grandi temi del futuro delle costruzioni e del Paese. Le città intelligenti, le grandi e piccole infrastrutture di cui tanto abbiamo bisogno, la messa in sicurezza del territorio, lo snellimento amministrativo e delle procedure, la rigenerazione urbana, il costruire sostenibile, dalla casa alle scuole. Un programma ambizioso per affermare la centralità di Bologna e del SAIE nella riflessione e nelle proposte.”
Alla base del Forum vi è un’Agenda di cose da fare, di proposte per il Governo sui sei grandi temi della manutenzione del territorio, dell’innovazione urbana, delle infrastrutture e reti metropolitane, della rigenerazione e della riqualificazione delle città, dell’agenda digitale, delle nuove regole. Con al centro le città.
Con l’Agenda il mondo delle costruzioni lancia in occasione del SAIE un deciso appello al Governo perché si punti con decisione sulla qualità del costruire, sull’efficienza energetica, sulla sicurezza del territorio e degli edifici, sulla sostenibilità ambientale delle infrastrutture, accompagnando la riqualificazione dell’ambiente costruito con la realizzazione delle tecnologie abilitanti della Smart City per mettere i cittadini al centro dello sviluppo delle proprie comunità. Così come si sottolinea che per ripartire è essenziale un forte aumento degli investimenti pubblici che faccia da stimolo a quelli privati, potendo contare su un migliore utilizzo della flessibilità del Patto europeo di stabilità e crescita per fare le riforme e avviare una politica monetaria espansiva.
Il presidente di BolognaFiere ha poi sottolineato che quest’anno il SAIE sviluppa una manifestazione rinnovata nello spirito e nell’impostazione del concetto stesso di fiera: non più vetrina, ma piattaforma fondata su un’idea di integrazione e di articolazione per cluster. Da un lato non più solo costruzioni in senso stretto, ma anche energia, servizi, attenzione alla sicurezza, smart cities e smart building; dall’altro un’organizzazione degli spazi fieristici intorno a elementi chiave del costruire. Si parte dal “progetto” nei padiglioni 32 e 33 con l’ampia area dedicata al software e alle sue più innovative applicazioni. Oltre 9.000 professionisti hanno prenotato le lezioni dei 35 corsi della SAIE Academy collocata all’interno del padiglione 26 strutturata nelle 5 aree tematiche della “tutela e sicurezza del territorio”, “sicurezza del patrimonio edilizio”, “progettare e costruire sostenibile”, “riqualificazione urbana” e “innovazione nella progettazione”. Per poi approdare all’ampio mondo delle tecnologie eco performanti, nei padiglioni 25 e 26: una transizione verso il futuro con l’ampia area della Ricerca. Un percorso che prosegue nei padiglioni 21 e 22 attrezzato per raccontare il costruire sostenibile, e nel 35 e nell’area esterna 48 con lo spazio dedicato al Cantiere e con numerose iniziative: dalla Gara del Gruista dell’anno a R come Cantiere sul recupero e lo smaltimento dei rifiuti edili e con il SAIE Precast dedicato alle tecnologie della prefabbricazione. L’ultimo cluster, l’Urban space, collocato nel padiglione 21, con esperienze, tecnologie e sistemi dedicati alla infrastrutturazione intelligente dei servizi, così come alle tecnologie di controllo, fino al salone biennale dedicato alle strutture, ai sistemi e ai materiali innovativi utilizzati negli impianti sportivi.
“Una fiera - ha concluso Campagnoli - al passo con i tempi che vuole anticipare il futuro, per costruirlo insieme. A questo fine abbiamo aggregato intorno a questa piattaforma tutte le forze del sistema del costruire innovativo nel nostro Paese: le forze delle imprese innanzitutto, ma anche le forze della conoscenza, della ricerca e dell’università, coordinate dal CNR. Noi crediamo e vogliamo che il SAIE sia un incontro tra l’Italia che vuole ripartire e l’Italia che sa ripartire. La prima è quella che porta la responsabilità della direzione politica, l’impegno del Paese e delle istituzioni. La seconda è quella delle imprese e della conoscenza. Qui nei prossimi giorni nascerà la nuova Italia. E come 50 anni fa avrà le costruzioni come protagonista.”.
Fonte: Ufficio Stampa SAIE
Questo il nuovo SAIE che aprirà domani 22 ottobre alle ore 10.00 per il taglio del nastro alla presenza del Ministro dell’Ambiente e del Territorio Gianluca Galletti, del presidente di BolognaFiere Duccio Campagnoli e dei protagonisti del mondo delle costruzioni italiano. Un’edizione speciale per un cinquantenario da record che ha voluto raccogliere attorno a sé l’impegno e il partenariato di tutto il mondo dell’edilizia, l’ANCE e le Associazioni di impresa, i Consigli Nazionali delle professioni, le Università e i Centri di ricerca e il Governo.
“Il SAIE compie cinquant’anni. E per questa ricorrenza si trasforma, cambia pelle, si rinnova e lancia la sua sfida propositiva al Paese, alle istituzioni, al Governo, per cambiare marcia, per restituire alle costruzioni e all’Italia una nuova prospettiva, per costruire insieme il futuro.”
Così il presidente di BolognaFiere Duccio Campagnoli ha presentato l’edizione del Cinquantenario della principale fiera italiana delle costruzioni.
“Siamo nati nel 1965 - ha ricordato - quando l’Autostrada del Sole era diventata una realtà. Nasceva un’era nuova per il nostro Paese e l’edilizia voleva esserne protagonista. Per questo è stato creato SAIE, per dare visibilità a un settore economico importante che proprio con la realizzazione di una grande opera come l’Autosole dimostrava tutta la sua forza. Oggi, alla 50ma edizione siamo pronti a una nuova sfida, rimettendo le costruzioni italiane al centro dell’Agenda politica del Paese. Come? Attraverso quattro giorni di confronto serrato con la politica, chiamando a tavoli di riflessione e di discussione l’eccellenza del settore e i più autorevoli rappresentanti delle istituzioni. Domani inaugureremo la manifestazione con il Ministro dell’Ambiente Gianluca Galletti e nei giorni successivi 7 rappresentanti del Governo dialogheranno con la nostra filiera. Un Forum unico dove si affronteranno i grandi temi del futuro delle costruzioni e del Paese. Le città intelligenti, le grandi e piccole infrastrutture di cui tanto abbiamo bisogno, la messa in sicurezza del territorio, lo snellimento amministrativo e delle procedure, la rigenerazione urbana, il costruire sostenibile, dalla casa alle scuole. Un programma ambizioso per affermare la centralità di Bologna e del SAIE nella riflessione e nelle proposte.”
Alla base del Forum vi è un’Agenda di cose da fare, di proposte per il Governo sui sei grandi temi della manutenzione del territorio, dell’innovazione urbana, delle infrastrutture e reti metropolitane, della rigenerazione e della riqualificazione delle città, dell’agenda digitale, delle nuove regole. Con al centro le città.
Con l’Agenda il mondo delle costruzioni lancia in occasione del SAIE un deciso appello al Governo perché si punti con decisione sulla qualità del costruire, sull’efficienza energetica, sulla sicurezza del territorio e degli edifici, sulla sostenibilità ambientale delle infrastrutture, accompagnando la riqualificazione dell’ambiente costruito con la realizzazione delle tecnologie abilitanti della Smart City per mettere i cittadini al centro dello sviluppo delle proprie comunità. Così come si sottolinea che per ripartire è essenziale un forte aumento degli investimenti pubblici che faccia da stimolo a quelli privati, potendo contare su un migliore utilizzo della flessibilità del Patto europeo di stabilità e crescita per fare le riforme e avviare una politica monetaria espansiva.
Il presidente di BolognaFiere ha poi sottolineato che quest’anno il SAIE sviluppa una manifestazione rinnovata nello spirito e nell’impostazione del concetto stesso di fiera: non più vetrina, ma piattaforma fondata su un’idea di integrazione e di articolazione per cluster. Da un lato non più solo costruzioni in senso stretto, ma anche energia, servizi, attenzione alla sicurezza, smart cities e smart building; dall’altro un’organizzazione degli spazi fieristici intorno a elementi chiave del costruire. Si parte dal “progetto” nei padiglioni 32 e 33 con l’ampia area dedicata al software e alle sue più innovative applicazioni. Oltre 9.000 professionisti hanno prenotato le lezioni dei 35 corsi della SAIE Academy collocata all’interno del padiglione 26 strutturata nelle 5 aree tematiche della “tutela e sicurezza del territorio”, “sicurezza del patrimonio edilizio”, “progettare e costruire sostenibile”, “riqualificazione urbana” e “innovazione nella progettazione”. Per poi approdare all’ampio mondo delle tecnologie eco performanti, nei padiglioni 25 e 26: una transizione verso il futuro con l’ampia area della Ricerca. Un percorso che prosegue nei padiglioni 21 e 22 attrezzato per raccontare il costruire sostenibile, e nel 35 e nell’area esterna 48 con lo spazio dedicato al Cantiere e con numerose iniziative: dalla Gara del Gruista dell’anno a R come Cantiere sul recupero e lo smaltimento dei rifiuti edili e con il SAIE Precast dedicato alle tecnologie della prefabbricazione. L’ultimo cluster, l’Urban space, collocato nel padiglione 21, con esperienze, tecnologie e sistemi dedicati alla infrastrutturazione intelligente dei servizi, così come alle tecnologie di controllo, fino al salone biennale dedicato alle strutture, ai sistemi e ai materiali innovativi utilizzati negli impianti sportivi.
“Una fiera - ha concluso Campagnoli - al passo con i tempi che vuole anticipare il futuro, per costruirlo insieme. A questo fine abbiamo aggregato intorno a questa piattaforma tutte le forze del sistema del costruire innovativo nel nostro Paese: le forze delle imprese innanzitutto, ma anche le forze della conoscenza, della ricerca e dell’università, coordinate dal CNR. Noi crediamo e vogliamo che il SAIE sia un incontro tra l’Italia che vuole ripartire e l’Italia che sa ripartire. La prima è quella che porta la responsabilità della direzione politica, l’impegno del Paese e delle istituzioni. La seconda è quella delle imprese e della conoscenza. Qui nei prossimi giorni nascerà la nuova Italia. E come 50 anni fa avrà le costruzioni come protagonista.”.
Fonte: Ufficio Stampa SAIE
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