STOP AI MAXI RIBASSI NELLE GARE DI PROGETTAZIONE

Importanti novità negli appalti pubblici dei servizi di architettura ed ingegneria. Si è tenuto ieri il Convegno organizzato dall’Oice (Associazione societ...

04/12/2009
Importanti novità negli appalti pubblici dei servizi di architettura ed ingegneria.
Si è tenuto ieri il Convegno organizzato dall’Oice (Associazione società di ingegneria) dal titolo "Oltre le tariffe” e dal sottotitolo "Superate le tariffe professionali, serve una nuova regolamentazione per evitare i maxi ribassi”.

Alla relazione introduttiva dal presidente dell’Oice Braccio Oddi Baglioni che ha manifestato le preoccupazioni per gli attuali maxi ribassi, per altro già esternata nel corso della nostra inchiesta della settimana scorsa, ha risposto Gerardo Mastrandrea, capo dell’ufficio legislativo del ministero delle Infrastrutture, intervenuto al convegno dell'Oice che ha annunciato un primo stop ai maxi ribassi raggiunti, in atto nelle gare di progettazione delle opere pubbliche aggiungendo che il regolamento di attuazione del Codice degli appalti conterrà una norma per mezzo della quale le gare relative alla progettazione delle opere pubbliche non potranno più essere svolte con il criterio del massimo ribasso ma verrà utilizzato il criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa con la precisazione che ad essere valutata e premiata sarà soprattutto la qualità del progetto.

Il Capo dell’ufficio legislativo ha anche aggiunto che il Ministro delle Infrastrutture Altero Matteoli, proprio sulla spinta dell'Oice e dei Consigli nazionali ha deciso di forzare la mano e di inserire nel nuovo testo del regoamneto di attuazione del Codice la preferenza assoluta per il criterio dell'offerta più vantaggiosa al posto del massimo ribasso, precisando che "Ci sarà anche una formula che penalizzerà chi propone sconti eccessivi".

Il Presidente dell’Oice ha, poi, spiegato che. "È necessario mettere fine a questa situazione che sta distruggendo la qualità dei progetti italiani e cominciare a pensare di qualificare i nostri tecnici, introducendo premi per chi evita i maxi ribassi, chi non fa contenziosi e non incappa in errori di progetto”.
Mastrandrea ha, anche, aggiunto che il testo del Regolamento che in atto circola, dopo un recente giro di consultazioni con gli operatori del settore, voluto dal Ministero delle Infrastrutture, sarà opportunamente modificato e al dicastero si lavora per diramare la nuova versione prima di Natale ed ha confermato l'intenzione del Ministro di approvare in fretta il regolamento, fermo ormai da due anni dopo lo stop della Corte dei conti.

Al Convegno è, anche, intervenuto il Presidente dell’Autorità per la vigilanza sui contratti pubblici di lavori, servizi e forniture Luigi Giampaolino che ha dichiarato "L'abolizione dei minimi tariffari ha innescato un meccanismo di prestazioni al ribasso con il rischio della qualità dei servizi forniti”.
"A distanza di alcuni anni - ha aggiunto il Giampaolino - dall'emanazione della Legge Bersani sulle liberalizzazioni resta ancora aperto un acceso dibattito sull'impatto della riforma nel nostro ordinamento”. E nel corso del suo intervento il presidente dell’Autorità di vigilanza ha ricordato come il criterio dell'offerta economicamente più vantaggiosa sia un possibile aspetto fondamentale per il rispetto del principio di meritocrazia nella aggiudicazione delle gare pubbliche.
"Bisogna tutelare l'interesse pubblico - ha aggiunto Giampaolino - a che le professioni intellettuali siano affidate a mani provvide ed esperte, in un quadro di salvaguardia di valori deontologici, la cui osservanza è sostanzialmente incompatibile con un’impostazione mercantile della professione”. "Più che equiparare architetti e ingegneri ad un normale imprenditore - ha concluso il presidente dell’Autorità - dovrebbe essere il mercato ad adeguarsi alla tavola dei valori e dei diritti fondamentali dell'individuo”.
Giampaolino si è detto, anche, d'accordo sulla reintroduzione degli onorari e ha assicurato che "si sta già lavorando per mettere a punto delle linee guida per aiutare la Pubblica amministrazione a redigere bandi di gara tipo, vista la necessità di procedure aperte e criteri di offerte economicamente più vantaggiose” ed ha spiegato che le nuove regole "devono prevedere che i prezzi bassi salvaguardino la bontà della progettazione e della prestazione ma anche la sicurezza e la tutela del paesaggio”.

Tutti d’accordo, quindi, sul fatto che è necessario fare un passo avanti e trovare meccanismi che evitino i ribassi "selvaggi” ma speriamo che alle buone intenzioni seguano fatti concreti e che il problema venga risolto non soltanto nello schema di Regolamento ma anche, per evitare equivoci, con una modifica al codice dei contratti perché è opportuno ricordare che il Regolamento può regolamentare la legge ma non può modificarne i principi.

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A cura di Paolo Oreto
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