Sblocca Cantieri e Codice dei contratti: in attesa del Regolamento niente aggiornamento per le Linee guida ANAC
Con l'entrata in vigore del Decreto Legge 18 aprile 2019, n. 32 (c.d. Sblocca Cantieri), a meno di clamorosi e allo stato attuale improbabili ripensamenti in...
Con l'entrata in vigore del Decreto Legge 18 aprile 2019, n. 32 (c.d. Sblocca Cantieri), a meno di clamorosi e allo stato attuale improbabili ripensamenti in sede di conversione in legge, è stata confermata la decisione del Governo di ripensare completamente la riforma del 2016 con l'abrogazione di "alcune" Linee guida ANAC vincolanti.
Le modifiche apportate dallo Sblocca Cantieri hanno, infatti, previsto l'adozione di un Regolamento (quasi) Unico recante disposizioni di esecuzione, attuazione e integrazione del Codice, nell’ambito del quale verranno assorbiti i seguenti provvedimenti:
- il Decreto Ministero delle infrastrutture e dei trasporti 2 dicembre 2016, n. 263 recante "Regolamento recante definizione dei requisiti che devono possedere gli operatori economici per l'affidamento dei servizi di architettura e ingegneria e individuazione dei criteri per garantire la presenza di giovani professionisti,in forma singola o associata, nei gruppi concorrenti ai bandi relativi a incarichi di progettazione, concorsi di progettazione e di idee, ai sensi dell'articolo 24, commi 2 e 5 del decreto legislativo 18 aprile 2016, n. 50" (Gazzetta Ufficiale 13/02/2017, n. 33);
- le Linee Guida ANAC n. 3 recanti "Nomina, ruolo e compiti del responsabile unico del procedimento per l’affidamento di appalti e concessioni" (Gazzetta Ufficiale 07/11/2017, n. 260);
- le Linee Guida ANAC n. 4 recanti “Procedure per l’affidamento dei contratti pubblici di importo inferiore alle soglie di rilevanza comunitaria, indagini di mercato e formazione e gestione degli elenchi di operatori economici” (Gazzetta Ufficiale 23/03/2018, n. 69);
- il Decreto Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti 10 novembre 2016, n. 248 recante "Regolamento recante individuazione delle opere per le quali sono necessari lavori o componenti di notevole contenuto tecnologico o di rilevante complessità tecnica e dei requisiti di specializzazione richiesti per la loro esecuzione, ai sensi dell'articolo 89, comma 11, del decreto legislativo 18 aprile 2016, n. 50" (Gazzetta Ufficiale 04/01/2017, n. 3);
- il Decreto Ministero delle infrastrutture e dei trasporti 7 marzo 2018, n. 49 recante "Regolamento recante: «Approvazione delle linee guida sulle modalità di svolgimento delle funzioni del direttore dei lavori e del direttore dell'esecuzione»" (Gazzetta Ufficiale 15/05/2018, n. 111);
- il Decreto Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo 22 agosto 2017, n. 154 recante "Regolamento concernente gli appalti pubblici di lavori riguardanti i beni culturali tutelati ai sensi del decreto legislativo 22 gennaio 2004, n. 42" (Gazzetta Ufficiale 27/10/2017, n. 252).
Mentre i suddetti provvedimenti saranno sostituiti da un Regolamento (quasi) unico, resteranno in vigore (non si sa fino a quando) tutti gli altri, compresi quelli in attesa di pubblicazione, con la conseguenza che si continuerà ad avere un quadro normativo parziale e frammentato fatto dal D.Lgs. n. 50/2016, il nuovo Regolamento, Le linee guida ANAC in vigore e il vari decreti (compresi quelli ancora da emanare), oltre agli stralci di D.P.R. n. 207/2010 ancora in vigore, rimandando al futuro le principali criticità.
Nelle more della conversione in legge dello Sblocca Cantieri, il Presidente dell'Autorità Nazionale Anticorruzione Raffaele Cantone ci ha confermato la mancata audizione in Commissioni riunite ma anche che "Come Autorità abbiamo promosso un tavolo di lavoro per produrre un documento che individui le principali criticità del decreto e che pubblicheremo sul sito".
In riferimento alle linee guida che saranno sostituite dal Regolamento "Ci siamo già pronunciati come Consiglio sulla norma transitoria relativa al regolamento - ci ha confermato il Presidente Cantone - ritenendo che con l’entrata in vigore del decreto l’autorità non possa più intervenire nelle materie in cui la competenza ad emanare norme attuative sia stata sottratta all’ANAC, neanche con aggiornamenti delle linee guida già emanate. Ovviamente resta intatto il potere di linee guida ex art. 213 e in quelle materie in cui è rimasto intatto il riferimento alle linee guida".
Per quanto concerne la mancata audizione dell'ANAC, straniti che non interessi un confronto con l'Ente che più ha lavorato in questi 3 anni di riforma, ci siamo sincerati su come procede il confronto con il Governo. "Quanto ai rapporti istituzionali con il Governo - ha continuato Raffaele Cantone - l’Autorità ha operato e continuerà ad operare in una logica di piena e totale collaborazione istituzionale, se e nei limiti in cui ci verrà chiesta. Proprio ieri ho firmato la designazione di un dirigente per partecipare ad una commissione istituita dalla Ministro per scrivere il futuro regolamento, designazione effettuata su richiesta dello stesso Ministro".
Ringraziando il Presidente Cantone per le preziose informazioni, lascio come sempre a voi ogni commento.
A cura di Ing. Gianluca Oreto
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