Semplificazione edilizia: approvata in Conferenza unificata la modulistica unificata
È stato sottoscritto ieri 4 maggio 2017 in Conferenza unificata l’accordo tra Governo, Regioni ed enti locali sull'adozione di moduli unificati e standardizz...
È stato sottoscritto ieri 4 maggio 2017 in Conferenza unificata l’accordo tra Governo, Regioni ed enti locali sull'adozione di moduli unificati e standardizzati per la presentazione di segnalazioni, comunicazioni e istanze nei settori dell'edilizia e delle attività commerciali. Le amministrazioni comunali, alle quali sono rivolte domande, segnalazioni e comunicazioni, hanno l’obbligo, così come disposto all’articolo 1, comma 2 dell’accordo, di pubblicare sul loro sito istituzionale entro e non oltre il 30 giugno 2017 i moduli unificati e standardizzati, adottati con l’accordo e adattati, ove necessario, dalle Regioni in relazione alle specifiche normative regionali entro il 20 giugno 2017.
I moduli unificati e semplificati oggetto dell’accordo in materia di attività edilizia sono i seguenti:
- A. CILA
- B. SCIA e SCIA alternativa al permesso di costruire (nelle regioni che hanno disciplinato entrambi i titoli abilitativi i due moduli possono essere unificati)
- C. Comunicazione di inizio lavori (CIL) per opere dirette a soddisfare obiettive esigenze contingenti e temporanee
- D. Soggetti coinvolti (allegato comune ai moduli CILA, SCIA e CIL)
- E. Comunicazione di fine lavori
- F. SCIA per l’agibilità
Con successivi accordi o, per le materie di competenza statale, con decreto del Ministro competente di concerto con il Ministro per la semplificazione e la pubblica amministrazione verranno adottati i moduli per le altre attività/procedimenti indicati nella Tabella A allegata al decreto legislativo n. 222 del 2016. Inoltre, i moduli già adottati potranno essere, ove necessario, aggiornati.
I moduli unificati e semplificati oggetto dell’accordo in materia di attività commerciali e assimilate riguardano le seguenti attività:
- 1. Esercizio di vicinato
- 2. Media e grande struttura di vendita
- 3. Vendita in spacci interni
- 4. Vendita mediante apparecchi automatici in altri esercizi già abilitati e/o su aree pubbliche
- 5. Vendita per corrispondenza, tv, e-commerce
- 6. Vendita presso il domicilio dei consumatori
- 7. Bar, ristoranti e altri esercizi di somministrazione di alimenti e bevande (in zone tutelate)
- 8. Bar, ristoranti e altri esercizi di somministrazione di alimenti e bevande (in zone non tutelate)
- 9. Bar, ristoranti e altri esercizi di somministrazione temporanea di alimenti e bevande
- 10. Attività di acconciatore e/o estetista
- 11. Subingresso in attività
- 12. Cessazione o sospensione temporanea di attività
“E’ un importante passo in avanti sulla via della semplificazione e della sburocratizzazione”, ad annunciarlo è il presidente della Conferenza delle Regioni Stefano Bonaccini. “Sostanzialmente gli enti avranno una sola modulistica valida per l'intero territorio nazionale, sia che si tratti di ristrutturazioni della casa o dell'apertura di attività commerciali. I moduli per i titoli abilitativi edilizi vengono adeguati ai nuovi Decreti Madia e ci sarà un modulo unico per la Scia (segnalazione certificata di inizio attività) e moduli più snelli per la Cila (comunicazione inizio lavoro asseverati) e l’agibilità, consentendo, in questo ultimo caso - ha concluso Bonaccini - di eliminare i circa 150.000 certificati che ogni anno sono rilasciati in Italia”.
L'accordo è frutto del lavoro congiunto Ministero della pubblica amministrazione e semplificazione e Conferenza delle Regioni in attuazione dei decreti legislativi sulla Scia unica e sulla ricognizione dei procedimenti amministrativi.
Anche il linguaggio è stato semplificato attraverso termini di uso comune per favorire una comprensione più chiara ed immediata in relazione alle dichiarazioni da rendere. Non potranno più essere richiesti certificati, atti e documenti che la pubblica amministrazione già possiede (per esempio le certificazioni relative ai titoli di studio o professionali, richiesti per avviare alcune attività, la certificazione antimafia, etc.), ma solo gli elementi che consentano all’amministrazione di acquisirli o di effettuare i relativi controlli, anche a campione (articolo 18, legge n. 241 del 1990). E non potranno più essere richiesti dati e adempimenti che derivano da “prassi amministrative”, ma non sono espressamente previsti dalla legge, basti pensare al certificato di agibilità dei locali per l’avvio di un’attività commerciale o produttiva. Sarà sufficiente una semplice dichiarazione di conformità ai regolamenti urbanistici, igienico sanitari, etc. Non sarà più richiesta la presentazione di autorizzazioni, segnalazioni e comunicazioni preliminari all’avvio dell’attività. Ci penserà ad acquisirle lo sportello unico per le attività produttive (Suap): sarà sufficiente presentare le altre segnalazioni o comunicazioni in allegato alla Scia unica (Scia più altre segnalazioni o comunicazioni) o la domanda di autorizzazioni in allegato alla Scia condizionata (Scia più autorizzazioni). In questo modo l’Italia si adegua al principio europeo secondo cui “l’amministrazione chiede una volta sola” (“Once only”).
A cura di Redazione LavoriPubblici.it
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