Sisma in Centro Italia, Emilia-Romagna al lavoro
Ridare subito una sede al Municipio e alla scuola di Montegallo (Ap), il comune marchigiano situato a pochi chilometri dall’epicentro del sisma che ha colpit...
Ridare subito una sede al Municipio e alla scuola di Montegallo (Ap), il comune marchigiano situato a pochi chilometri dall’epicentro del sisma che ha colpito l’Italia centrale lo scorso 24 agosto "adottato" dall’Emilia-Romagna su richiesta del Dipartimento nazionale di Protezione civile.
Dopo aver soccorso e assistito la popolazione nelle ore e nei giorni successivi al terremoto – tre i campi allestiti già la mattina del 25 agosto nelle frazioni di Uscerno e Balzo, che oggi accolgono 196 persone, più 9 "micro-campi" di prossimità che ospitano altri 73 cittadini – l’obiettivo è ora quello di ripristinare i servizi che caratterizzano una comunità, dal Municipio alla scuola, appunto, ma anche l’ambulatorio e un luogo fortemente identitario come la chiesa.
E’ quanto emerso oggi dall’informativa che il presidente della Giunta regionale, Stefano Bonaccini, ha fatto sull’aiuto portato in Centro Italia dalla Regione Emilia-Romagna e dall’Agenzia regionale di protezione civile dopo il terremoto di quattordici giorni fa davanti alla Conferenza dei Presidenti dei Gruppi consiliari e all’Ufficio di Presidenza dell’Assemblea legislativa regionale. Con lui l’assessore alla protezione civile, Paola Gazzolo.
L’impegno della Regione Emilia-Romagna
Da subito la Regione Emilia-Romagna si è attivata per contribuire ad affrontare l’emergenza sisma.La Giunta regionale, nella seduta di lunedì 29 agosto, ha deliberato lo stanziamento di 1 milione di euro per l’immediata emergenza e ha assicurato piena disponibilità all’impegno sul campo fino a quando necessario.
E’ poi stata avviata la partnership forte con il Comune di Montegallo, con l’obiettivo di accompagnarlo nella delicata fase di uscita dall’emergenza: verrà affiancato passo dopo passo non solo nell’assistenza, ma anche nel supporto amministrativo e nelle verifiche tecniche di agibilità sugli edifici.
In collaborazione con l’Anci Emilia-Romagna (Associazione nazionale Comuni italiani), la Regione ha quindi richiesto la disponibilità dei dipendenti dei Comuni dell’Emilia-Romagna (ragionieri, amministrativi, informatici, personale di polizia municipale) ad effettuare il supporto amministrativo all’ente locale – così come per altri Comuni, in caso di richiesta – al fine di assolvere tutti gli adempimenti necessari. Hanno risposto un centinaio di dipendenti pubblici; la prima delegazione è partita il 5 settembre ed è costituita da 4 tecnici dei comuni di S. Possidonio, S. Felice, Mirandola e Pavullo e da 4 operatori di polizia locale dell'Unione Alto Ferrarese e Unione terre d'argine.
La Regione ha inoltre inviato circa 360 lettere ai sindaci e ai tecnici esperti per verificare la loro disponibilità a recarsi sul campo sempre per aiutare l’amministrazione comunale di Montegallo e altri Comuni del cratere nel censimento del danno e nelle verifiche di agibilità degli edifici. Le prime 4 squadre composte da tecnici regionali si stanno occupando dell'agibilità degli edifici pubblici, in primis scuole e municipi, nel comune di Montegallo e in altri comuni delle province di Ascoli Piceno e Fermo.
Il 118 ha inoltre costruito una rete assistenziale composta da medici di base, assistenti sociali e psicologi dell’emergenza del territorio.
Alla Protezione civile è stata anche comunicata la disponibilità ad accogliere, se richiesto, sfollati presso le strutture alberghiere dell’Emilia-Romagna.
Dal 25 agosto, l'Urp della Regione Emilia-Romagna ha attivato un numero verde per dare informazioni sul sisma in Italia centrale. Il numero è 800407407 e gli orari sono i seguenti: dal lunedì al venerdì dalle ore 9 alle 13 e il lunedì e giovedì anche dalle 14,30 alle 16,30.
La Regione Emilia-Romagna, già il 24 agosto, ha aperto un conto corrente unico per la raccolta di fondi che saranno destinati alle esigenze delle popolazione e dei territori colpiti: IBAN IT69G0200802435000104428964 - Intestazione e causale: “Emilia-Romagna per sisma Centro Italia”.
“Fin dall’inizio abbiamo cercato di essere operativi - ha spiegato il presidente della Regione, Stefano Bonaccini - evitando passerelle e muovendoci nell’ambito del coordinamento attuato dal Dipartimento nazionale di protezione civile, che ci ha chiesto di andare a Montegallo, assistendo da subito la popolazione in un paese dove pressoché tutti gli immobili sono risultati lesionati. Nel giro di 48 ore ho svolto un sopralluogo a Montegallo, dove abbiamo fatto il punto su come operare e quali misure adottare con il capo della Protezione civile nazionale, Curcio, e il presidente della Regione Marche, Ceriscioli, e giovedì prossimo sarò di nuovo lì assieme alla nostra protezione civile per incontrare il commissario alla ricostruzione, Errani, con l’obiettivo di ripristinare al più presto le sedi di scuola e Municipio e trovare soluzioni per dare una sistemazione alle persone facendole uscire dalle tende. L’inverno si avvicina e in quei luoghi la temperatura la notte scende anche a due gradi. Abbiamo stanziato un milione per l’immediata emergenza e aperto un conto corrente unico regionale per la raccolta fondi: in una settimana sono arrivati 100mila euro, fondi che rendiconteremo fino all’ultimo euro”.
“Tutti provenienti dai comuni modenesi e ferraresi terremotati - ha sottolineato l’assessore alla Protezione civile, Paola Gazzolo - in ragione dell'esperienza maturata sul campo nel terremoto emiliano e in segno di gratitudine per l'aiuto ricevuto nel 2012”.
“L’Assemblea legislativa - ha comunicato il vicepresidente, Fabio Rainieri, aprendo l’incontro - aderisce alla proposta, assunta ieri dalla Conferenza dei presidenti dei consigli regionali, di raccogliere fondi a favore delle popolazioni terremotate mediante l’apertura di apposito conto corrente nazionale. L’auspicio della Conferenza è di raggiungere, a livello nazionale, la somma di 1 milione di euro, all’incirca 1.000 euro a consigliere regionale”.
A cura di Ufficio Stampa Regione Emilia Romagna
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