Start Up innovative, al via il riordino agli incentivi Smart&Start

Al via il nuovo Smart&Start rivolto alle start-up innovative in tutta Italia. Sulla Gazzetta Ufficiale n. 264 del 13/11/2014 è stato, infatti, pubblicato il ...

18/11/2014
Al via il nuovo Smart&Start rivolto alle start-up innovative in tutta Italia. Sulla Gazzetta Ufficiale n. 264 del 13/11/2014 è stato, infatti, pubblicato il Decreto Ministero dello Sviluppo Economico 24 settembre 2014 recante "Riordino degli interventi di sostegno alla nascita e allo sviluppo di start-up innovative in tutto il territorio nazionale".

Il Decreto fissa a livello nazionale le nuove regole per accedere agli incentivi previsti dai decreti ministeriali 6 marzo 2013 e 30 ottobre 2013 (abrogati per effetto della pubblicazione del nuovo decreto) ed è finalizzato a sostenere la nascita e lo sviluppo delle start-up innovative (art. 25, comma 2, del D.L. n. 179/2012) iscritte nell'apposita sezione del Registro delle imprese.

Tra le novità previste dal decreto segnaliamo la definizione:
  • dei soggetti beneficiari (art. 4), dei programmi e spese ammissibili (art. 5) e delle agevolazioni concedibili (art. 6);
  • delle modalità di presentazione delle domande e dei piani di impresa (art. 7);
  • delle modalità di concessione ed erogazione delle agevolazioni (art. 9);
  • delle attività di monitoraggio, ispezioni e controlli (art. 10);
  • delle possibilità di cumulo delle agevolazioni (art. 11);
  • la revoca delle agevolazioni (art. 12).

Le agevolazioni, per le quali sono disponibili circa 200 milioni di euro, sono estese a tutte le regioni italiane (mentre prima riguardavano solo sei regioni del Mezzogiorno e le aree del cratere Aquilano) e destinate alle start-up innovative (iscritte nella sezione speciale del Registro delle imprese) costituite da non più di 4 anni o alle persone fisiche che vogliono avviare una start-up innovativa.

L'importo massimo finanziabile passa da 500 mila euro a 1,5 milioni di euro. Cambia anche la tipologia di agevolazione: sarà un finanziamento a tasso zero, da restituire in 10 anni, che potrà arrivare fino al 70% dell'investimento totale. La percentuale massima di finanziamento potrà salire all'80% se la start-up è costituita esclusivamente da donne o da giovani, oppure se al suo interno c'è almeno un dottore di ricerca italiano che sta lavorando all'estero e sceglie di rientrare in Italia. Se la start-up ha sede nel Mezzogiorno o nel Cratere sismico dell'Aquila, è previsto un contributo a fondo perduto del 20%. Le start-up costituite da non più di 12 mesi potranno beneficiare anche di un tutoring tecnico-gestionale, con servizi altamente specialistici.

Le domande a valere sul nuovo intervento potranno essere presentate, esclusivamente on line, a partire dalla data che sarà indicata nella circolare ministeriale di prossima adozione. Un comunicato del MiSe definisce il primo Smart&Start ammettendo che "La prima esperienza di Smart&Start è stata importante non solo per i risultati raggiunti, ma anche perché ha dato un contributo decisivo nell'impostazione della nuova versione dell'incentivo, confermando il rilievo che le nuove imprese innovative e in particolare le start-up innovative, come definite dalla normativa varata nel 2012, hanno nella politica industriale. In poco più di un anno sono state inviate 1.171 richieste di finanziamento, con 2.767 neoimprenditori coinvolti. Le domande sono state presentate per il 27% da donne e per il 51% da giovani. L'80% delle richieste ha riguardato imprese non ancora costituite. Le iniziative finanziate sono state 368, per un totale di investimenti attivati pari a 68 milioni di euro, di cui 32 in Campania, 15 in Sicilia, 13 in Puglia e 7 in Calabria. Invitalia ha finora concesso agevolazioni per 63,5 milioni di euro, a fronte di richieste superiori a 206 milioni".

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