Startup e Fondo di Garanzia: nel 2017 prestiti già per 60 milioni

In attuazione di una disposizione del D.L. n. 179/2012 (lo “Startup Act italiano”), da tre anni e mezzo le startup innovative che intendono ottenere un prest...

20/04/2017

In attuazione di una disposizione del D.L. n. 179/2012 (lo “Startup Act italiano”), da tre anni e mezzo le startup innovative che intendono ottenere un prestito bancario possono richiedere un intervento del Fondo di Garanzia per le PMI (FGPMI) gratuitamente, seguendo una procedura semplificata che esclude qualsiasi valutazione di merito creditizio ulteriore rispetto a quella già effettuata dall’istituto.

Le startup che al 31 marzo 2017 hanno ricevuto un prestito con garanzia del FGPMI sono 1.286, 169 in più rispetto a fine dicembre 2016. La somma complessivamente erogata è pari a 417.477.930 euro, 60,2 milioni  in più rispetto a quanto registrato solo tre mesi fa.

In media, i finanziamenti bancari concessi alle startup innovative ammontano a 211.131 euro. L’operazione media ha una durata di circa quattro anni e mezzo (53,2 mesi), mentre in un caso su quattro ha una durata prevista inferiore a 18 mesi (25,5%) .

Data anche la giovane età di questa agevolazione, ad oggi le operazioni già giunte a scadenza si fermano al 7,4% del totale. D’altro canto, un altro aspetto che necessita di un monitoraggio nel medio-lungo periodo riguarda il tasso di sofferenza bancaria. Già oggi, però, si osserva un dato molto significativo: sono solamente 18 le operazioni verso startup innovative per cui è stata effettivamente attivata la garanzia del FGPMI, un tasso estremamente più basso rispetto a quello segnato dalle altre società di capitali di recente costituzione (0,7% contro 8,3%) .

Sono soprattutto le startup innovative delle regioni del Nord a sfruttare questo strumento: spiccano Lombardia, prima per numero di operazioni (523) e risorse mobilitate (oltre 140 milioni di euro), Friuli-Venezia Giulia e Trentino-Alto Adige, che fanno registrare il più elevato tasso di utilizzo dello strumento.

L’aspetto inedito di questa edizione del rapporto riguarda la pubblicazione dei primi dati sull’accesso al FGPMI da parte delle PMI innovative, le quali, a partire dalla seconda metà del 2016, come le startup possono utilizzare questo strumento gratuitamente e, se in possesso di alcuni requisiti, in via semplificata (v. Guida).

I primi dati sono incoraggianti: le operazioni autorizzate verso queste imprese sono finora 75, di cui 53 sono già risultate nell’erogazione di un prestito (altre 20 sono in corso di definizione). L’importo finanziato è in tutto pari a 18.712.956 euro,  poco più di 350mila euro a impresa. Sono in particolare le PMI innovative dell’Emilia-Romagna ad aver già fatto uso di questo strumento, con 14 operazioni e circa 7 milioni erogati. 

Queste e molte altre evidenze empiriche sono presentate nel primo rapporto trimestrale del 2017 (l’11° complessivo) sull’accesso al Fondo di Garanzia delle imprese innovative italiane: startup, PMI innovative e anche incubatori certificati. Il report offre inoltre informazioni di dettaglio sulla tipologia di istituti di credito coinvolti nelle operazioni.

Accogliendo una logica di trasparenza e di valorizzazione dell’analisi dei dati, l’iniziativa intende contribuire a promuovere un monitoraggio diffuso sull’impatto degli strumenti introdotti dallo “Startup Act italiano” a sostegno dell’ecosistema nazionale dell’innovazione.

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A cura di Ufficio Stampa MiSE

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