Studi di settore 2016, nuovi chiarimenti nella circolare dell'Agenzia delle Entrate

Nuovi chiarimenti dall'Agenzia delle Entrate sull'applicazione degli studi di settore e dei parametri per il periodo di imposta 2016. È stata, infatti, pu...

17/07/2017

Nuovi chiarimenti dall'Agenzia delle Entrate sull'applicazione degli studi di settore e dei parametri per il periodo di imposta 2016.

È stata, infatti, pubblicata la Circolare Agenzia delle Entrate 13 luglio 2017, n. 20/E recante "Studi di settore – periodo di imposta 2016" che analizza le principali novità in relazione all’applicazione degli studi di settore per il periodo di imposta 2016 ed effettua un  commento analitico di quelle relative ad alcuni specifici studi.

Entrando nel dettaglio, la circolare passa in rassegna diverse novità tra le quali:

  • aggiornamento delle analisi della territorialità - che hanno l'obiettivo di differenziarsi dagli studi di settore e rilevare la specifica realtà economica in cui l’impresa o il professionista opera;
  • indicatori di coerenza previsti dal DM 24 marzo 2014 - finalizzati a contrastare possibili situazioni di non corretta compilazione dei dati previsti dai modelli degli studi di settore;
  • applicazione dei modelli misti - con i quali si possono definire le possibili differenze di risultati economici riconducibili agli aspetti territoriali congiuntamente alle diverse caratteristiche strutturali ed organizzative;
  • la modulistica - con l'obiettivo di semplificare la modulistica, risultano notevolmente ridotte le informazioni richieste nei modelli degli studi di settore (circa 5.200 righi in meno);
  • la riduzione del numero di studi - Il numero di studi di settore approvati per il periodo di imposta 2016 risulta essersi ridotto rispetto alle annualità precedenti, in conseguenza dell’accorpamento di alcuni di essi

Revisione congiunturale

Per quanto riguarda la revisione congiunturale speciale degli studi di settore al fine di tener conto degli effetti della crisi economica e dei mercati, il decreto ministeriale del 3 maggio 2017 ha previsto, per gli studi di settore applicabili al periodo di imposta 2016, le seguenti cinque tipologie di correttivi:

  • interventi relativi all’analisi di coerenza economica;
  • interventi relativi all’analisi di normalità economica riguardanti l’indicatore “Durata delle scorte”;
  • correttivi congiunturali di settore;
  • correttivi congiunturali territoriali;
  • correttivi congiunturali individuali.

Gli ultimi tre correttivi sono applicati ai soggetti che presentano, nel periodo d’imposta 2016, ricavi/compensi dichiarati ai fini della congruità inferiori al ricavo/compenso puntuale di riferimento, derivante dall’applicazione dell’analisi di congruità e di normalità economica, come eventualmente modificata a seguito dell’applicazione dello specifico correttivo indicato al punto 2. Si tratta di correttivi con una struttura del tutto analoga a quella adottata per gli studi applicabili al periodo di imposta 2015.

Principali novità della modulistica

La modulistica degli studi di settore relativa al periodo d’imposta 2016 risulta interessata da una significativa attività di semplificazione; in particolare, risultano notevolmente ridotte le informazioni richieste nei modelli degli studi di settore (circa 5.200 righi in meno).
Tale intervento di contrazione delle informazioni ha comportato un beneficio in termini di riduzione degli adempimenti per i contribuenti in linea con gli obiettivi di politica fiscale 2016-2018 contenuti nell’Atto di indirizzo del Ministro dell’Economia e delle finanze.
L’obiettivo di semplificare gli adempimenti correlati alla dichiarazione dei dati afferenti l’applicazione degli studi di settore è stato perseguito anche attraverso la riduzione del numero degli studi di settore e la riorganizzazione della struttura delle istruzioni.

A cura di Redazione LavoriPubblici.it

© Riproduzione riservata