TUTELA E VALORIZZAZIONE DEL SISTEMA COSTRUTTIVO CON COPERTURA A VOLTA
Approvato dalla Giunta regionale lo schema di ddl per la “ Tutela e valorizzazione del sistema costruttivo con copertura a volta”. “ Il DDL- spiega l’assess...
Approvato dalla Giunta regionale lo schema di ddl per la “ Tutela e
valorizzazione del sistema costruttivo con copertura a volta”.
“ Il DDL- spiega l’assessore Barbanente - si pone l’obiettivo di conservare e promuovere le costruzioni tipiche, presenti sul territorio della Regione e del Salento, attraverso la tutela e la conservazione dei metodi costruttivi tradizionali e dei materiali tipici locali.
La proposta di legge si propone così di arginare il fenomeno della demolizione di queste strutture a scopi insediativi, evitando la distruzione di questo patrimonio, dal valore culturale e spirituale inestimabile, che è legata alla necessità di recuperare, a tutti i costi, cubatura.
R L’iniziativa legislativa, peraltro, si colloca nell’ambito di attività regionali che disegnano un quadro di tutela del tutto congruo con la proposta: in attuazione del Dlgs 42/04, il cosiddetto “Codice Urbani”, da un lato la Regione, in collaborazione con la Direzione regionale del Ministero dei Beni Culturali, sta redigendo il nuovo Piano Paesaggistico Territoriale Regionale (PPTR), che sostituirà il vigente Piano Urbanistico Territoriale Tematico (Putt); dall’altro, la recente legge regionale 21/08, “Norme per la rigenerazione urbana” e la conseguente disciplina dei cosiddetti Piani Integrati di Rigenerazione Urbana, costituisce quadro operativo di riferimento di indubbia garanzia per il recupero non solo dei tessuti urbanistici di verificato valore storico/culturale ma anche degli edifici e delle tipologie edilizie che testimoniano la permanenza di metodi costruttivi tradizionali e di materiali tipici locali.
Così, il primo articolo definisce le finalità della legge, predisposta per conservare e promuovere le costruzioni tipiche a volta del territorio pugliese.
Il secondo articolo stabilisce gli interventi promossi anche sul terreno dell’attività formativa e per la trasmissione e la conservazione delle conoscenze tecniche e applicative necessarie alla realizzazione tali costruzioni tipiche.
Il terzo articolo si occupa di disciplinare gli interventi di nuova costruzione, sopraelevazione e ripristino preoccupandosi di stabilire condizioni incentivanti al mantenimento ed alla ricostruzione delle strutture voltate. Nel caso di irrinunciabile esigenza di demolizione, comunque in assenza di vincoli di carattere storico/monumentale, la legge propone di derogare gli indici volumetrici di zona pur di ricostruire l’edificio con strutture voltate.
Il quarto e il quinto articolo si occupano di incentivi di carattere finanziario. Le disposizioni consentono, per i progetti disciplinati dalla legge, di usufruire di criteri di valutazione di priorità nel caso di concorso alla utilizzazione di fondi regionali e comunitari destinati ad interventi di riqualificazione urbana.
“ Il DDL- spiega l’assessore Barbanente - si pone l’obiettivo di conservare e promuovere le costruzioni tipiche, presenti sul territorio della Regione e del Salento, attraverso la tutela e la conservazione dei metodi costruttivi tradizionali e dei materiali tipici locali.
La proposta di legge si propone così di arginare il fenomeno della demolizione di queste strutture a scopi insediativi, evitando la distruzione di questo patrimonio, dal valore culturale e spirituale inestimabile, che è legata alla necessità di recuperare, a tutti i costi, cubatura.
R L’iniziativa legislativa, peraltro, si colloca nell’ambito di attività regionali che disegnano un quadro di tutela del tutto congruo con la proposta: in attuazione del Dlgs 42/04, il cosiddetto “Codice Urbani”, da un lato la Regione, in collaborazione con la Direzione regionale del Ministero dei Beni Culturali, sta redigendo il nuovo Piano Paesaggistico Territoriale Regionale (PPTR), che sostituirà il vigente Piano Urbanistico Territoriale Tematico (Putt); dall’altro, la recente legge regionale 21/08, “Norme per la rigenerazione urbana” e la conseguente disciplina dei cosiddetti Piani Integrati di Rigenerazione Urbana, costituisce quadro operativo di riferimento di indubbia garanzia per il recupero non solo dei tessuti urbanistici di verificato valore storico/culturale ma anche degli edifici e delle tipologie edilizie che testimoniano la permanenza di metodi costruttivi tradizionali e di materiali tipici locali.
Così, il primo articolo definisce le finalità della legge, predisposta per conservare e promuovere le costruzioni tipiche a volta del territorio pugliese.
Il secondo articolo stabilisce gli interventi promossi anche sul terreno dell’attività formativa e per la trasmissione e la conservazione delle conoscenze tecniche e applicative necessarie alla realizzazione tali costruzioni tipiche.
Il terzo articolo si occupa di disciplinare gli interventi di nuova costruzione, sopraelevazione e ripristino preoccupandosi di stabilire condizioni incentivanti al mantenimento ed alla ricostruzione delle strutture voltate. Nel caso di irrinunciabile esigenza di demolizione, comunque in assenza di vincoli di carattere storico/monumentale, la legge propone di derogare gli indici volumetrici di zona pur di ricostruire l’edificio con strutture voltate.
Il quarto e il quinto articolo si occupano di incentivi di carattere finanziario. Le disposizioni consentono, per i progetti disciplinati dalla legge, di usufruire di criteri di valutazione di priorità nel caso di concorso alla utilizzazione di fondi regionali e comunitari destinati ad interventi di riqualificazione urbana.
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