Terremoto centro Italia: Piero Farabollini nuovo Commissario straordinario per la ricostruzione
“Almeno una cosa di quelle che avevamo chiesto è stata recepita: che fosse un marchigiano perché permane la sensazione che a livello nazionale non sia ancora...
“Almeno una cosa di quelle che avevamo chiesto è stata recepita: che fosse un marchigiano perché permane la sensazione che a livello nazionale non sia ancora stato ben compreso quello che ha causato il sisma nelle Marche: quante situazioni, quanti Comuni e quanto territorio siano coinvolti in un passaggio dove ci si gioca un pezzo importante di futuro. Inviteremo subito il nuovo commissario all’assemblea con i sindaci perché abbiamo bisogno di ritrovare un raccordo con il Governo. Sono passati mesi dall’insediamento e dalla richiesta di un incontro e non c’è mai stata questa opportunità lasciando molti temi nell’incertezza. Dalle cose più banali come la conferma dei dipendenti che lavorano nelle strutture, alle risorse per attività che oggi non sono finanziate, al recupero dei fondi per il Piano delle opere che hanno finanziato l’emergenza e ai fondi per l’emergenza stessa e agli strumenti collegati. Sono domande che faremo al Commissario in modo che possa riprendere con noi il percorso. A lui i migliori auguri di buon lavoro. Colgo l’occasione per ringraziare anche il commissario Paola De Micheli per il grande lavoro svolto e per essersi dimostrata sempre vicina al nostro territorio e alla nostra gente”.
Questo le parole del presidente della regione Marche Luca Ceriscioli in riferimento alla nomina da parte del Governo a Commissario straordinario del geologo Piero Farabollini. Uno delle prime questioni da affrontare insieme sarà l’ordinanza del Dipartimento di Protezione Civile "Ulteriori interventi urgenti di protezione civile conseguenti agli eventi sismici a partire dal 24 agosto 2016" in materia di contributo di autonoma sistemazione e modalità di verifica di sussistenza dei requisiti. Il provvedimento era all'ordine del giorno ieri nella seduta plenaria del Comitato Istituzionale per le attività della ricostruzione post sisma riunito ad Ancona. “E’ da luglio che la nuova ordinanza riguardante gli interventi post-sisma è in circolazione, ma non credo che nella sua formulazione troverà un esito positivo - ha detto Ceriscioli - Noi non abbiamo mai dato l’intesa proprio per questo motivo: non convinceva il territorio. Abbiamo una comunità preoccupata che fatica a guardare avanti e con la quale non vogliamo rompere il patto di fiducia. Con i sindaci abbiamo condiviso una linea di indirizzo seria: verifica dei titoli degli aventi diritto al contributo di autonoma sistemazione, solleciti alla presentazione dei progetti per chi ha la classificazione B (danni lievi) con mantenimento del contributo Cas finché la famiglia non entra in casa, progressiva sostituzione degli alloggi in hotel (996 cittadini) con contributo Cas. Fatti salvi questi principi possiamo arrivare ad un testo condiviso da proporre al capo della Protezione Civile Borrelli”. I tre punti sono stati approvati dai sindaci dell'area del cratere e verranno sottoposti all’attenzione del nuovo commissario straordinario appena verrà nelle Marche.
Il commento del Consiglio Nazionale dei Geologi
“Faccio i migliori auguri ed esprimo profonda soddisfazione per la nomina del Prof. Piero Farabollini, a nuovo Commissario straordinario per la ricostruzione post terremoto nel centro Italia”. Lo afferma Francesco Peduto, Presidente del Consiglio Nazionale dei Geologi, a nome di tutta la categoria, dopo la decisione del Consiglio dei Ministri prevista dal “decreto emergenze”. “Farabollini è un geologo di grande competenza e professionalità - continua Peduto - con esperienze maturate sul campo e che conosce bene le aree colpite dal sisma del 2016. Ha ricevuto un incarico prestigioso, ma impegnativo e siamo certi che contribuirà a rimuovere le criticità che attualmente stanno rallentando, e non di poco, le attività legate alla ricostruzione. Una questione che, già tante volte, anche insieme alle altre categorie professionali della Rete delle Professioni Tecniche, abbiamo sollevato e posto all’attenzione della struttura commissariale anche attraverso l’Osservatorio nazionale della ricostruzione, di cui faccio parte insieme ai delegati delle altre professioni tecniche”.
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