Terremoto centro Italia, con il terzo bando FESR dalla Regione Marche 6 milioni a sostegno delle imprese sociali
Favorire la nascita, il consolidamento e la crescita delle imprese sociali nelle aree colpite dal terremoto: è l’obiettivo del terzo bando Por Fesr 2014-2020...
Favorire la nascita, il consolidamento e la crescita delle imprese sociali nelle aree colpite dal terremoto: è l’obiettivo del terzo bando Por Fesr 2014-2020 che la Regione Marche ha emanato per il rilancio economico delle aree colpite dal sisma.
Dopo i 15 milioni assegnati per rivitalizzare le filiere produttive (Bur 28 giugno 2018, domande dal 3 settembre al 31 ottobre 2018) e i 10 milioni per favorire i nuovi insediamenti aziendali (Bur 5 luglio 2018, domande dal 10 settembre prossimo), è la volta delle imprese sociali che avranno a disposizione 6 milioni di euro per creare nuove opportunità lavorative nel settore dei servizi alla persona. Il bando è stato pubblicato sul Bollettino Ufficiale della Regione di giovedì 12 luglio, ed assegna le risorse alle micro, piccole e medie imprese dell’area del cratere e dei comuni limitrofi. Le domande andranno presentate dal 20 settembre al 30 ottobre 2018.
“Incentiviamo le attività imprenditoriali in grado di completare e accompagnare le istituzioni pubbliche a favore delle fasce più deboli e disagiate della popolazione - evidenzia l’assessori alle Politiche comunitarie, Manuela Bora - I servizi che vogliamo implementare sono quelli dell’assistenza domiciliare, in particolare per gli anziani, per l’infanzia e l’adolescenza, la conciliazione vita e lavoro, l’invecchiamento attivo, l’inclusione sociale delle fasce svantaggiate”.
L’assessore sottolinea anche che “il rafforzamento e la crescita dimensionale delle imprese sociali nelle zone gravemente colpite dal terremoto verranno perseguiti attraverso l’introduzione delle innovazioni organizzative e la digitalizzazione dei servizi offerti ai cittadini, la cui richiesta era già forte prima del sisma. Circa un quarto della popolazione, nella zona del cratere, è composta da anziani, in larga parte non autonomi. Attraverso il bando puntiamo a rafforzare le imprese sociali, in sinergia con le strutture che già operano nell’ambito della salute e del benessere”.
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