Toscana, Sicurezza sul lavoro, 3 milioni e mezzo per la prevenzione
Sicurezza sul lavoro, la giunta stanzia 3 milioni e mezzo per progetti di prevenzione da attuare in tutte le Asl toscane. La delibera, presentata dall'assess...
Sicurezza sul lavoro, la giunta stanzia 3 milioni e mezzo per
progetti di prevenzione da attuare in tutte le Asl toscane. La
delibera, presentata dall'assessore al diritto alla salute Daniela
Scaramuccia, è stata approvata nel corso dell'ultima giunta. La
somma di 3.400.000 euro sarà utilizzata dalle Asl per sviluppare
piani mirati di prevenzione, salute e sicurezza nei luoghi di
lavoro nei seguenti ambiti di intervento: rischio chimico; ricerca
attiva di malattie professionali; informazione e assistenza alle
microimprese; promozione di comportamenti corretti sul territorio,
con particolare riferimento alle figure della prevenzione;
valutazione del rischio stress sui luoghi di lavoro.
La delibera dà anche mandato al Settore regionale prevenzione igiene e sicurezza nei luoghi di lavoro di definire le Linee guida regionali, che le Asl dovranno seguire per la presentazione dei piani mirati. Un nucleo di supporto tecnico, composto da rappresentanti di Ispo (Istituto per lo studio e la prevenzione oncologica), Cerimp (Centro di riferimento regionale per l'analisi dei flussi informativi su infortuni e malattie professionali o da lavoro) e Asl capofila per i singoli progetti, valuterà la congruità dei progetti presentati e monitorerà il loro svolgimento in relazione agli indirizzi del Piano sanitario regionale.
E la Toscana partecipa alla campagna nazionale di prevenzione in edilizia. Stamani, nel corso di un convegno che si è tenuto in Palazzo Strozzi Sacrati, dal titolo "Piano prevenzione edilizia. Perché un mondo a misura d'uomo si costruisce solo in cantieri sicuri", è stata presentato il portale www.prevenzionecantieri.it, sul quale si possono trovare tutti i materiali informativi e formativi correlati con le lavorazioni a rischio, i dati infortunistici, le soluzioni di sicurezza, oltre a una sezione normativa nazionale e regionale.
La campagna informativa, che vede impegnati Inail, Regioni e Province autonome, i ministeri del lavoro e della salute, e si avvale della collaborazione delle parti sociali, ha come obiettivo quello di contribuire alla diffusione della cultura della prevenzione, favorendo comportamenti sicuri tra i lavoratori del settore dell'edilizia, che si caratterizza tuttora come il più critico dal punto di vista infortunistico. La Toscana rilancia a livello locale i messaggi della campagna informativa nazionale.
A dimostrazione dell'efficacia delle campagne informative, un dato colpisce tra quelli presentati al convegno: in Toscana, dal 2009, anno in cui è stata lanciata la campagna "Sicuro non cado", per la prevenzione delle cadute dall'alto in edilizia, la percentuale degli infortuni mortali per caduta dall'alto (sul totale delle morti in edilizia) si è drasticamente ridotta: dal 64% del 2008 al 44% del 2009 al 20% del 2010. "Questo dato - commenta l'assessore al diritto alla salute Daniela Scaramuccia - ci dice che siamo sulla strada giusta, e che dobbiamo continuare a investire, sia nella vigilanza e nei controlli, sia nella formazione, di datori di lavoro e lavoratori. Anche in edilizia, il trend degli infortuni è in flessione, ma non dobbiamo ancora accontentarci. Il nostro obiettivo deve restare l'abbattimento degli infortuni sul lavoro, in ogni settore".
"Negli ultimi 5 anni - ha ricordato il Procuratore generale della Repubblica presso la Corte di Appello di Firenze, Beniamino Deidda, intervenendo al convegno - su 100.000 infortuni denunciati in edilizia in Italia, 9-10.000, cioè il 10%, sono avvenuti in Toscana. La maggior parte dei cantieri rivela ancora elementi di incuria e approssimazione. Ci aspetta un compito delicato per riportare maggior sicurezza e prevenzione nei cantieri della Toscana. In un paese civile è essenziale cercare di influire sul calo degli infortuni".
Nel corso della giornata è stato presentato anche il Piano regionale di prevenzione in edilizia 2010-2012, di prossima approvazione da parte della giunta regionale, per il raggiungimento degli obiettivi fissati dal Piano nazionale, primo fra tutti la riduzione degli infortuni mortali e gravi in edilizia. All'interno del Piano nazionale, ad ogni Regione è stata assegnata una quota di cantieri da controllare, sulla base di 4 parametri: popolazione residente, infortuni gravi, addetti al comparto, notifiche preliminari. Per la Toscana, la quota di cantieri da controllare era di 4.000 per il 2010, confermata anche per 2011 e 2012. Avranno priorità di ispezione i cantieri che già dall'esterno appaiono sotto il minimo etico di sicurezza.
Fonte: Regione Toscana
La delibera dà anche mandato al Settore regionale prevenzione igiene e sicurezza nei luoghi di lavoro di definire le Linee guida regionali, che le Asl dovranno seguire per la presentazione dei piani mirati. Un nucleo di supporto tecnico, composto da rappresentanti di Ispo (Istituto per lo studio e la prevenzione oncologica), Cerimp (Centro di riferimento regionale per l'analisi dei flussi informativi su infortuni e malattie professionali o da lavoro) e Asl capofila per i singoli progetti, valuterà la congruità dei progetti presentati e monitorerà il loro svolgimento in relazione agli indirizzi del Piano sanitario regionale.
E la Toscana partecipa alla campagna nazionale di prevenzione in edilizia. Stamani, nel corso di un convegno che si è tenuto in Palazzo Strozzi Sacrati, dal titolo "Piano prevenzione edilizia. Perché un mondo a misura d'uomo si costruisce solo in cantieri sicuri", è stata presentato il portale www.prevenzionecantieri.it, sul quale si possono trovare tutti i materiali informativi e formativi correlati con le lavorazioni a rischio, i dati infortunistici, le soluzioni di sicurezza, oltre a una sezione normativa nazionale e regionale.
La campagna informativa, che vede impegnati Inail, Regioni e Province autonome, i ministeri del lavoro e della salute, e si avvale della collaborazione delle parti sociali, ha come obiettivo quello di contribuire alla diffusione della cultura della prevenzione, favorendo comportamenti sicuri tra i lavoratori del settore dell'edilizia, che si caratterizza tuttora come il più critico dal punto di vista infortunistico. La Toscana rilancia a livello locale i messaggi della campagna informativa nazionale.
A dimostrazione dell'efficacia delle campagne informative, un dato colpisce tra quelli presentati al convegno: in Toscana, dal 2009, anno in cui è stata lanciata la campagna "Sicuro non cado", per la prevenzione delle cadute dall'alto in edilizia, la percentuale degli infortuni mortali per caduta dall'alto (sul totale delle morti in edilizia) si è drasticamente ridotta: dal 64% del 2008 al 44% del 2009 al 20% del 2010. "Questo dato - commenta l'assessore al diritto alla salute Daniela Scaramuccia - ci dice che siamo sulla strada giusta, e che dobbiamo continuare a investire, sia nella vigilanza e nei controlli, sia nella formazione, di datori di lavoro e lavoratori. Anche in edilizia, il trend degli infortuni è in flessione, ma non dobbiamo ancora accontentarci. Il nostro obiettivo deve restare l'abbattimento degli infortuni sul lavoro, in ogni settore".
"Negli ultimi 5 anni - ha ricordato il Procuratore generale della Repubblica presso la Corte di Appello di Firenze, Beniamino Deidda, intervenendo al convegno - su 100.000 infortuni denunciati in edilizia in Italia, 9-10.000, cioè il 10%, sono avvenuti in Toscana. La maggior parte dei cantieri rivela ancora elementi di incuria e approssimazione. Ci aspetta un compito delicato per riportare maggior sicurezza e prevenzione nei cantieri della Toscana. In un paese civile è essenziale cercare di influire sul calo degli infortuni".
Nel corso della giornata è stato presentato anche il Piano regionale di prevenzione in edilizia 2010-2012, di prossima approvazione da parte della giunta regionale, per il raggiungimento degli obiettivi fissati dal Piano nazionale, primo fra tutti la riduzione degli infortuni mortali e gravi in edilizia. All'interno del Piano nazionale, ad ogni Regione è stata assegnata una quota di cantieri da controllare, sulla base di 4 parametri: popolazione residente, infortuni gravi, addetti al comparto, notifiche preliminari. Per la Toscana, la quota di cantieri da controllare era di 4.000 per il 2010, confermata anche per 2011 e 2012. Avranno priorità di ispezione i cantieri che già dall'esterno appaiono sotto il minimo etico di sicurezza.
Fonte: Regione Toscana
© Riproduzione riservata
Tag:
Link Correlati
PrevenzioneCantieriIL NOTIZIOMETRO