Ultime notizie Coronavirus: approvato nuovo decreto con disposizioni urgenti
Ultime notizie Coronavirus: il Consiglio dei Ministri ha approvato un decreto-legge con ulteriori disposizioni urgenti
Il Consiglio dei ministri nella seduta n. 88 del 4 gennaio 2020, su proposta del Presidente Giuseppe Conte e del Ministro della salute Roberto Speranza, ha approvato un decreto-legge che introduce ulteriori disposizioni urgenti in materia di contenimento e gestione dell’emergenza epidemiologica da COVID-19.
Indicazioni del dl 172/2020 e del dPCM 3/12/2020
Ricordiamo che il 6 gennaio scadono le misure contenute nel decreto-legge 18 dicembre 2020, n. 172 e relative alla indicazione delle giornate in cui tutto il territorio nazionale è stato definito zona arancione o zona rossa con le relative misure contenute negli articoli 2 e 3 del decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 3 dicembre 2020 che il 15 gennaio 2021 cessa di essere in vigore.
Dal 16 gennaio 2021,non hanno più efficacia, quindi, le misure con cui tutte le regioni venivano definite zone gialle (articolo 1 del dPCM 3 dicembre 2020) mentre con ordinanze del Ministero della Sanità avrebbero potuto essere individuate zone arancioni (articolo 2 del dPCM 3 dicembre 2020) e zone rosse (articolo 3 del dPCM 3 dicembre 2020) e dovranno essere individuate con un ulteriore nuovo decreto-legge o con un nuovo dPCM le nuove misure per il contenumento del contagio a partire dal 16 gennaio 2021.
Lo schema di decreto.legge entrato in CdM
Nello schema di decreto-legge allegato al presente articolo non c’è alcuna indicazione relativa alla ripresa dell’attività scolastica in presenza per il fatto stesso che il problema si è posto soltanto all’inizio del Consiglio dei Ministri quando è stata posta dal capo-delegazione Dario Franceschini la questione del rinvio al 15 gennaio motivata dal fatto che alcune regioni avevano preannunciato le proprie ordinanze per non riaprire il 7 gennaio 2021. Non si è fatta attendere la reazione della Ministra della Pubblica amministrazione Lucia Azzolina e delle ministre Teresa Bellanova e Elena Bonetti ma, anche, la reazione del Presidente del Consiglio dei Ministri Giuseppe Conte che domenica pomeriggio aveva preannunciato il rientro a scuola per il giorno 7 gennaio 2021.
Per evitare un scontro tra il Governo e tutte le regioni che avevano già preparato le loro ordinanze per rinviare il rientro a scuola, è arrivata la mediazione dei Ministri Roberto Speranza e Francesco Boccia per un mini rinvio che sposta la data del rientro da giovedì 7 gennaio 2021 a lunedì 11 gennaio 2021.
Le disposizioni del nuovo decreto-legge
Nel nuovo decreto-legge approvato ieri sera dal Conisglio dei Ministri è previsto quanto segue:
- la ripresa nelle istituzioni scolastiche secondarie di secondo grado dell’attività didattica in presenza, per il 50 per cento degli studenti a partire dal prossimo lunedì 11 gennaio 2021;
- per il periodo compreso tra il 7 e il 15 gennaio 2021, il divieto, su tutto il territorio nazionale, di spostarsi tra regioni o province autonome diverse, tranne che per comprovate esigenze lavorative, situazioni di necessità o motivi di salute. È comunque consentito il rientro alla propria residenza, domicilio o abitazione, con esclusione degli spostamenti verso le seconde case ubicate in altra regione o provincia autonoma;
- nei giorni 9 e 10 gennaio 2021 (sabato e domenica), l’applicazione, su tutto il territorio nazionale, delle misure previste per la cosiddetta “zona arancione” (articolo 2 del dPCM 3 dicembre 2020). Saranno comunque consentiti, negli stessi giorni, gli spostamenti dai Comuni con popolazione fino a 5.000 abitanti, entro 30 chilometri dai relativi confini, con esclusione degli spostamenti verso i capoluoghi di provincia;
- la conferma sino al 15 gennaio, nei territori inseriti nella cosiddetta “zona rossa”, della possibilità, già prevista dal decreto-legge n. 172/2020, di spostarsi, una sola volta al giorno, in un massimo di due persone, verso una sola abitazione privata della propria regione. Alla persona o alle due persone che si spostano potranno accompagnarsi i figli minori di 14 anni (o altri minori di 14 anni sui quali le stesse persone esercitino la potestà genitoriale) e le persone disabili o non autosufficienti che con queste persone convivono.
Valide dal 7 al 15 gennaio 2021 le misure di cui al dPCM 3/12/2020
Resta ferma, per tutto il periodo compreso tra il 7 e il 15 gennaio 2021, l’applicazione delle altre misure previste dal decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 3 dicembre 2020 e dalle successive ordinanze.
Inoltre, il testo rivede i criteri per l’individuazione degli scenari di rischio sulla base dei quali saranno applicate le misure previste per le zone “arancioni” e “rosse”.
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A cura di Redazione LavoriPubblici.it
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