Umbria: urbanistica, nuova legge perequazione: opportunità importanti per cittadini, comuni e imprese
"Semplificazione, riqualificazione, perequazione, compensazione e premialità sono le parole d'ordine della nuova disciplina regionale in materia urbanistica....
"Semplificazione, riqualificazione, perequazione, compensazione e
premialità sono le parole d'ordine della nuova disciplina regionale
in materia urbanistica. Da ciò discenderanno opportunità importanti
per cittadini, Comuni e imprese, per una pianificazione urbanistica
più razionale ed efficiente che tenderà alla trasformazione
dell'esistente, più che all'espansione di nuove aree edificabili,
con l'obiettivo primario di valorizzare il territorio e preservare
l'ambiente". Lo ha dichiarato l'assessore alle Politiche
urbanistiche della Regione Umbria, Fabio Paparelli, nel corso
dell'incontro pubblico che si è svolto oggi a Marsciano, nella Sala
Capitini, promosso dalla Regione Umbria e dal Comune di Marsciano.
All'iniziativa, rivolta a cittadini, professionisti e imprese del
settore, hanno preso parte, oltre al sindaco di Marsciano Alfio
Todini, il consigliere regionale Gianfranco Chiacchieroni
(presidente della II Commissione consiliare e relatore unico in
aula del disegno di legge approvato il 10 giugno scorso) e il
coordinatore dell'Area Ambiente, Territorio e Infrastrutture della
Regione Umbria, Diego Zurli.
"Le modifiche introdotte con la nuova legge regionale 12/2013, propedeutiche alla stesura del testo unico delle normative regionali in materia di governo del territorio - ha spiegato l'assessore Paparelli - vogliono dare innanzitutto un forte impulso alla rigenerazione delle aree urbanizzate con una notevole semplificazione dei procedimenti e in particolare sul tema delle destinazioni d'uso, proponendo alle imprese ed ai cittadini un'occasione per riqualificare le aree dismesse o comunque le zone residenziali di antico insediamento".
"Ai fini della tutela del territorio umbro e del contenimento dell'uso di nuovo suolo - ha sottolineato - le quantità edificatorie generate dagli istituti 'innovativi' della perequazione, premialità e compensazione, che costituiscono criteri e tecniche di promozione e sostegno delle trasformazioni previste dalla pianificazione urbanistica, oltre che di supporto e di implementazione della stessa perequazione, non potranno essere utilizzate ed esercitabili nei centri storici e nelle zone agricole. Il territorio agricolo riceve un nuovo impulso - ha aggiunto Paparelli - per la valorizzazione degli edifici non più indispensabili all'attività agricola tradizionale ma che, senza snaturarne la funzione, essere destinati alle attività connesse al settore agricolo".
Novità sono previste anche per la riqualificazione degli edifici destinati a servizi, quali alberghi, edifici direzionali. "Anche se collocati nell'ambito delle zone residenziali - ha precisato l'assessore regionale - potranno essere ristrutturati usufruendo delle premialità previste dal 'Piano casa'. Per i centri storici, infine, si dà la possibilità ai Comuni di definire esoneri anche parziali per i cambi di destinazione d'uso, comunque compatibili con la specificità dei luoghi, in materia di contribuzione per le dotazioni territoriali e funzionali, qualora quelle esistenti siano già sufficienti. L'obiettivo - ha concluso - è quello di rivitalizzare e valorizzare i centri storici, favorendo il ritorno di alcuni servizi privati e attività".
"Le modifiche introdotte con la nuova legge regionale 12/2013, propedeutiche alla stesura del testo unico delle normative regionali in materia di governo del territorio - ha spiegato l'assessore Paparelli - vogliono dare innanzitutto un forte impulso alla rigenerazione delle aree urbanizzate con una notevole semplificazione dei procedimenti e in particolare sul tema delle destinazioni d'uso, proponendo alle imprese ed ai cittadini un'occasione per riqualificare le aree dismesse o comunque le zone residenziali di antico insediamento".
"Ai fini della tutela del territorio umbro e del contenimento dell'uso di nuovo suolo - ha sottolineato - le quantità edificatorie generate dagli istituti 'innovativi' della perequazione, premialità e compensazione, che costituiscono criteri e tecniche di promozione e sostegno delle trasformazioni previste dalla pianificazione urbanistica, oltre che di supporto e di implementazione della stessa perequazione, non potranno essere utilizzate ed esercitabili nei centri storici e nelle zone agricole. Il territorio agricolo riceve un nuovo impulso - ha aggiunto Paparelli - per la valorizzazione degli edifici non più indispensabili all'attività agricola tradizionale ma che, senza snaturarne la funzione, essere destinati alle attività connesse al settore agricolo".
Novità sono previste anche per la riqualificazione degli edifici destinati a servizi, quali alberghi, edifici direzionali. "Anche se collocati nell'ambito delle zone residenziali - ha precisato l'assessore regionale - potranno essere ristrutturati usufruendo delle premialità previste dal 'Piano casa'. Per i centri storici, infine, si dà la possibilità ai Comuni di definire esoneri anche parziali per i cambi di destinazione d'uso, comunque compatibili con la specificità dei luoghi, in materia di contribuzione per le dotazioni territoriali e funzionali, qualora quelle esistenti siano già sufficienti. L'obiettivo - ha concluso - è quello di rivitalizzare e valorizzare i centri storici, favorendo il ritorno di alcuni servizi privati e attività".
fonte www.regione.umbria.it
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