VERSO L’APPROVAZIONE AL CONSIGLIO DEI MINISTRI DI VENERDI’
Il ministro della Giustizia Clemente Mastella ha incontrato lunedì scorso gli ordini professionali e le altre rappresentanze del settore, per illustrare il c...
Il ministro della Giustizia Clemente Mastella ha incontrato lunedì
scorso gli ordini professionali e le altre rappresentanze del
settore, per illustrare il contenuto del disegno di legge delega da
diramare per l’esame e l'approvazione del consiglio dei
ministri.
Il nuovo testo è frutto di un'ampia intesa con gli altri ministeri interessati ma non tiene conto, in gran parte, delle indicazioni formulate da ordini e associazioni e rimane anche da risolvere - in sede di consiglio dei ministri - un problema di competenza sollevato dal Dicastero della salute in relazione all’iniziativa per i decreti delegati e per la tenuta del registro concernente le associazioni professionali.
La principale novità rispetto al testo precedente è la nuova formulazione dell’articolo 5 concernete il coordinamento con la normativa universitaria anche per mettere a tacere le lamentele giunte dal Ministero dell’Università e della Ricerca che di fatto aveva precisato che si sarebbe opposto all’eventuale iscrizione del disegno di legge all’ordine del giorno del pre-consiglio; il nuovo articolo 5 prevede il coinvolgimento degli altri Ministeri competenti, in particolare del Miur, su proposta del quale - e di concerto con il Ministro della Giustizia e del ministro competente per il singolo settore - saranno emanati i decreti legislativi “concernenti il coordinamento tra la normativa degli studi universitari e la disciplina delle professioni intellettuali”.
Ricordiamo anche che:
Molto dure le reazioni degli ordini professionali alla precisazione di Mastella sulla fine della concertazione; il vicepresidente del Cup Roberto Orlandi ha precisato come, visto l’atteggiamento del Ministro, la concertazione non sia mai iniziata ed anche il presidente del Cup Raffaele Sirica ha manifestato la propria delusione per il mancato recepimento degli emendamenti proposti; secondo Raffaele Sirica il nuovo testo non definisce pienamente la natura giuridica degli ordini e lo stesso precisa come, nel testo del disegno di legge sia “indeterminata l’esistenza delle professioni esistenti, come anche la questione delle tariffe che, nel disegno di legge delega di cui abbiamo preso visione oggi, non è trattata”.
A differenza degli Ordini professionali, moderatamente soddisfatte sono le associazioni professionali e Giuseppe Lupoi, coordinatore del Colap precisa che “Il testo ha recepito in minima parte le nostre indicazioni; una scelta che ci lascia perplessi anche se va aggiunto che neanche i suggerimenti degli ordini sono stati accolti. Ci attendiamo che entro febbraio venga licenziato da almeno una delle Camere. Il settore italiano delle professioni non è in linea con le normative europee; senza una riforma adeguata e tempestiva questo settore economico, che ricordiamo occupa circa 4 milioni di lavoratori ed il 9 per cento del Pil nazionale, rischia di scomparire”.
Il presidente di Assoprofessioni, Giorgio Berloffa si dichiara palesemente soddisfatto dall’esito dell’incontro precisando che “Le nostre osservazioni non sono state recepite, tuttavia plaudiamo a quest’ultima versione della proposta Mastella, nella quale sono state apportate modifiche non riguardanti la sezione dedicata alle associazioni professionali”.
Anche Gaetano Stella presidente di Confprofessioni giudica positivamente il testo “soprattutto perché è stata mantenuta la struttura duale ordini-associazioni. Da una prima lettura sembra che non siano stati recepiti tutti gli emendamenti da noi proposti e questo ci lascia perplessi. In futuro, i decreti legislativi dovranno essere preparati con il contributo del mondo delle professioni, anche perché una delega troppo ampia lascia spazio a interpretazioni eccessive, danneggiando in questo modo professionisti e consumatori”.
Il nuovo testo è frutto di un'ampia intesa con gli altri ministeri interessati ma non tiene conto, in gran parte, delle indicazioni formulate da ordini e associazioni e rimane anche da risolvere - in sede di consiglio dei ministri - un problema di competenza sollevato dal Dicastero della salute in relazione all’iniziativa per i decreti delegati e per la tenuta del registro concernente le associazioni professionali.
La principale novità rispetto al testo precedente è la nuova formulazione dell’articolo 5 concernete il coordinamento con la normativa universitaria anche per mettere a tacere le lamentele giunte dal Ministero dell’Università e della Ricerca che di fatto aveva precisato che si sarebbe opposto all’eventuale iscrizione del disegno di legge all’ordine del giorno del pre-consiglio; il nuovo articolo 5 prevede il coinvolgimento degli altri Ministeri competenti, in particolare del Miur, su proposta del quale - e di concerto con il Ministro della Giustizia e del ministro competente per il singolo settore - saranno emanati i decreti legislativi “concernenti il coordinamento tra la normativa degli studi universitari e la disciplina delle professioni intellettuali”.
Ricordiamo anche che:
- l’istituzione di sezioni di Ordini, Albi e Collegi sarà effettuata con provvedimenti emanati su proposta dei ministri dell’Università e della Giustizia, di concerto con il ministro competente per il singolo settore;
- il dominus del praticante dovrà possedere un’anzianità di iscrizione di almeno quattro anni e si prevedono per il tirocinio attività formative organizzate dalle università, con possibilità di effettuare parzialmente il tirocinio contemporaneamente all’ultima fase degli studi universitari;
- le società tra i professionisti possono essere temporanee, garantendo l’esistenza di un centro di imputazione di interessi in relazione ad uno scopo determinato.
Molto dure le reazioni degli ordini professionali alla precisazione di Mastella sulla fine della concertazione; il vicepresidente del Cup Roberto Orlandi ha precisato come, visto l’atteggiamento del Ministro, la concertazione non sia mai iniziata ed anche il presidente del Cup Raffaele Sirica ha manifestato la propria delusione per il mancato recepimento degli emendamenti proposti; secondo Raffaele Sirica il nuovo testo non definisce pienamente la natura giuridica degli ordini e lo stesso precisa come, nel testo del disegno di legge sia “indeterminata l’esistenza delle professioni esistenti, come anche la questione delle tariffe che, nel disegno di legge delega di cui abbiamo preso visione oggi, non è trattata”.
A differenza degli Ordini professionali, moderatamente soddisfatte sono le associazioni professionali e Giuseppe Lupoi, coordinatore del Colap precisa che “Il testo ha recepito in minima parte le nostre indicazioni; una scelta che ci lascia perplessi anche se va aggiunto che neanche i suggerimenti degli ordini sono stati accolti. Ci attendiamo che entro febbraio venga licenziato da almeno una delle Camere. Il settore italiano delle professioni non è in linea con le normative europee; senza una riforma adeguata e tempestiva questo settore economico, che ricordiamo occupa circa 4 milioni di lavoratori ed il 9 per cento del Pil nazionale, rischia di scomparire”.
Il presidente di Assoprofessioni, Giorgio Berloffa si dichiara palesemente soddisfatto dall’esito dell’incontro precisando che “Le nostre osservazioni non sono state recepite, tuttavia plaudiamo a quest’ultima versione della proposta Mastella, nella quale sono state apportate modifiche non riguardanti la sezione dedicata alle associazioni professionali”.
Anche Gaetano Stella presidente di Confprofessioni giudica positivamente il testo “soprattutto perché è stata mantenuta la struttura duale ordini-associazioni. Da una prima lettura sembra che non siano stati recepiti tutti gli emendamenti da noi proposti e questo ci lascia perplessi. In futuro, i decreti legislativi dovranno essere preparati con il contributo del mondo delle professioni, anche perché una delega troppo ampia lascia spazio a interpretazioni eccessive, danneggiando in questo modo professionisti e consumatori”.
A cura di Paolo
Oreto
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