VIA LIBERA DALLA CONFERENZA STATO-CITTA’
Decentramento del Catasto al via. La Conferenza Stato-Città ha, infatti, approvato il dpcm sul decentramento delle funzioni catastali ai comuni. Nella miglio...
Decentramento del Catasto al via. La Conferenza Stato-Città ha,
infatti, approvato il dpcm sul decentramento delle funzioni
catastali ai comuni. Nella migliore delle ipotesi, entro metà
giugno il testo del decreto sarà pubblicato nella Gazzetta
Ufficiale per essere operativo 180 giorni dopo. Entro 90 giorni
dalla pubblicazione, i Comuni dovranno approvare la delibera in
consiglio comunale e nei successivi 90 giorni dovranno stipulare le
convenzioni con le Agenzie del Territorio. Per i comuni che
sceglieranno il decentramento catastale, si prevede si possa
iniziare a partire dal prossimo primo di novembre.
''È una grande soddisfazione per l'Anci - ha commentato Flavio Zanonato, sindaco di Padova e responsabile Anci delle Politiche del Territorio (urbanistica, Lavori pubblici e catasto ) - vedere accolta una proposta che porta avanti da tempo. Il catasto per i Comuni è fondamentale perchè è uno degli strumenti principali per governare il territorio''.
I Comuni , così come prevede il Dpcm, dovranno decidere in quale modo gestire il catasto , se singolarmente o associandosi in più Comuni, con le Comunità montane o le Unioni dei Comuni. Il Comune potrà peraltro decidere di affidarlo all'Agenzia del Territorio come è avvenuto fino ad ora. Tale opzione scatterà automaticamente anche nel caso in cui i Comuni non rispetteranno il limite dei 90 giorni per approvare la delibera in consiglio comunale.
Per i comuni che sceglieranno il decentramento catastale a sono possibili tre diverse modalità, formulate in base alla differente struttura e complessità da gestire. In particolare, sono previste tre tipologie di sportello:
''È una grande soddisfazione per l'Anci - ha commentato Flavio Zanonato, sindaco di Padova e responsabile Anci delle Politiche del Territorio (urbanistica, Lavori pubblici e catasto ) - vedere accolta una proposta che porta avanti da tempo. Il catasto per i Comuni è fondamentale perchè è uno degli strumenti principali per governare il territorio''.
I Comuni , così come prevede il Dpcm, dovranno decidere in quale modo gestire il catasto , se singolarmente o associandosi in più Comuni, con le Comunità montane o le Unioni dei Comuni. Il Comune potrà peraltro decidere di affidarlo all'Agenzia del Territorio come è avvenuto fino ad ora. Tale opzione scatterà automaticamente anche nel caso in cui i Comuni non rispetteranno il limite dei 90 giorni per approvare la delibera in consiglio comunale.
Per i comuni che sceglieranno il decentramento catastale a sono possibili tre diverse modalità, formulate in base alla differente struttura e complessità da gestire. In particolare, sono previste tre tipologie di sportello:
- “leggero”
- intermedio
- completo
- la consultazione della banca dati;
- il rilascio di visure e certificati;
- la registrazione delle volture per il catasto terreni ed urbano;
- le correzioni di dati amministrativo-censuari relativi alla toponomastica, alla titolarità e alle relative quote che non comportano variazioni che vanno ad incidere sulla rendita.
- accettazione delle richieste di rettifica tecnica;
- esame di merito;
- registrazione di protocollo;
- inoltro all’ufficio provinciale del Territorio;
- accettazione, anche per via telematica, verifica e registrazione degli atti tecnici di aggiornamento del catasto urbano (Docfa);
- controlli tecnici sostanziali;
- collaborazione all’istruttoria del contenzioso conseguente all’attribuzione di rendite catastali di competenza del Territorio.
- l’aggiornamento catastale dei terreni (Pregeo) e le verifiche ordinarie e straordinarie del catasto
- terreni e solo straordinario per il catasto fabbricati;
- la rilevazione dei consorzi di bonifica e degli oneri consortili gravanti sugli immobili;
- la gestione del contenzioso conseguente alle notifiche di variazioni della rendita effettuate dai municipi stessa.
A cura di Gianluca
Oreto
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