Valutazione del dissesto idrogeologico e la sua mitigazione: Linee guida
Sono state, recentemente, pubblicate le "Linee guida per la valutazione del dissesto idrogeologico e la sua mitigazione attraverso misure e interventi in cam...
Sono state, recentemente, pubblicate le "Linee guida per la
valutazione del dissesto idrogeologico e la sua mitigazione
attraverso misure e interventi in campo agricolo e forestale",
predisposte da Agea, Ispra e Rete rurale nazionale e frutto
di un’iniziativa congiunta promossa dal Ministero delle
Politiche Agricole Alimentari e Forestali e dal Ministero
dell'Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare.
Le Linee guida danno indicazioni sugli interventi da attuare, che vanno dalla manutenzione e ripristino della rete di drenaggio superficiale in aree agricole, alla stabilizzazione superficiale e protezione dei terrazzamenti in erosione, alla riforestazione, gestione e mantenimento in buono stato di efficienza ecologica del bosco e del suo reticolo idrografico minore.Tutte misure che innescano "a caduta" tutta una serie di benefici come la riduzione dei colmi di piena e degli eventi alluvionali, la riduzione della quantità di sedimento immessa nella rete fluviale e quindi il miglior funzionamento degli invasi artificiali idroelettrici, la conservazione della biodiversità del territorio, l'incremento dell'assorbimento di CO2 per la mitigazione dei cambiamenti climatici, lo sviluppo socio-economico e turistico legato anche alle produzioni di qualità e la tutela dei paesaggi agricoli tradizionali.
Lo studio, avendo come base di analisi il territorio montano-collinare che costituisce circa il 75% dell’intero territorio nazionale, individua oltre 486.000 fenomeni franosi, per un'area complessivamente pari a oltre 2 milioni di ettari, vale a dire il 6,9% del territorio nazionale, e valuta in circa 30% la quota di territorio nazionale soggetta a una perdita di suolo da erosione idrica superiore a 10 tonnellate ad ettaro l'anno - quindi ai limiti o superiore al livello di tolleranza pari a 11,2 tonnellate ad ettaro l'anno - con consistenti rischi per la conservazione del livello produttivo e protettivo del suolo.< br /> Le linee guida presentano interventi, di tipo estensivo, in campo agricolo e forestale per la mitigazione del rischio idrogeologico finalizzati alla:
Le misure, gli interventi ed i finanziamenti proposti hanno, poi, un riscontro positivo anche in termini occupazionali in zone cosiddette "marginali" con una stima in circa 410 milioni le ore di lavoro incrementali in 10 anni, pari a circa 19.000 posti di lavoro equivalenti per anno.
Le Linee guida danno indicazioni sugli interventi da attuare, che vanno dalla manutenzione e ripristino della rete di drenaggio superficiale in aree agricole, alla stabilizzazione superficiale e protezione dei terrazzamenti in erosione, alla riforestazione, gestione e mantenimento in buono stato di efficienza ecologica del bosco e del suo reticolo idrografico minore.Tutte misure che innescano "a caduta" tutta una serie di benefici come la riduzione dei colmi di piena e degli eventi alluvionali, la riduzione della quantità di sedimento immessa nella rete fluviale e quindi il miglior funzionamento degli invasi artificiali idroelettrici, la conservazione della biodiversità del territorio, l'incremento dell'assorbimento di CO2 per la mitigazione dei cambiamenti climatici, lo sviluppo socio-economico e turistico legato anche alle produzioni di qualità e la tutela dei paesaggi agricoli tradizionali.
Lo studio, avendo come base di analisi il territorio montano-collinare che costituisce circa il 75% dell’intero territorio nazionale, individua oltre 486.000 fenomeni franosi, per un'area complessivamente pari a oltre 2 milioni di ettari, vale a dire il 6,9% del territorio nazionale, e valuta in circa 30% la quota di territorio nazionale soggetta a una perdita di suolo da erosione idrica superiore a 10 tonnellate ad ettaro l'anno - quindi ai limiti o superiore al livello di tolleranza pari a 11,2 tonnellate ad ettaro l'anno - con consistenti rischi per la conservazione del livello produttivo e protettivo del suolo.< br /> Le linee guida presentano interventi, di tipo estensivo, in campo agricolo e forestale per la mitigazione del rischio idrogeologico finalizzati alla:
- manutenzione e ripristino della rete di drenaggio superficiale in aree agricole;
- stabilizzazione superficiale e protezione dall'erosione dei pendii;
- riforestazione, gestione del bosco e protezione dagli incendi boschivi;
- manutenzione e ripristino dei terrazzamenti agricoli;
- manutenzione e sistemazione del reticolo idrografico minore.
Le misure, gli interventi ed i finanziamenti proposti hanno, poi, un riscontro positivo anche in termini occupazionali in zone cosiddette "marginali" con una stima in circa 410 milioni le ore di lavoro incrementali in 10 anni, pari a circa 19.000 posti di lavoro equivalenti per anno.
A cura di Gabriele
Bivona
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