Abusi edilizi: chi può essere destinatario dell’ordine di demolizione?
La demolizione è ingiunta al proprietario, oppure al possessore o detentore attuale dell'opera abusiva in ragione del rapporto materiale con la cosa che lo rende destinatario passivo dell'ordine di ripristino
È legittimo un ordine di demolizione indirizzato al comodatario di un’area oggetto di abusi edilizi, anche se non autore materiale delle opere? A chi vanno attribuite le responsabilità e l'onere della sanzione ripristinatoria?
A fornire chiarimenti su chi possa essere destinatario di un'ordinanza ex art. 31 del d.P.R. n. 380/2001 (Testo Unico Edilizia) è il TAR Campania con la sentenza del 13 marzo 2025, n. 2055, con la quale è stata confermata un consolidato orientamento della giurisprudenza in materia.
Ordine di demolizione: a chi va indirizzato?
Il caso riguarda il ricorso contro un ordine di demolizione notificato anche alla società comodataria degli immobili. In particolare, il Comune aveva rilevato la presenza di opere abusive su un’area in fascia di rispetto cimiteriale con vincolo di inedificabilità assoluta, comprendenti:
- una recinzione in cemento armato;
- un piazzale asfaltato adibito a deposito di attrezzature e mezzi edili;
- impianto di illuminazione con pali e fari;
- locali ad uso uffici e spogliatoi;
- alcune tettoie in alluminio;
- una piscina completa di impianti tecnici.
Tutte le opere risultavano sprovviste di titolo edilizio, e l’ordinanza di demolizione era stata notificata alla proprietaria, alla società locataria e anche alla ricorrente, nella qualità di comodataria e utilizzatrice dell’immobile.
Secondo la ricorrente, l’Amministrazione avrebbe agito in violazione delle previsioni del Testo Unico Edilizia, in quanto:
- non era proprietaria degli immobili, né era responsabile dell’abuso;
- aveva preso possesso dell’area solo successivamente alla realizzazione delle opere;
- aveva specificato che alcune delle opere, ovvero le tettoie e la piscina fossero smontabili, temporanee e rientrassero nell’edilizia libera ex art. 6, d.P.R. 380/2001.
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