Abusi edilizi: il Consiglio di Stato sul procedimento di demolizione
Il Consiglio di Stato ha ribadito alcuni importanti concetti relativi alla natura dell’ordine di demolizione degli abusi edilizi. Vediamo quali
Le opere abusive e l’utilizzo di Google Earth
Preliminarmente il Consiglio di Stato ha ritenuto opportuno definire le opere abusive di cui si discute, verificando che per la data di realizzazione è stato utilizzato Google Earth. Sull’utilizzo di Google Earth ricordiamo che esiste ormai una copiosa giurisprudenza che lo ammetterebbe come prova documentale.
Ricordiamo, ad esempio:
- la sentenza del TAR Calabria n. 1604/2018;
- la sentenza del TAR Basilicata n. 779/2020;
- la sentenza della Corte di Cassazione n. 37611/2020;
- la sentenza della Corte di Cassazione n. 2264/2021;
- la sentenza del TAR Campania n. 552/2021;
- la sentenza del Consiglio di Stato n. 3067/2021.
- la sentenza della Corte di Cassazione n. 39087/2022;
- la sentenza del TAR Campania n. 3801/2023;
- la sentenza del TAR Campania n. 286/2024;
- la sentenza del Consiglio di Stato n. 4973/2024.
Nel caso di specie, grazie all’utilizzo di Google Earth, erano state contestate le seguenti opere abusive:
- realizzazione di fabbricato finito in tutte le sue componenti strutturali (infissi, rivestimenti, intonaco e tinteggiatura) e impiantistiche ed in uso a civile abitazione, avente in pianta forma ad L e un ingombro in pianta delle dimensioni di mt (10,00 x 13,50);
- realizzazione di una tettoia finita ed in uso.
Documenti Allegati
Sentenza Consiglio di Stato 5 luglio 2024, n. 5968IL NOTIZIOMETRO