Abusi edilizi: quanto costa l’inottemperanza all’ordine di demolizione?

Il TAR entra nel merito della sanzione amministrativa pecuniaria prevista dal Testo Unico Edilizio in caso di inottemperanza all’ingiunzione a demolire

di Redazione tecnica - 22/01/2025

Il Testo Unico dell'Edilizia (d.P.R. n. 380/2001), nel caso di interventi realizzati in assenza di permesso di costruire, in totale difformità o con variazioni essenziali, prevede un articolata sequenza di atti che si concludono con l’ingiunzione (al proprietario e al responsabile dell'abuso) alla rimozione o demolizione dell’abuso edilizio contestato.

Inottemperanza alla demolizione: interviene il TAR

Nel caso in cui il responsabile dell’abuso non provvede al ripristino dello “stato legittimo” (e sempre che l’ordine di demolizione non sia stato impugnato) scatta una nuova sequenza di atti che prevede:

  • l’atto di accertamento dell'inottemperanza alla ingiunzione a demolire, previa notifica all'interessato, che costituisce titolo per l'immissione gratuita nel possesso e per la trascrizione nei registri immobiliari del Comune (art. 31, comma 4, TUE);
  • l’irrogazione di una sanzione amministrativa pecuniaria di importo compreso tra 2.000 euro e 20.000 euro, salva l'applicazione di altre misure e sanzioni previste da norme vigenti (art. 31, comma 4-bis, TUE).

Su quest’ultima sanzione è intervenuto il Tribunale Amministrativo Regionale per la Campania con la sentenza n. 361 del 14 gennaio 2025 resa a seguito di un ricorso presentato per l’annullamento del provvedimento di ingiunzione al pagamento della somma di € 20.000,00 per non aver ottemperato nei tempi previsti alla demolizione di due cancelli in ferro realizzati senza titolo sui lati scoperti di un porticato legittimamente realizzato in forza di regolare permesso di costruire.

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