Abusi edilizi: quanto costa l’inottemperanza all’ordine di demolizione?
Il TAR entra nel merito della sanzione amministrativa pecuniaria prevista dal Testo Unico Edilizio in caso di inottemperanza all’ingiunzione a demolire
L’importo della sanzione
Relativamente all’importo della sanzione, i giudici hanno concordato con la tesi dei ricorrenti: l’importo di 20.000 euro irrogato risulta sproporzionato.
Secondo il TAR, nel caso di specie occorre tener conto dell’abuso effettivamente realizzato, violandosi, in caso contrario, i principi di ragionevolezza e proporzionalità dell’esercizio del potere sanzionatorio, poiché verrebbero trattati in modo identico situazioni diverse (ad es. realizzazione senza di titolo di nuova costruzione e ristrutturazione edilizia).
L’intervento abusivo di specie è consistito nell’apposizione di due cancelli ad un porticato legittimamente edificato, per impedirne il libero accesso. Si sono, dunque, introdotti ad un’opera legittimamente edificata elementi che il Giudice penale, disponendo il dissequestro dell’opera, ha giudicato di “ridotte dimensioni” e inidonee ad “incidere in misura significativa e rilevante sul territorio su cui insiste”.
Si tratta, dunque, di un’opera che per le caratteristiche descritte nel provvedimento proveniente dall’Autorità giudiziaria penale, non può ritenersi realizzata in totale difformità o con variazioni essenziali rispetto al permesso di costruire e che non ha determinato incremento di volume o superficie, diversamente non potendosene ritenere l’inidoneità ad incidere in modo significativo e rilevante sul territorio.
In assenza di una sanzione espressamente prevista dal regolamento sanzionatorio comunale, dunque, occorrerà prendere in considerazione quella di importo minore, relativa agli interventi che non abbiano determinato incrementi di volume e di superficie, pari a € 2.000,00.
Documenti Allegati
Sentenza TAR Campania 14 gennaio 2025, n. 361IL NOTIZIOMETRO