Accesso agli atti di gara e offerte oscurate: il Consiglio di Stato su limiti e rito da seguire
L'istanza di accesso all'offerta tecnica può essere respinta in caso di oscuramento della documentazione. Vediamo il perché
Cosa succede se una stazione appaltante accoglie l’istanza di oscuramento di un’offerta tecnica? Quali rimedi ha un concorrente che vuole accedere a quei documenti per valutare un possibile ricorso? E soprattutto, quali sono i tempi da rispettare e quale rito processuale deve essere seguito?
A chiarire la corretta applicazione dell’art. 36 del nuovo Codice dei contratti pubblici (d.Lgs. n. 36/2023), in materia di accesso agli atti nelle procedure di gara è il Consiglio di Stato, con la sentenza del 28 marzo 2025, n. 2616.
Offerta tecnica oscurata: il limite all'accesso agli atti di gara
La vicenda nasce dall’istanza di accesso presentata dal terzo classificato nell’ambito di una procedura per l’affidamento di un servizio pubblico e che aveva richiesto l'ostensione integrale:
- delle offerte tecniche dell’aggiudicataria e della seconda classificata;
- deii giustificativi prodotti ai fini della verifica dell’anomalia.
A fronte della mancata ostensione, l’operatore ha impugnato il silenzio della stazione appaltante sostenendo la violazione dell’art. 36 del nuovo Codice per non aver ricevuto i documenti rilevanti ai fini di un eventuale ricorso contro l’aggiudicazione.
In primo grado, il TAR aveva accolto il ricorso, affermando che i documenti richiesti rientrassero tra quelli che devono essere messi a disposizione dei concorrenti.
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