Affidamenti diretti: le nuove Linee Guida ANCI per gli enti locali

Pubblicata la Guida dell'Associazione che definisce la documentazione a corredo degli affidamenti diretti relativi a servizi informatici, anche per procedure PNRR

di Redazione tecnica - 03/01/2025

Uno strumento di supporto operativo per i funzionari, amministrativi e informatici, dei Comuni, da utilizzare per la definizione della documentazione a corredo degli affidamenti diretti, ai sensi dell'art. 50, comma 1, lettera b) del d.Lgs. n. 36/2023 (Codice dei Contratti Pubblici).

È questo l'obiettivo delle Linee Guida per l’affidamento diretto di servizi e forniture in ambito informatico redatte da ANCI, che rientrano nel progetto “Il sistema ANCI a supporto della digitalizzazione dei Comuni”, finalizzato alla produzione di strumenti per semplificare i procedimenti di attuazione.

Affidamento diretto di servizi e forniture in ambito infomatico: le linee guida ANCI

Il progetto prevede la pubblicazione, nei prossimi mesi, di modelli di determine, formulari, schemi di contratti o di bandi, linee guida, descrizione di buone pratiche amministrative e quadri sinottici relativi alla normativa, a disposizioni amministrative o di presentazione di specifici bandi.

I modelli saranno sempre accompagnati da un documento descrittivo che contestualizza il procedimento amministrativo di riferimento rispetto alla normativa e analizza gli aspetti peculiari con focus di approfondimento, indicando, laddove sia opportuno, le principali pronunce della giurisprudenza.
Inoltre, nel caso di tematiche particolarmente complesse o interessanti, verranno realizzati dei corsi formativi all’interno dell’Accademia dei Comuni Digitali.

I contenuti delle Linee Guida

Nel dettaglio, le linee guida forniscono indicazioni sui singoli elementi che compongono la documentazione tipica dell’iter che porta all’aggiudicazione degli affidamenti diretti e, nello specifico, degli affidamenti diretti aventi ad oggetto beni e servizi informatici

Oltre al manuale, ANCI ha fornito un kit con i documenti che caratterizzano ogni fase, dalla richiesta informale di preventivo alla stipula del contratto, e con note utili alla personalizzazione della documentazione da parte delle amministrazioni. Non solo: sono stati predisposti anche dei modelli di lettera di richiesta di offerta e dichiarazioni aggiuntive rispetto al DGUE, specifici per gli affidamenti diretti finanziati dal PNRR, indicando anche le eventuali fonti di documentazione amministrativa di supporto (ad esempio la documentazione e le FAQ presenti sul Portale Italia Digitale 2026).

ANCI segnala che per completare il quadro delle procedure sottosoglia, prossimamente verrà rilasciato un kit documentale relativo alle procedure negoziate. Infine, è prevista la pubblicazione di un documento di indirizzo sulla redazione dei capitolati tecnici di servizi informatici, focalizzato sulle criticità dei servizi cloud.

Tutti i kit verranno sottoposti nel tempo a manutenzione, sia per renderli sempre conformi ad eventuali aggiornamenti normativi sia per integrarli con ulteriori approfondimenti.

Affidamenti diretti: quali piattaforme utilizzare?

Segnala ANCI che le Linee Guida e la modulistica fornita sono utilizzabili dalle stazioni appaltanti per gli affidamenti diretti, indipendentemente dalla Piattaforma utilizzata

Questa precisazione nasce dal fatto che secondo le norme di attuazione del Programma di razionalizzazione degli acquisti della Pubblica Amministrazione, gli obblighi/facoltà delle SA relativi agli strumenti di negoziazione da utilizzare, vengono stabiliti sulla base delle categorie merceologiche della spesa e dell’importo dell’appalto.

In particolare, per gli affidamenti sottosoglia di beni, servizi informatici e di connettività delle amministrazioni territoriali:

  • ai sensi dell’art. 1, comma 512, della Legge di Bilancio 2016, esiste l’obbligo di ricorso al MePA o ad altri mercati elettronici (proprio o della centrale regionale di riferimento) o al sistema telematico della centrale regionale di riferimento ovvero ricorso alle convenzioni Consip;
  • in assenza di questi strumenti, vige l’obbligo di ricorso agli altri strumenti di acquisto e di negoziazione messi a disposizione da CONSIP o dal soggetto aggregatore.

Quindi i Mercati elettronici e i sistemi telematici della centrale regionale di riferimento sono equiparati al MEPA e sono strumenti utilizzabili dalle stazioni appaltanti. Sul punto ANCI segnala che recenti linee di indirizzo ANAC stabiliscono che, anche nel caso dell’esistenza di convenzioni Consip, le stazioni appaltanti possono procedere con procedure autonome purché sia adeguatamente dimostrata l’evidente convenienza economica;

Dal primo gennaio 2024, con la piena efficacia delle disposizioni del Codice, sono diventate obbligatorie le norme in materia di digitalizzazione dell’intero ciclo di vita dei contratti pubblici in base alle quali le stazioni appaltanti, per provvedere agli affidamenti di qualunque importo, devono ricorrere ad una piattaforma di approvvigionamento digitale certificata (P.A.D.). Le Piattaforme di Approvvigionamento digitale certificate presentano le medesime funzionalità implementate dal MEPA.

 

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