Affidamenti diretti: è possibile usare la PAD invece del MePA?

La stazione appaltante può ricorrere alla propria piattaforma certificata per l'affidamento di servizi sottosoglia? Ecco la risposta del MIT

di Redazione tecnica - 18/02/2025

Le stazioni appaltanti possono utilizzare piattaforme alternative al MEPA, come la propria PAD certificata, purché questa risponda ai requisiti normativi previsti e fermo restando l’obbligo di ricorrere al Mercato elettronico per tutte le amministrazioni statali centrali e periferiche indicate dall’art.1, comma 450, della legge n. 296/2006.

Affidamento servizi sottosoglia: il MIT sull'uso delle PAD certificate

A chiarire come procedere nel caso di affidamenti diretti, ad esempio per servizi sottosoglia è il supporto giuridico del MIT con il Parere del 30 gennaio 2025, n. 3218 in risposta a una SA che ha chiesto se sia possibile ritenere l'uso della PAD certificata della stazione appaltante equivalente all'uso del MEPA per un affidamento diretto di un servizio di importo inferiore a 140mila euro, ai sensi dell'art. 62 del d.Lgs. 36/2023 (Codice dei Contratti Pubblici).

Spiega il MIT che la disciplina degli affidamenti sotto soglia fa espressamente salva l'applicazione delle misure di contenimento della spesa pubblica (art. 48, comma 3 dello stesso Codice Appalti 2023).

L'articolo 62 del nuovo Codice dei Contratti Pubblici prevede che le SA facciano ricorso agli strumenti di approvvigionamento digitale anche per gli affidamenti sotto soglia, inclusi mercati elettronici come il MEPA e altre piattaforme telematiche di negoziazione, purché siano certificate e garantiscano il rispetto dei principi di trasparenza, tracciabilità e parità di trattamento.

Pertanto, le stazioni appaltanti possono utilizzare piattaforme alternative al MEPA, come la propria PAD certificata, purché questa risponda ai requisiti normativi previsti.

 

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